Prova INTEGRATO GB
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N° doc. 37.174
GBsoftware S.p.A
 
 1. Piano dei conti/Causali - 1.1 Piano dei conti
 1. Antir 141_Plus per Professionisti (art. 141)
 1. Piano dei conti/Causali - 1.2 Importazione dei dati da procedure esterne
 1. Piano dei conti/Causali - 1.2 Causali Contabile
 1. Piano dei conti/Causali - 1.3 Conti Comuni
 1. Piano dei conti/Causali - 1.3 Causali Iva
 3. Clienti/Fornitori/Percipienti
 4. Cespiti
 4. Cespiti - 4.1 Tabelle
 4. Cespiti - 4.2 Anagrafe beni e calcolo
 4. Cespiti - 4.3 Calcoli
 4. Cespiti - 4.4 Dati per altre applicazioni
 4. Cespiti - 4.5 Utility
 5. Percipienti
 6. Fatture
 7. Prima Nota
 8. Schede contabili
 Prima Nota - 7.3.2 Elenco prima nota
 9. Gestioni Iva
 10. Libri obbligatori
 11. Bilancio e gestioni collegate
 11. Bilancio e gestioni collegate - 11.1 Bilancio di esercizio/Situazione contabile
 11. Bilancio e gestioni collegate - 11.2 Prospetti contabili
 11. Bilancio e gestioni collegate - 11.3 Prospetti fiscali
 11. Bilancio e gestioni collegate - 11.4 Indici di coerenza
 11. Bilancio e gestioni collegate - 11.5 Verifica dei minimi
 22. Bilancio Europeo 2009 - 22.1 Bilancio CEE
 22. Bilancio Europeo 2009 - 22.2 Nota integrativa/Relazioni/Verbali
 21. Bilancio Europeo 2010 - 21.1 Bilancio CEE IV direttiva
 21. Bilancio Europeo 2010 - 21.3 Calcolo delle imposte Correnti - Anticipate - Differite
 21. Bilancio Europeo 2010 - 21.2 Gestione completa della produzione del fascicolo in PDF/A e .Xbrl
 21. Bilancio Europeo 2010 - 21.4 Bilancio riclassificato
 21. Bilancio Europeo 2011
 21. Bilancio Europeo 2013
 31.8 Dichiarazione IVA Base
 31.8 Modello 770 Semplificato
 31.12 Studi di Settore 2010
 31.12 Studi di Settore 2011
 31.6 Dichiarazione Annuale IVA
 52.5 Comunicazione Iva nei paesi Black List
 52.1 Comunicazione Annuale Dati IVA
 52.2 Modelli Intracomunitari
 52.3 Dichiarazione di Intento
 52.4 TR - richiesta a rimborso
 33.1 Persone Fisiche
 33.2 Società di Persone
 33.3 Società di Capitali
 33.4 Enti Non Commerciali
 31.9 Dichiarazione Modello IRAP 2010
 31.9 Dichiarazione Modello IRAP 2011
 31.13 Dichiarazione Modello 730
 31.11 Gestione Terreni e Fabbricati (ICI)
 12. Regimi Speciali
 12. Regime del Margine
 1. Modello F23
 2. Modello F24
 2. Saldi di Bilancio
 21. Bilancio Europeo 2011 - Menù generale Bilancio
 21.2 Bilancio Europeo 2011 - Gestione completa della produzione del fascicolo in PDF/A e .Xbrl
Novità tracciato Xml fattura elettronica vers. 1.7.1
 

Novità tracciato Xml fattura elettronica vers. 1.7.1

Con l’entrata in vigore del nuovo tracciato Xml della fattura elettronica vers. 1.7.1, obbligatorio dal 01 gennaio 2021, ma utilizzabile già da ora, sono state introdotte le seguenti modifiche:

  1. Nuovi codici “Tipi Documento”
  2. Nuovi codici “Natura Operazione”
  3. Nuovi codici “Tipo Ritenuta”
  4. Importo bollo: opzionale a fronte di Bollo virtuale “SI”
  5. Aggiunta la nuova modalità di pagamento MP23 – PagoPA
  6. Nuovi controlli obbligatori che determinano lo scarto dei file
  7. Nuovo controllo non obbligatorio inserito alla creazione del file xml

Per maggiori informazioni è possibile consultare anche la guida alla compilazione delle fatture elettroniche dell’Agenzia delle Entrate.

Dal 1° Ottobre 2022, con le nuove Specifiche tecniche versione 1.7.1, è stato introdotto un nuovo tipo documento TD28 - Acquisti da San Marino con IVA (fattura cartacea).

Questo per comunicare operazioni di acquisto di beni da San Marino per le quali sono state ricevute fatture cartacee con indicazione dell’IVA.

È opportuno evidenziare che le novità introdotte consistono nell’obbligo di fornire un grado maggiore di dettaglio nella compilazione della e-fattura, fornendo una serie di informazioni che saranno utili all’Amministrazione finanziaria sia per l’effettuazione di verifiche, sia ai fini della predisposizione delle dichiarazioni IVA precompilate.

1. Nuovi codici “Tipi Documento”

Con il nuovo tracciato, oltre ai tipi documento già utilizzati, sono stati introdotte altre tipologie:

Tipi documenti già esistenti:

TD01 – Fattura

TD02 – Acconto/anticipo su fattura

TD03 – Acconto/anticipo su parcella

TD04 – Nota di credito

TD05 – Nota di debito

TD06 – Parcella

TD07 – Fattura semplificata

TD08 – Nota di credito semplificata

TD09 – Nota di debito semplificata

 

Tipi documenti introdotti (se non si utilizzano non si incorrono sanzioni):

 

TD16: integrazione fattura reverse charge interno (art.17 del d.P.R. n. 633/72)

TD17: Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero

TD18: Integrazione per acquisto di beni intracomunitari

TD19: Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72

TD20: Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art.6 c.8 d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)

TD21: Autofattura per splafonamento

TD22: Estrazione beni da Deposito IVA

TD23: Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA

TD24: Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, lett. a)

TD25: Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terzo periodo lett. b)

TD26: Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 633/72)

TD27: Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa

TD28 - ACQUISTI DA SAN MARINO CON IVA (fattura cartacea)

Ora analizzeremo ogni singolo documento così da poter capire quando queste nuove tipologie dovranno essere utilizzate e quando in automatico il software proporrà il cambio del codice documento.

