{C}FAED – FVED – Estrazione depositi Iva/Ann.estrazione depositi Iva
L’estrazione dei beni dal deposito per l’utilizzo o la commercializzazione in Italia comporta l’assoggettamento a Iva degli stessi, poiché con tale operazione viene meno il “blocco” del tributo ottenuto in precedenza con l’introduzione del bene nel deposito.
Il soggetto passivo nazionale che estrae i beni dal deposito deve emettere un’autofattura ai sensi dell’art.17, comma 2, DPR 633/72, che deve essere annotata contemporaneamente sia nel registro acquisti che nel registro vendite.
Per la registrazione dell’estrazione dei beni dai depositi Iva deve essere utilizzata la causale contabile FAED - Estrazione depositi Iva; in automatico il software effettua l’annotazione nel registro delle vendite con la causale contabile FVED - Ann.estrazione depositi Iva.
La causale Iva da utilizzare per registrare quest’operazione è 22DI - 22% estrazione beni depositi Iva, mentre per stornare la parte d’imponibile già annotata nel registro una delle seguenti causali, a seconda delle situazioni che ricorrono:
N50B - Acq.interno ex art. 50-bis DL 331/93
N50U – Acq. intraUe non sogg. ex art. 50-bis DL 331/93
N50E – Acq. extraUe non sogg. ex art. 50-bis DL 331/93
Se l’estrazione non avviene nell’anno d’introduzione dei beni nel deposito in tutti i casi deve essere utilizzata la causale Iva
N50P - Acq.ex art. 50-bis DL 331/93 anni prec.
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n.b.: Il funzionamento delle causali FAED e FVED, con tutti i raccordi e collegamenti alle varie applicazioni e gestioni, è riportato nella Form “Proprietà” disponibile a sinistra. Ogni causale è abbinata ad uno specifico regime contabile. La causale contabile, come tutte quelle proposte dalla applicazione GB, non è modificabile.
Nella “Guida on line”, sono riportate, in dettaglio, le specifiche di funzionamento, di inserimento e manutenzione per la gestione completa delle causali contabili.