Regime del margine
1. Introduzione normativa
2. Anagrafica delle ditte
3. Prima nota, Importazione FE e Corrispettivi telematici
3.1 Anagrafica registro carico/scarico
4. Dashboard
4.1 Importazioni
4.1.1 Excel
4.1.2 Importazione gestione precedente
4.2 Registrazioni provvisorie
4.2.1 Analitico
4.2.2 Globale
4.2.2.1 Gestione regime globale SENZA abbinamento
4.2.2.2 Gestione regime globale CON abbinamento
4.2.3 Forfetario
4.3 Scheda beni
4.3.1 Analitico
4.3.2 Globale
4.3.2.1 Globale SENZA abbinamento
4.3.2.2 Globale CON abbinamento
4.3.3 Forfetario
4.4 Riepilogo calcolo
4.4.1 Analitico
4.4.2 Globale
4.4.3 Forfetario
4.4 Registri
4.4.1 Carico/scarico Analitico
4.4.2 Carico e scarico globale
4.5 Dichiarazione Iva – prospetto B
5. Liquidazione Iva
1. Introduzione normativa
Il commercio di beni mobili usati, suscettibili di reimpiego allo stato originario o previa riparazione, di oggetti d’arte, d’antiquariato e da collezione rientrano nel particolare regime speciale del margine, così come disciplinato dagli articoli 36 a 40 del DL 41/95.
Tale regime evita la doppia imposizione Iva per i beni che dopo l’uscita dal circuito commerciale (ossia per i quali è stata definitivamente assolta l’imposta, senza poterla recuperare integralmente) vengono ceduti ad un soggetto passivo d’imposta per la successiva rivendita.
Per l’operatività del margine, quindi, è necessario che il bene oggetto dello scambio sia stato acquistato da un operatore che non l’ha potuta detrarre al momento dell’acquisto: la volontà del legislatore è quella di evitare che i beni, giunti al consumo finale, una volta riammessi nel circuito commerciale possano essere nuovamente assoggettati ad imposizione replicando il prelievo tributario già avvenuto all’atto della prima destinazione al consumo.
Secondo quanto stabilito dal decreto sopra menzionato, che recepisce la direttiva del Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea 14/02/1994, n.94/5/CE, le cui norme sono riepilogate ad oggi dalla direttiva 2006/112/CE negli articoli da 311 a 343, vengono istituite diverse modalità di tenuta del regime del margine:
- Regime ordinario o analitico (art.36 comma 1)
- Regime globale (art.36 comma 6)
- Regime forfetario o percentuale (art.36 comma 5)
Sono interessati al regime del margine:
- Commercianti abituali (art.36 comma 1 DL 41/95): I soggetti che per professione abituale esercitano il commercio di beni mobili usati, oggetti d’arte, d’antiquariato e da collezione (in qualsiasi forma: commercio al minuto, all’ingrosso, in forma ambulante…),
attività di commercio di beni mobili usati, suscettibili di reimpiego nello stato originario o previa riparazione, nonché degli oggetti d’arte, degli oggetti di antiquariato e da collezione, indicata nella tabella allegata al DL 41/95. Possono applicare tutte e tre le modalità di calcolo del margine (analitico, globale, forfetario)
- Venditori occasionali (art.36, co.9, DL 41/95): tutti i soggetti passivi d’imposta, coloro, cioè, che sono in possesso di una Partita Iva e che esercitano qualsiasi attività d’impresa o di arti o professioni e non esercitano abitualmente un’attività di commercio dei beni interessati. Non possono applicare il metodo globale; possono pertanto applicare regime analitico e regime forfetario.
- Soggetti che nell’attività di agenzia dei vendita all’asta intervengono nel commercio dei beni usati “in nome e per conto di privati, in base ad un contratto di commissione per la vendita all’asta” (art.40-bis , DL 41/95): Questi soggetti sono una sub-categoria dei commercianti abituali, la cui attività è caratterizzata dal fatto che le operazioni di compravendita poste in essere sottendo la presenza contestuale di due tipi di contratto che hanno l’effetto di “legare” il venditore originario del bene all’acquirente finale.
Le cessioni di beni agli esercenti agenzia di vendita all’asta si considerano effettuate all’atto della vendita dei beni medesimi da parte del commissario. Nei confronti dell’acquirente finale la cessione viene effettuata sulla base del sistema di vendita al miglior offerente…
Applicazione di un regime particolare di determinazione del margine.
Per applicare il regime del margine è inoltre necessario che i beni siano acquistati da:
- Privati non titolari di partita Iva (italiani o comunitari)
- Soggetti privati assimilati
-
- Soggetti passivi Iva che non hanno potuto detrarre l’imposta al momento dell’acquisto
- Soggetti passivi Iva che beneficiano nello Stato di appartenenza, qualora membro dell’Unione Europea, del regime di franchigia previsto per le piccole imprese
- Soggetti passivi Iva che abbiano assoggettato l’operazione al regime del margine, di cui all’articolo 36 del DL 41/95.