TD16: integrazione fattura reverse charge interno (art.17 del d.P.R. n. 633/72)

Descrizione Operazione

Da utilizzare per operazioni interne effettuate in regime di inversione contabile, ai sensi dell’articolo 17 del d.P.R. n. 633/72;

Il Cedente/Prestatore (C/P) ha emesso una fattura elettronica (ad esempio TD01 o TD02 o TD24) con uno dei sottocodici di N6*, la quale deve essere integrata dal Cessionario/Committente (C/C), indicando aliquota e imposta dovuta.

Per integrare la fattura ricevuta (la quale è normale fattura elettronica), nell’ipotesi di reverse charge interno, il C/C può effettuare attraverso lo SDI l’integrazione della fattura usando il tipo documento TD16, che sarà recapitato solo a sé stesso senza dover integrare manualmente la fattura ricevuta.

Il documento integrativo sarà utilizzato in fase di elaborazione delle bozze dei registri IVA da parte dell’Agenzia.

Qualora il C/C volesse avvalersi delle bozze dei registri IVA precompilati elaborati dall’Agenzia delle Entrate, è consigliabile trasmettere il tipo documento TD16 allo SDI entro la fine del mese da indicare nel campo DATA. Alternativamente alla trasmissione del TD16 via SDI, il C/C può integrare manualmente la fattura ricevuta previa stampa e conservazione analogica della stessa ma in tal caso l’operazione non apparirà nelle suddette bozze di registri Iva elaborati dall’Agenzia.

 

Compilazione Documento

Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:

  • su sezione cliente, il cedente/prestatore che ha emesso la fattura;

In automatico, il software alla creazione del xml, invertirà i dati tra cedente e cessionario così che nell’integrazione che si sta creando, nel C/P, troveremo i dati del soggetto che ha emesso la fattura in origine e in C/C i dati della ditta che sta emettendo l’integrazione;

  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di ricezione della fattura in reserve charge o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore;
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
  • l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e la relativa imposta calcolata dal C/C (in caso di aliquote diversificate, compilare il documento con i singoli imponibili e le singole imposte). Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD16”; Indicazione del codice Natura presente nella fattura inviata dal C/P (codici Natura con sottocodici da N6.1 a N6.9).
     

Esempio di aliquota da utilizzare: 22C - Al.22% Rev.Ch.Edil. (art.17,c.6,lett.a), 22R - Aliquota 22% Rev.Ch.Art.74 c.7 e 8, 22CA - Al.22%Rev.Ch.Fab.str.art.17,c.6,l.a-bis) e così via (NB: le aliquote in reverse charge sono diverse e quello che cambia è la descrizione del riferimento normativo che sarà riportato nell’xml della fattura elettronica)

  • nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta in reverse charge, nel capo IdSdi.

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD16, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato e si potrà subito precedere alla creazione del file. Se non indicato, l’utente comunque potrà selezionarlo.

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TD17: Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il C/C, ai sensi dell’articolo 17, secondo comma, del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, integra il documento ricevuto da C/P estero non residente e privo di stabile organizzazione nel territorio dello Stato (anche residente nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano) per prestazioni di servizi (nel caso di servizi intracomunitari) o emettere un’autofattura (nel caso di servizi extra-comunitari) per indicare l’imposta dovuta che dovrà poi confluire nella propria liquidazione. Al fine di adempiere agli obblighi comunicativi di cui all'articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, per le operazioni effettuate a partire dal 1° luglio 2022 il C/C deve predisporre un altro documento, ad integrazione della fattura ricevuta dal soggetto passivo UE, ed inviarlo tramite SDI con tipo documento TD17 che sarà recapitato al solo soggetto emittente (dato che è quest'ultimo ad essere tenuto ad integrare la fattura con l'IVA). La trasmissione di un tipo documento TD17 consente anche di adempiere all’obbligo d’integrazione ai sensi dell’articolo 17, secondo comma, del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. Qualora il C/C volesse avvalersi delle bozze dei registri IVA precompilati elaborati dall’Agenzia delle Entrate, è consigliabile trasmettere il tipo documento TD17 allo SDI entro la fine del mese da indicare nel campo.

Per le operazioni effettuate fino al 30 giugno 2022, alternativamente alla trasmissione del TD17 via SDI, il C/C può integrare manualmente la fattura o emettere un’autofattura cartacea o elettronica extra SDI ed è obbligato a comunicare i dati dell’operazione ricevuta dal fornitore estero, integrati con quelli dell’imposta, tramite il vecchio esterometro.

Per la trasmissione degli acquisti di servizi effettuati da un soggetto passivo italiano all’estero (non rilevanti ai fini IVA in Italia) si veda il paragrafo relativo all’utilizzo della Natura N2.2 – Operazioni non soggette – altri casi..

Il documento pervenuto da C/P riporta l’imponibile ma non la relativa imposta in quanto l’operazione, vista dal lato dell’emittente, è non soggetta ed è imponibile in Italia e l’imposta è assolta dal committente residente o stabilito in Italia. 

NB: Ai sensi dell’art. 17, quarto comma, del d.P.R. n. 633/72 il reverse charge non trova applicazione (e il TD17 non deve essere utilizzato) qualora la prestazione di servizi territorialmente rilevante sia stata effettuata dal soggetto non residente per il tramite di una stabile organizzazione nel territorio dello Stato.

Compilazione Documento

Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:

  • su sezione cliente, il C/P estero che ha emesso la fattura con l’indicazione del paese di residenza dello stesso e il codice destinatario della C/C;

In automatico, il software alla creazione del xml, invertirà i dati tra cedente e cessionario così che nell’integrazione/autofattura che si sta creando, nel C/P, troveremo i dati di chi ha emesso la fattura in origine e in C/C i dati della ditta che sta emettendo l’integrazione.

