Il D.P.R. 472/1996 dal 27/09/1996 ha disposto la soppressione dell’obbligo della bolla di accompagnamento che rimane obbligatoria in particolari settori merceologici : tabacchi e fiammiferi, prodotti assoggettati ad accisa , ad imposta di consumo e a vigilanza fiscale.
Il principio della non obbligatorietà di documenti di accompagnamento incontra due eccezioni :
- fatturazione differita
- movimentazione di beni a titolo non traslativo
La possibilità di avvalersi della fatturazione differita per le cessioni di beni è consentita dal comma 4 dell’art. 21 del DPR 633/1972 (Testo Unico dell’Iva) a condizione che l’operazione risulti da un DOCUMENTO DI TRASPORTO (D.d.T.) emesso in duplice copia, contenente le informazioni ive richieste e deve essere emesso prima dell’inizio del trasporto o consegna. Tale documento può accompagnare le merci durante il trasporto o può essere spedito alla controparte entro le ora 24 del giorno di effettuazione del trasporto.
Le caratteristiche del D.d.T. sono individuate dal comma 3 del D.P.R. 472/1996 e riguardano solo il contenuto dello stesso.
Dal D.d.T. devono risultare :
- numero progressivo attribuito (è consentito l’utilizzo di distinte serie di numerazioni in relazione ai diversi punti di emissione, come magazzini, stabilimenti ecc.);
- data di consegna e spedizione della merce (che può essere successiva alla data di formazione del documento);
- generalità del cedente, del cessionario e dell’eventuale impresa incaricata del trasporto (VETTORE); In caso di fatturazione differita delle cessioni di beni con triangolazione, il D.d.T. deve indicare che i beni ceduti vengono inviati direttamente al secondo cessionario inserendo la destinazione diversa;
- descrizione della natura, qualità e quantità (solo in cifre) dei beni ceduti;
- causale del trasporto quando sia diversa dalla vendita (es. lavorazione, comodato…)
I documenti di trasporto possono essere di diverse tipologie a seconda delle esigenze e necessità.
Le variabili possono essere in funzione di :
- previsioni di legge
- esigenze organizzative
- tipologie speciali