”.
La grandezza che si intende studiare viene ricavata a partire da un aggregato che in linea di massima la contiene, e che quindi va rettificato di alcune voci che ne aumentano/diminuiscono il valore fino alla formazione dell’aggregato voluto (processo di depurazione che “scende a valle”).
Il flusso di CCN secondo il metodo Indiretto viene costruito a partire dai valori presenti nel foglio 1 “Rendiconti flussi CCN”.
L’utente deve inserire manualmente gli accantonamenti ai fondi e gli utilizzi dei fondi (esclusi quelli relativi al CCN).
Il flusso ∆CCN viene calcolato come differenza tra il Totale dei Flussi (Fonti) e il Totale dei Deflussi (Impieghi).
La grandezza che si intende studiare viene ricavata come sommatoria di altri valori che si incrementano fino alla formazione dell’aggregato voluto (processo incrementativo che giunge alla costruzione del risultato “a monte”).
Secondo il metodo diretto il flusso di CCN viene calcolato come composizione di fattori economici che condizionano l’andamento della risorse finanziarie.
A causa della difficile determinazione di questi componenti, il prospetto deve essere compilato interamente da input.
Anche in questo caso il flusso finale di ∆CCN viene calcolato come differenza tra il Totale dei Flussi (Fonti) e il Totale dei Deflussi (Impieghi).
Nella sua accezione più generica, il flusso di cassa è dato dalla differenza tra le disponibilità monetarie finali (Dlt) e quelle iniziali (Dlt0).
Cf = ∆Dlt - ∆Dlt0
Il Cash Flow Autogenerato tramite il metodo indiretto viene calcolato a partire dal ∆CCN Autogenerato (determinato anch’esso con il procedimento indiretto).
La consistenza del ∆CCN Autogenerato deve poi essere rettificata tenendo conto delle variazioni delle Rimanenze e dei Debiti e Crediti di funzionamento.
Il riquadro “Controllo ∆CCN Autogenerato” permette di effettuare un controllo visivo di rispondenza tra due valori.
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Dato che:
∆CCN Autogenerato = R* - C* = Uf
(dove R*= ricavi con rilevanza finanziaria e C*= costi con rilevanza finanziaria)
nella casella azzurra (1) viene riportato il valore dell’utile avente rilevanza finanziaria (Uf) , calcolato nel foglio 1 del dettaglio relativo al CCN.
Se tale valore coincide con quello appena ricavato nel prospetto, nella casella di controllo apparirà un “OK”, altrimenti apparirà una “X”.
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Il Cash Flow Autogenerato Diretto si costruisce come somma dei Ricavi di vendita incassati comprensivi di altre voci di ricavi incassati (come i dividendi, gli interessi..) a cui devono essere sottratti i Costi di produzione e le altre voci di costi pagati.
Il Cash Flow Strutturale viene calcolato col metodo Indiretto a partire dal ∆CCN Strutturale.
Per la determinazione del ∆CCN Strutturale si ricordi l’espressione di base per cui:
∆CCN = ∆CCN Autogenerato + ∆CCN Strutturale
da cui si ricava che
∆CCN Strutturale = ∆CCN - ∆CCN Autogenerato
Tale calcolo viene riportato nel prospetto di appoggio:
img
Il Cash Flow Strutturale Diretto viene calcolato in due momenti:
1. Determinando il Flusso Strutturale Lordo come somma di vari incassi di natura finanziaria, tra cui quelli dovuti all’accensione di mutui, all’emissione di azioni, …
2. Sottraendo al Flusso Strutturale Lordo appena determinato alcune voci relative a rimborsi/pagamenti antitetiche a quelle di incasso di cui al punto 1.
I flussi finanziari devono essere inclusi nel rendiconto finanziario in modo distinto in relazione alla loro appartenenza all’area operativa, di investimento e finanziaria.
Il flusso complessivo viene così scomposto in tre macro-flussi parziali in modo da evidenziare in modo analitico il processo di creazione/distruzione di moneta.
Sono qui ricomprese:
- le principali attività generatrici di ricavi
- le operazioni che contribuiscono a formare l’utile o la perdita d’esercizio
- le altre attività che, in via residuale, non sono né di investimento né finanziarie
Attraverso l’analisi delle componenti di questa area si può misurare la capacità dell’azienda di finanziare autonomamente la normale attività dell’impresa, eventuali piani di crescita/sviluppo e il rimborso dei finanziamenti.
I flussi finanziari derivanti da questa attività stanno ad indicare la misura in cui i costi sono stati sostenuti per acquisire risorse destinate a produrre proventi e flussi finanziari futuri.
GBsoftware all’interno di quest’area propone un’ulteriore suddivisione tra flussi in uscita relativi agli investimenti e flussi in entrata relativi ai disinvestimenti.
Questa area è composta da voci che influenzano la dimensione e la composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti dall’impresa.
Questo prospetto viene proposto allo scopo di fornire all’utente una visione di rendiconto finanziario che sia in grado di appianare le divergenze tra i principi di redazione GAAP Italia e IFRS-gp.
Lo schema di rendiconto ottenuto è compatibile con i principi civilistici italiani e i principi OIC, e riconducibile ai principi contabili internazionali.