  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata:
    1. la data di ricezione (o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore estero), nel caso di emissione del documento integrativo relativo all’acquisto di servizi intracomunitari;

oppure

  1. la data di effettuazione dell’operazione, nel caso di emissione dell’autofattura relativa all’acquisto di servizi extra-comunitari o acquisti di servizi da prestatore residente nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano;
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
  • l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e la relativa imposta calcolata dal C/C o della Natura nel caso non si tratti di un’operazione imponibile (ad esempio, codice N3.4 nel caso di non imponibilità e codice N4 nel caso di esenzione). Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD17”;

Esempio di aliquota da utilizzare: O22S - 22% Importaz.Servizi Extra CEE, 22V - 22% Acq.Città Vaticano, P22S - 22% Acq.intracomunitari di servizi, R22 - 22% Rep.S.Marino S.Add.Iva

  • nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD17 (acquisti di servizi), in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato e potrà essere modificato solo con il tipo documento TD19 in caso di acquisto di beni.

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TD18: Integrazione per acquisto di beni intracomunitari

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il C/C residente o stabilito nel territorio nazionale, ai sensi dell’articolo 46 del D.L. n. 331 del 1993, integra il documento ricevuto da C/P residente in altro paese UE il quale emette fattura per la vendita di beni indicando l’imponibile ma non la relativa imposta.

L’operazione vista dal lato dell’emittente, è non imponibile nel Paese di residenza, mentre è imponibile in Italia e l’imposta è assolta dal cessionario che dovrà poi confluire nella propria liquidazione;

Il codice TD18 deve essere utilizzato anche per gli acquisti intracomunitari con introduzione dei beni in un deposito IVA.

Compilazione Documento

Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:

  • su sezione cliente, il C/P estero che ha emesso la fattura con l’indicazione del paese di residenza dello stesso e il codice destinatario della C/C;

In automatico, il software alla creazione del xml, invertirà i dati tra cedente e cessionario così che nell’integrazione che si sta creando, nel C/P, troveremo i dati del soggetto che ha emesso la fattura in origine e in C/C i dati della ditta che sta emettendo l’integrazione.

  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di ricezione (o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore estero);
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
  • l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e della relativa imposta calcolata dal C/C o della Natura nel caso non si tratti di un’operazione imponibile (ad esempio per gli acquisti non imponibili con uso del Plafond occorre indicare N3.5; nel caso di introduzione di beni in un deposito IVA a seguito di acquisto intracomunitario occorre indicare la Natura N3.6; nel caso di acquisti esenti occorre indicare la Natura N4); Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD18”;

Esempio di aliquota da utilizzare: P22 - 22% Acq.intracomunitari di beni

  • nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD18, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato e si potrà subito precedere alla creazione del file. Se non indicato, l’utente comunque potrà selezionarlo.

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TD19: Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il C/C, ai sensi dell’articolo 17, secondo comma del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, integra il documento ricevuto (nel caso di C/P intracomunitario) per la vendita di beni già presenti in Italia (non sono quindi importazioni o acquisti intracomunitari) o emettere un’autofattura (nel caso di C/P extra-comunitario) per indicare l’imposta dovuta che dovrà poi confluire nella propria liquidazione;

La trasmissione allo SDI di un tipo documento TD19 potrà essere effettuata dal C/C anche nel caso di emissione di un’autofattura per acquisto di beni provenienti dallo Stato della Città del Vaticano ai sensi dell’articolo 17, secondo comma del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. Il TD19 deve essere invece obbligatoriamente utilizzato nel caso di acquisto di beni provenienti dalla Repubblica di San Marino ai sensi dell’articolo 17, secondo comma del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 al fine di integrare la fattura emessa dal fornitore sanmarinese in formato elettronico (cfr. Circolare n. 26 del 13/07/22).

Il codice TD19 deve essere utilizzato anche in caso di integrazione/autofattura ex articolo 17 c.2 d.P.R. 633/72 per acquisti da soggetti non residenti di beni già presenti in Italia con introduzione in un deposito IVA (articolo 50-bis, comma 4, lettera c)), oppure per acquisti da soggetti non residenti di beni (o di servizi su beni) che si trovano all’interno di un deposito IVA utilizzando la natura N3.6.

Compilazione Documento

Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:

  • su sezione cliente, il C/P estero che ha emesso la fattura con l’indicazione del paese di residenza dello stesso e il codice destinatario della C/C;
  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata:
  1. la data di ricezione della fattura emessa dal fornitore UE (o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura stessa);

oppure

  1. la data di effettuazione dell’operazione con il fornitore Extra-UE o con fornitore residente nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano, nel caso di emissione dell’autofattura.
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
  • l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e della relativa imposta calcolata dal C/C o della Natura nel caso non si tratti di un’operazione imponibile (ad esempio per i non imponibili con uso del Plafond occorre indicare N3.5, nel caso di acquisti da soggetti non residenti di beni già presenti in Italia con introduzione in un deposito IVA (articolo 50-bis, comma 4, lettera c)), oppure per acquisti da soggetti non residenti di beni (o di servizi su beni) che si trovano all’interno di un deposito IVA occorre indicare la Natura N3.6. Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD19”;

Esempio di aliquota da utilizzare: 22E - 22% Acq.da sogg.non residenti, 22V - 22% Acq.Città Vaticano, R22 - 22% Rep.S.Marino S.Add.Iva

  • nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD19 (acquisti di beni), nella maschera che si apre sarà selezionato automaticamente. Se la causale, oltre al tipo documento TD19 ha anche collegato il tipo documento TD17 (acquisto di servizi), quest’ultimo sarà selezionato e l’utente dovrà modificarlo con TD19 (per acquisto di beni) e poi potrà precedere alla creazione del file.

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TD20: Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art.6 c.8 d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)

Descrizione Operazione

Da utilizzare nel caso di autofattura per regolarizzazione di mancato ricevimento o irregolarità del documento di cui all’articolo 6, comma 8, del d. lgs. n. 471/1997, oppure nei casi riportati nell’articolo 46, comma 5 del d.l. n. 331/1993, ossia acquisto intracomunitario di cui all'articolo 38, commi 2 e 3, lettere b) e c), nel caso in cui abbia ricevuto la relativa fattura entro il secondo mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione oppure abbia ricevuto una fattura indicante un corrispettivo inferiore a quello reale;

In analogia ai casi precedenti, anche nell’ipotesi di cui all’articolo 6, comma 9-bis, del d. lgs. n. 471/1997, il C/C di un’operazione soggetta ad inversione contabile, nel caso di omessa fattura da parte del cedente/prestatore o di ricezione di una fattura irregolare, deve emettere una fattura ai sensi dell'articolo 21 del d.P.R. n. 633 del 1972, o provvedere alla sua regolarizzazione, e all'assolvimento dell'imposta mediante inversione contabile e può farlo trasmettendo allo SDI:

  • un tipo documento TD20, indicando l’imponibile e il sottocodice della Natura N6 relativo al tipo di operazione cui si riferisce l’autofattura. Nell’autofattura dovrà indicare come C/P l’effettivo cedente o prestatore e come C/C se stesso;
  • a seguire, un tipo documento TD16 con l’indicazione della relativa imposta.

Compilazione Documento

Nel documento Autofattura/Integrazione TD20 che si sta creando occorrerà indicare:

  • su sezione cliente, il fornitore;
  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di effettuazione dell’operazione di cessione o di prestazione di servizi, come previsto dall’articolo 21, comma 2, del d.P.R. 633/1972;
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
  • l’imponibile non fatturato dal C/P o dell’imponibile non indicato nella fattura inviata dal C/P e della relativa imposta calcolata dal C/C (o della Natura nel caso di non imponibilità o esenzione);
  • Compilazione del campo 2.2.1.16.1 “TipoDato” della sezione “Altridatigestionali” con il valore “F24” nel caso in cui la regolarizzazione dell’imposta a debito sia avvenuta con versamento tramite modello di versamento F24.
     
  • nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> indicare la fattura di riferimento nel caso di emissione di una fattura irregolare da parte del cedente.

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate causali iva senza raccordo tipo documento, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato TD20 e si potrà precedere alla creazione del file.

Se non indicato, l’utente comunque potrà selezionarlo.

 

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TD21: Autofattura per splafonamento

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando l’esportatore abituale, che acquista con dichiarazione d’intento per un importo superiore al plafond disponibile, vuole sanare la situazione (Risoluzione n. 16/E del 06/02/2017) con:

  1. emissione di un’autofattura, contente gli estremi identificativi di ciascun fornitore, il numero progressivo delle fatture ricevute, l’ammontare eccedente il plafond e l’imposta che avrebbe dovuto essere applicata da versare con F24 insieme agli interessi;
  2. emissione di un’autofattura (con le caratteristiche sopra richiamate) entro il 31 dicembre dell’anno di splafonamento da annotare sia nel registro delle vendite che nel registro degli acquisti e con l’assolvimento dell’IVA in sede di liquidazione periodica.

Compilazione Documento

Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:

  • su sezione cliente: i dati di colui che emette l’Autofattura;
  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di effettuazione dell’operazione di regolarizzazione, la quale deve comunque ricadere nell’anno in cui si è verificato lo splafonamento;
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
  • come imponibile, l’ammontare eccedente il plafond e della relativa imposta;
  • Compilazione del campo 2.2.1.16.1 “TipoDato” della sezione “Altridatigestionali” con il valore “F24” nel caso in cui la regolarizzazione dell’imposta a debito sia avvenuta con versamento tramite modello di versamento F24.
     
  • nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> i riferimenti della fattura nel caso in cui l’esportatore emette un’autofattura diversa per ogni fornitore.

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate causali iva senza raccordo tipo documento, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato TD20. Dato che si sta procedendo con l’emissione di autofattura per splafonamento, sarà necessario modificarlo indicando TD21 per poi precedere con la creazione del file.

 

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TD22: Estrazione beni da Deposito IVA

Descrizione Operazione

Da utilizzare per predisporre un documento, contenente i dati necessari per l’assolvimento dell’imposta in caso di estrazione dal deposito IVA (ai fini dell’utilizzazione o commercializzazione in Italia) di beni precedentemente introdotti a seguito di un acquisto intracomunitario (caso A) o di immissione in libera pratica, ai sensi dell’articolo 50-bis, comma 6, del D.L. n. 331/1993 (caso B). Sia nel caso A che nel caso B si possono a loro volta presentare due sub-casi a seconda che il soggetto che estrae i beni dal deposito IVA sia il medesimo che li abbia introdotti (casi A1 e B1) oppure sia un soggetto diverso da quello che li ha introdotti (casi A2 e B2).

In particolare, il soggetto IVA che estrae beni:

  • nel caso A1 integra la fattura in reverse charge ricevuta dal fornitore comunitario;
  • nel caso B1 emette autofattura ai sensi dell’articolo 17, secondo comma, del d.P.R. n. 633/72;
  • nei casi A2 e B2 integra con IVA il documento (la fattura oppure, in caso di acquisto da soggetto extra-comunitario, l’autofattura) che certifica l’acquisto immediatamente precedente all’estrazione nell’ipotesi di cessioni dei beni all’interno del deposito successive all’introduzione.

A tal fine può, in tutti i casi (A1, A2, B1 e B2), predisporre un documento, contenente i dati necessari per l’assolvimento dell’imposta compresi i dati del fornitore, ed inviarlo tramite SDI con tipo documento TD22 che verrà recapitato solo al soggetto emittente, indicando l’aliquota e l’imposta dovuta.

Compilazione Documento

Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:

  • nel caso A1 (estrazione effettuata dallo stesso soggetto che ha introdotto i beni): dati del cedente estero con l’indicazione del paese di residenza;
  • nel caso B1 (estrazione effettuata dallo stesso soggetto che ha introdotto i beni): dati del cedente estero con l’indicazione del paese di residenza;
  • nei casi A2 e B2 (estrazione effettuata da soggetto diverso da quello che ha introdotto i beni): dati del cedente (estero o residente) con l’indicazione del paese di residenza, relativi all’acquisto immediatamente precedente l’estrazione dal deposito;
  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di estrazione;
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
  • l’imponibile presente nel documento che certifica l’acquisto precedente all’estrazione dei beni dal deposito IVA (la fattura, bolletta doganale oppure, in caso di acquisto da soggetto extra-comunitario di beni all’interno del deposito, l’autofattura) e la relativa imposta calcolata dal cessionario. L’imponibile e la relativa imposta devono essere aumentati in funzione del valore delle prestazioni di servizi effettuate sui beni all’interno del deposito;
  • Compilazione del campo 2.2.1.16.1 “TipoDato” della sezione “Altridatigestionali” con il valore “NellAnno” nel caso in cui l’estrazione dal deposito IVA avvenga nello stesso periodo d’imposta in cui è stata effettuata l’immissione o l’acquisto del bene custodito in deposito. In alternativa, valorizzazione del campo 2.2.1.16.1 “TipoDato” della sezione “Altridatigestionali” con il valore “AnniPreced” nel caso in cui l’estrazione dal deposito avvenga in un periodo d’imposta successivo a quello in cui è stato effettuato l’acquisto senza pagamento d’imposta.
     
  • nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> i riferimenti del documento (compresa la data), emesso senza applicazione dell’IVA, che certifica l’acquisto immediatamente precedente all’estrazione (la fattura, bolletta doganale oppure, in caso di acquisto da soggetto extra-comunitario di beni all’interno del deposito, l’autofattura). In tutti i casi in cui la fattura di riferimento sia passata via SDI, occorre indicare nel campo 2.1.6 l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio alla fattura ricevuta.

Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate causali iva senza raccordo tipo documento, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato TD20. Dato che si sta procedendo con l’emissione di un documento per l’estrazione dei beni da deposito Iva, sarà necessario modificarlo indicando TD22 per poi precedere con la creazione del file.

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TD23: Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA

Descrizione Operazione

Da utilizzare per predisporre autofattura per estrazione dal deposito IVA (ai fini dell’utilizzazione o commercializzazione in Italia) di beni introdotti ai sensi dell’articolo 50-bis, comma 4, lett. c) del d.l. n. 331/1993 (cessioni di beni già presenti in Italia con introduzione in un deposito IVA);

Si possono presentare due sub-casi a seconda che il soggetto che estrae i beni dal deposito IVA sia il medesimo che li abbia introdotti (caso A1) oppure sia un soggetto diverso da quello che li ha introdotti (caso A2).

In particolare, il soggetto IVA che estrae beni:

  • nel caso A1 emette un’autofattura con imposta (in caso di acquisto da soggetto extracomunitario) oppure integra con IVA la fattura (nel caso di acquisto da soggetto comunitario o italiano) emessa senza applicazione dell’IVA all’atto dell’introduzione dei beni nel deposito IVA;
  • nel caso A2 emette un’autofattura con imposta (in caso di acquisto da soggetto extracomunitario) oppure integra con IVA la fattura emessa senza applicazione dell’IVA fattura (nel caso di acquisto da soggetto comunitario o italiano) che certifica l’acquisto immediatamente precedente all’estrazione nell’ipotesi di cessioni dei beni all’interno del deposito successive all’introduzione.

A tal fine può, in entrambi i casi (A1 e A2), predisporre un documento ed inviarlo tramite SDI con tipo documento TD23 che verrà recapitato solo al soggetto emittente, indicando l’aliquota e l’imposta dovuta.

Compilazione Documento

Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:

  • su sezione cliente:
    1. nel caso A1 (estrazione effettuata dallo stesso soggetto che ha introdotto i beni): i dati del cedente (residente o estero) con l’indicazione del paese di residenza in relazione all’acquisto senza applicazione dell’IVA connesso all’introduzione dei beni nel deposito;

oppure

  1. nel caso A2 (estrazione effettuata da soggetto diverso da quello che ha introdotto i beni): i dati del cedente (residente o estero) con l’indicazione del paese di residenza relativi all’acquisto immediatamente precedente l’estrazione dal deposito.
  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di estrazione.
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
  • l’imponibile presente nel documento che certifica l’acquisto precedente all’estrazione dei beni dal deposito IVA (la fattura, oppure, in caso di acquisto da soggetto extra-comunitario di beni all’interno del deposito, l’autofattura) e la relativa imposta calcolata dal cessionario. Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD23”;

Esempio di causale iva da utilizzare: 22DI - 22% Est.beni dep. art.50-bis, DL 331/93

L’imponibile e la relativa imposta devono essere aumentati in funzione del valore delle prestazioni di servizi effettuate sui beni all’interno del deposito. Nel caso si utilizzi il plafond in fase di estrazione dei beni disponibile indicare il codice Natura N3.5;

  • Compilazione del campo 2.2.1.16.1 “TipoDato” della sezione “Altridatigestionali” con il valore “NellAnno” nel caso in cui l’estrazione dal deposito IVA avvenga nello stesso periodo d’imposta in cui è stata effettuata l’immissione o l’acquisto del bene custodito in deposito. In alternativa, valorizzazione del campo 2.2.1.16.1 “TipoDato” della sezione “Altridatigestionali” con il valore “AnniPreced” nel caso in cui l’estrazione dal deposito avvenga in un periodo d’imposta successivo a quello in cui è stato effettuato l’acquisto senza pagamento d’imposta

?

  • nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> i riferimenti del documento, emesso senza applicazione dell’IVA che certifica l’acquisto immediatamente precedente all’estrazione (la fattura, oppure, in caso di acquisto da soggetto extra-comunitario di beni all’interno del deposito, l’autofattura). In tutti i casi in cui la fattura di riferimento sia passata via SDI, occorre indicare nel campo 2.1.6 l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio alla fattura ricevuta.

Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.

Creazione xml FE

Al crea xml, se sono state utilizzate causali iva senza raccordo tipo documento, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato TD20. Dato che si sta procedendo con l’emissione di un documento per l’estrazione dei beni da deposito Iva con versamento dell’iva, sarà necessario modificarlo indicando TD23 per poi precedere con la creazione del file. Se invece è stata utilizzata una causale con raccordo tipo documento TD23 sarà già selezionato per default.

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TD24: Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, lett. a)

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il C/P emettere una fattura differita di cui all’articolo 21, comma 4, terzo periodo lett. a), del d.P.R. n. 633/72 per:  

  • cessioni di beni la cui consegna o spedizione risulta da un DDT o altro documento equipollente (con le caratteristiche stabilite dal d.P.R. n. 472/96) che accompagni la merce;
  • prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione effettuate nello stesso mese solare nei confronti del medesimo soggetto.

trasmettendola allo SDI entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione e annotarla entro gli stessi termini.

Compilazione Documento

Il documento di vendita TD24 ha gli stessi criteri di compilazione dei campi di una fattura trasmessa con TD01, quindi sarà necessario creare un normale documento di Fattura, Fattura accompagnatoria o Parcella.

Il tipo documento viene variato in automatico dal software da TD01/TD06 a TD24 se all’interno è stato inserito un documento di trasporto/avviso di parcella. Questo viene eseguito sia:

  • se si effettua un CREA documento dal DDT/Avviso di Parcella alla Fattura/Parcella;
  • sia se dalla Fattura/Parcella viene incluso un DDT/Avviso di Parcella;
  • se i dati del DDT vengono inseriti da input nell’apposita sezione del documento.

Se invece non sono presenti né DDT, né Avvisi di Parcella, il tipo documento TD01 proposto di default per le tipologie di documenti Fattura, Fattura accompagnatoria e Parcella, è sempre modificabile in TD24 con doppio click/combo dall’apposito campo.

Il campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica: va indicata una data ricadente nel mese in cui è stata effettuata una delle cessioni di beni/prestazioni di servizi ovvero in cui è stato pagato in tutto o in parte il relativo corrispettivo, che la fattura documenta. (cfr. Risposta interpello n. 389 del 24/09/2019). È comunque consigliabile utilizzare la data dell’ultima operazione che si documenta.

Salvare il documento e creare l’xml.

NB: il tipo documento proposto dal software è comunque modificabile tramite la combo Tipo documento FE

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TD25: Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terzo periodo lett. b)

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il C/P emette fattura differita di cui all’articolo 21, comma 4, terzo periodo lett. b) del d.P.R. n. 633/72, con riferimento alle cessioni di beni effettuate dal cessionario nei confronti di un soggetto terzo per il tramite del proprio cedente, entro il mese successivo a quello della consegna o spedizione dei beni e annotarla entro il giorno 15 del mese successivo a quello di emissione e con riferimento al medesimo mese (di emissione).

Compilazione Documento

Il documento di vendita TD25 ha gli stessi criteri di compilazione dei campi di una fattura trasmessa con TD01, quindi sarà necessario creare un normale documento di Fattura, Fattura accompagnatoria o Parcella e poi variare da input il tipo documento FE con TD25.

In automatico il codice TD25 non viene mai impostato dal software. Se si necessita effettuare una fattura differita di cui all’articolo 21, comma 4, terzo periodo lett. b) del d.P.R. n. 633/72, occorre modificare il codice di default TD01 effettuando doppio click/combo nell’apposito campo.

Nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica: va indicata una data ricadente nel mese in cui è stata effettuata una delle cessioni di beni ovvero in cui è stato pagato in tutto o in parte il relativo corrispettivo che la fattura documenta.

Salvare il documento e creare l’xml.

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TD26: Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 633/72)

Beni Ammortizzabili

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il C/P emettere una fattura per cessione di beni ammortizzabili (secondo la definizione dei criteri contabili) che non concorrono al volume di affari ai sensi dell’articolo 20 del d.P.R. n. 633/1972.

Compilazione Documento

Il documento di vendita TD26 ha gli stessi criteri di compilazione dei campi di una fattura trasmessa con TD01, quindi sarà necessario creare un normale documento di Fattura, Fattura accompagnatoria o Parcella dove si dovrà indicare:

  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di effettuazione dell’operazione;
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: si potrà seguire la numerazione progressiva delle fatture emesse;
  • l’imponibile e imposta o la Natura nel caso di non imponibilità.

Esempio di causale iva da utilizzare per gli utenti con GB locale: B22 Cess.beni amm.aliquota 22%,  BES - Cess.Beni amm.art.10 27-quinq., MBS - Art.36 reg.margine Beni strum. e MBSI - Art.36 reg.marg.beni strum.sogg.comun.

Il tipo documento viene variato in automatico dal software in GB locale da TD01/TD06 a TD26 se sono state utilizzate le causali iva sopra elencante, altrimenti è sempre modificabile con doppio click nell’apposito campo.

 

Salvare il documento e creare l’xml.

Passaggi interni ex articolo 36 d.P.R. n. 633 del 1972

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il C/P emettere un’autofattura per i passaggi interni di beni e servizi ex articolo 36, comma 5 che non concorrono al volume di affari ai sensi dell’articolo 20 del d.P.R. n. 633/1972.

Compilazione Documento

Il documento di vendita TD26 ha gli stessi criteri di compilazione dei campi di una fattura trasmessa con TD01, quindi sarà necessario creare un normale documento di Fattura, Fattura accompagnatoria o Parcella dove si dovrà indicare:

  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di effettuazione dell’operazione;
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: si potrà seguire la numerazione progressiva delle fatture emesse;
  • l’imponibile e imposta.

In automatico il codice TD26 per passaggi interni ex articolo 36 d.P.R. n. 633 del 1972, non viene mai impostato dal software. Se occorre creare un documento per tale operazione, effettuare doppio click nel campo tipo documento fe e variare il codice da TD01 a TD26.

Salvare il documento e creare l’xml.

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TD27: Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il C/P emette fattura nei casi di cessioni di beni di cui all’articolo 2, comma 2, punti 4) e 5) del d.P.R. n. 633/1972, ossia:

  • cessioni gratuite di beni ad esclusione di quelli la cui produzione o il cui commercio non rientra nell’attività propria dell’impresa se di costo unitario non superiore ad euro cinquanta e di quelli per i quali non sia stata operata, all’atto dell’acquisto o dell’importazione, la detrazione dell’imposta;
  • destinazione di beni all’uso o al consumo personale o familiare dell’imprenditore o di coloro i quali esercitano un’arte o una professione o ad altre finalità estranee alla impresa o all’esercizio dell’arte o della professione, anche se determinata da cessazione dell’attività, con esclusione di quei beni per i quali non è stata operata all’atto dell’acquisto la detrazione dell’imposta.

Il TD27 può anche essere usato per le prestazioni gratuite nell’ipotesi previste dall’articolo 3, terzo comma del d.P.R. n. 633/1972

NB: Nel caso delle cessioni gratuite, qualora la cessione sia con rivalsa, va infatti adoperato il tipo documento TD01 o il TD24 se c’è DDT

Compilazione Documento

Il documento di vendita che si sta emettendo TD27 ha gli stessi criteri di compilazione dei campi di una fattura trasmessa con TD01, quindi sarà necessario creare un normale documento di Fattura, Fattura accompagnatoria o Parcella dove si dovrà indicare:

  • come C/P e C/C lo stesso identificativo Iva di chi emette il documento;
  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di effettuazione dell’operazione. Se si tratta di autofattura riepilogativa, può essere la data dell’ultima operazione o comunque una data del mese.
  • nel campo 2.1.1.4 <Numero>: si potrà seguire la numerazione progressiva delle fatture emesse;
  • l’imponibile e imposta

In automatico il codice TD27 per fatture di autoconsumo o cessioni gratuite senza rivalsa, non viene mai impostato dal software. Se occorre creare un documento per tali operazioni, effettuare doppio click nel campo tipo documento fe e variare il codice da TD01 a TD27.

Salvare il documento e creare l’xml.

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TD28 - ACQUISTI DA SAN MARINO CON IVA (fattura cartacea)

Descrizione Operazione

Da utilizzare quando il soggetto passivo IVA residente o stabilito in Italia che riceve una fattura cartacea con addebito dell’imposta da soggetto residente nella Repubblica di San Marino, deve emette una fattura, inviandola al sistema SDI, con tipo documento TD28 per rispettare l’obbligo di comunicazione di cui all’articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127.

In presenza di una fattura cartacea emessa da un fornitore di San Marino con addebito dell’imposta va utilizzato il documento TD28 e non TD19 che, invece, deve essere adoperato per l’assolvimento dell’imposta ai sensi dell’articolo 17, secondo comma del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, nel caso in cui la fattura ricevuta dall’operatore sammarinese (elettronica o cartacea) sia senza addebito dell’imposta.

Compilazione Documento

Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:

  • su sezione cliente, il C/P residente nella Repubblica di San Marino emittente la fattura cartacea con addebito dell’imposta.
  • nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” nel campo 2.1.1.3 <Data> del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di effettuazione dell’operazione indicata nella fattura cartacea emessa dal C/P sammarinese.
  • Campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva scelta dal mittente.  
  • Indicazione di imponibile e imposta, come indicato nella fattura cartacea ricevuta.
  • Campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate>: numero e data della fattura cartacea originale emessa dal fornitore sammarinese.

Salvare il documento e creare l’xml.

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2. Nuovi codici “Natura Operazione”

Dal 1° gennaio 2021 non potranno essere inviati documenti con data 2021 che abbiamo natura iva N2, N3 e N6 ma dovranno avere i nuovi codici.

Con il rilascio delle modifiche introdotte (CTRL+F5 per l’area web, Update per GB locale), in automatico il software, recepirà le nuove nature che sostituiranno:

  • N2 Non soggette con:
    1. N2.1: Non soggette ad Iva ai sensi degli artt. Da 7 a 7-septies del DPR 633/72;
    2. N2.2: Non soggette – atri casi;
  • N3 Non imponibili con:
    1. N3.1: Non imponibili – esportazioni;
    2. N3.2: Non imponibili – cessioni intracomunitarie;
    3. N3.3: Non imponibili – cessioni verso San Marino;
    4. N3.4: Non imponibili – operazioni assimiliate alle cessioni all’esportazione;
    5. N3.5: Non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento;
    6. N3.6: Non imponibili – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond;
  • N6 Inversione contabile con:
    1. N6.1: Inversione contabile – cessioni di rottami e altri materiali di recupero;
    2. N6.2: Inversione contabile – cessioni di oro e argento puro;
    3. N6.3: Inversione contabile – subappalto nel settore edile;
    4. N6.4: Inversione contabile – cessione di fabbricati;
    5. N6.5: Inversione contabile – cessione di telefoni cellulari;
    6. N6.6: Inversione contabile – cessioni di prodotti elettronici;
    7. N6.7: Inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi;
    8. N6.8: Inversione contabile – operazioni settore energetico;
    9. N6.9: Inversione contabile – altri casi.

Le nature impostate da GBsoftware alle varie causali iva sono visibili effettuando doppio click nel campo aliquota, tramite la colonna Natura.

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3. Nuovi codici “Tipo Ritenuta”

Oltre ad aver introdotto nuovi tipi documento e nuove nature, sono stati previsti anche dei nuovi valori per il campo “Tipo Ritenuta”.

Rispetto alla precedente versione del tracciato xml è stata introdotta la possibilità di inserire in fattura ritenute di tipo previdenziale oltre alla ritenuta d’acconto. Sarà perciò possibile inserire più ritenute all’interno dello stesso documento.
Si passerà dagli attuali tipi ritenuta:

  • RT01 Ritenuta persone fisiche;
  • RT02 Ritenuta persone giuridiche,

al seguente elenco:

  • RT01 Ritenuta persone fisiche;
  • RT02 Ritenuta persone giuridiche;
  • RT03 Contributo INPS, che dovrà essere utilizzato nei casi in cui il prestatore emette una fattura con una quota INPS a suo carico;
  • RT04 Contributo ENASARCO, che dovrà essere utilizzato nei casi in cui la fattura sia emessa da un agente di commercio;
  • RT05 Contributo ENPAM, che dovrà essere utilizzato nei casi in cui la fattura sia emessa da un medico con quota ENPAM a suo carico;
  • RT06 Altro contributo previdenziale, che dovrà essere utilizzato negli altri casi in cui il prestatore emette una fattura con una quota previdenziale a suo carico.

Se nella configurazione della fattura erano presenti percentuali per il calcolo del contributo Enasarco, oppure ritenute previdenziali o altre ritenute, prima delle nuove modifiche introdotte, il software riportava tali valori a livello di riga nella sezione “Altridatigestionali”.

Esempio:

Con l’introduzione di questi nuovi codici e soprattutto la possibilità di inserire più blocchi ritenuta, queste tipologie non saranno più presenti nella riga del documento ma a livello di ritenuta.

Saranno codificate in automatico dal software in base a quanto presente nella configurazione della fatturazione/ddt in questo modo:

  •  : blocco ritenute valorizzato con codice RT04

Esempio:

  •   : se tipo cassa è TC22, blocco ritenute valorizzato con codice RT03

 

Esempio:

 

  •  : se tipo cassa è TC09, blocco ritenute valorizzato con codice RT05

 

Esempio:

 

  • : se tipo cassa diverso da TC07, TC09 e TC22, blocco ritenute valorizzato con codice RT06.

Esempio:.

Per ogni ritenuta oltre, alla tipologia, sarà riportato l’importo della ritenuta, l’aliquota e la causale pagamento che per queste nuove tipologie sarà sempre ZO - Titolo diverso dai precedenti.

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4. Importo bollo: opzionale a fronte di Bollo virtuale “SI”

È stata modificata l’obbligatorietà del campo importo bollo rendendolo opzionale, quindi se l’utente vuole indicare che è presente il Bollo ma non valorizzare l’importo di 2,00 € ora è possibile farlo.

Esempio antecedente alla modifica: 

 

Esempio post modifica: 

NB: se l’utente ha la necessità di indicarlo, potrà continuare come sempre ha fatto.

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5. Aggiunta la nuova modalità di pagamento MP23 – PagoPA

All’interno dell’anagrafica clienti/fornitori o Contatti, nella maschera “Rapporti Commerciali”, modalità di pagamento, alla creazione di una nuova modalità è possibile inserire come codice da riportare nei pagamenti della fattura elettronica MP23 – PagoPA.

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6. Nuovi controlli obbligatori che determinano lo scarto dei file

Codice 00448: Non è più ammesso il valore generico N2, N3 o N6 (solo per le fatture ordinarie) come codice natura dell’operazione. Il controllo è stato inserto nel software all’invio del file tramite Console al Sistema d’Interscambio.

Codice 00471: per il valore indicato nell’elemento 2.1.1.1 il cedente/prestatore non può essere uguale al cessionario/committente ((i valori del tipo documento TD01, TD02, TD03, TD06, TD16, TD17, TD18, TD19, TD20, TD24, TD25 e TD28 (fatture ordinarie) e TD07 (fatture semplificate) del tipo documento non ammettono l’indicazione in fattura dello stesso soggetto sia come cedente che come cessionario)

Esempio: messaggio bloccante al crea xml su documento  TD01, TD02, TD03, TD06, TD16, TD17, TD18, TD19, TD20, TD24, TD25 e TD28 (fatture ordinarie) TD07 (fatture semplificate), quando il cedente/prestatore è uguale al cessionario/committente

Codice 00472: per il valore indicato nell’elemento 2.1.1.1 il cedente/prestatore deve essere uguale al cessionario/committente (il tipo documento ‘autofattura per splafonamento – TD21’ e TD27 - FATTURA PER AUTOCONSUMO O PER CESSIONI GRATUITE SENZA RIVALSA non ammettono l’indicazione in fattura di un cedente diverso dal cessionario).

Esempio: messaggio bloccante al crea xml su documento Autofattura per splafonamento quando il cedente/prestatore è diverso dal cessionario/committente

Codice 00473: per il valore indicato nell’elemento 2.1.1.1 non è ammesso il valore IT nell’elemento 1.2.1.1.1 (i valori TD17, TD18, TD19 e TD28 del tipo documento non ammettono l’indicazione in fattura di un cedente italiano).

Esempio: messaggio bloccante al crea xml su documento Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero dove il cliente selezionato ha stato IT

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7. Nuovo controllo inserito alla creazione del file xml: in caso di autofattura/integrazione TD16-TD17-TD18-TD19-TD28, nella sezione “Documenti correlati”, inserire la tipologia Fatture Collegate con gli estremi (numero e data) del documento originario cui si fa riferimento.

Nel campo Numero, in tutti i casi in cui la fattura di riferimento sia passata via SDI, occorre indicare nel campo 2.1.6 l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio alla fattura ricevuta.

Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.

Esempio di avviso non obbligatorio al crea xml non avendo valorizzato la sezione Documenti correlati:

Confermando con SI, si prosegue con la creazione del file xml senza indicare tali dati non obbligatori ma richiesti dall’agenzia dell’entrate.

Cliccando No, sarà necessario andare su:

  • tab “Altri dati”;
  • cliccare nuovo su sezione “Documenti correlati”;
  • inserire “Fatture Collegate”;
  • il numero;
  • la data del documento di riferimento.

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Info: 06 97626328