Per espressa previsione di legge il regime Iva del margine è adottabile soltanto se il venditore del bene non ha potuto integralmente detrarre l’imposta, mentre ne risultano esclusi i casi di detraibilità parziale.
Il regime del margine si applica unicamente a operazioni di compravendita di beni.
Beni oggetto del regime Iva:
- Beni mobili usati suscettibili di reimpiego nello stato originario o previa riparazione (il regime del margine esclude i beni immobili)
- Oggetti d’arte, d’antiquariato da collezione indicati nella tabella allegata al DL 41/1995
Si intendono come beni mobili usati:
- Quelli suscettibili di essere riutilizzati nello stato originario in cui si trovano, previa eventuale riparazione. A volte, però, può capitare che con la riparazione il bene diventi idoneo per un utilizzo diverso (es. una credenza che viene trasformata in libreria): visto che non devono essere modificate le caratteristiche tipologiche del bene (struttura del bene), in questo caso, va applicato il regime ordinario Iva;
- Mezzi di trasporto usati acquistati nel territorio italiano, nel rispetto della definizione di beni mobili usati di cui al punto precedente
- Mezzi di trasporto usati oggetto di acquisti intracomunitari. In tal caso si considerano usati gli autoveicoli con cilindrata superiore a 48 cc o potenza superiore a 7,2kw e purchè non abbiano percorso più di 6000km e siano trascorsi più di 6 mesi dalla loro immatricolazione o iscrizione nei pubblici registri.
Non si applica il regime del margine ai seguenti beni che non sono mai stati considerati beni usati:
- I beni ottenuti utilizzando, come materie prime o semilavorati, materiali derivanti da altri beni usati (es. la rigenerazione di batterie o pneumatici)
- Le vetture di servizio o dimostrative dei concessionari
Ai fini dell’applicazione del regime del margine i beni mobili devono essere acquistati in italia o in un altro paese comunitario.
Se un soggetto iva residente in un determinato paese comunitario effettua una cessione sulla quale applica il regime del margine, l’operazione si considera effettuata (e l’iva andrà di conseguenza versata) nel paese di residenza del cedente.
Restano escluse le importazioni di beni da paesi al di fuori dell’Ue, poiché in tali casi l’Iva viene pagata in dogana, con conseguente preclusione del regime in questione.
Fanno eccezione gli oggetti d’arte, da collezione e di antiquariato che, importati dal rivenditore, consentono l’applicazione del regime.
In questo caso, l’opzione deve essere fatta in sede di dichiarazione di inizio attività o in sede di dichiarazione Iva e vale fino a revoca e comunque, almeno per il biennio successivo all’anno di effettuazione.
2. Anagrafica delle ditte
Per impostare il regime del margine nell’anagrafica delle ditte, dopo aver indicato come regime contabile 1 – imprese in contabilità ordinaria o 2 – imprese in contabilità semplificata, è sufficiente indicare uno dei tre metodi di determinazione del margine nel campo “Regime speciale Iva” presente nei dati fiscali/contabilità:
- 51 Regime del margine – metodo analitico o ordinario
- 52 Regime del margine – metodo globale
- 53 Regime del margine – metodo forfetario
Se viene indicato il regime speciale 53 – metodo forfetario è necessario indicare anche la percentuale di forfetizzazione utilizzata tra quelle proposte:
3. Prima nota, Importazione FE e Corrispettivi telematici
In prima nota, se è stato impostato il regime del margine in anagrafica e all’utilizzo di una causale Iva che rientra nel regime speciale, in corrispondenza della sezione Iva viene riportato il campo “Margine” valorizzato di default con il metodo indicato:
È possibile in ogni caso togliere il check per non far rientrare l’operazione in regime del margine:
Considerando che possono coesistere più metodi del margine all’interno dello stesso codice attività, l’utente può modificare il metodo purchè sia compatibile con la causale iva utilizzata, con doppio click nel campo che riporta il metodo o digitando direttamente il codice:
Indicando il metodo forfetario sarà inoltre necessario indicare la % di forfetizzazione; se il metodo è stato indicato in anagrafica allora verrà riportato in automatico altrimenti sarà l’utente a doverlo inserire:
In corrispondenza della sezione iva è inoltre possibile accedere alle schede create nella gestione del margine:
Dopo aver completato la registrazione l’utente può decidere se salvare la registrazione ed accedere successivamente alla gestione del margine per completare gli adempimenti oppure cliccare il pulsante “Regime Iva speciale” abbinato al tasto funzione F7: Regime Iva speciale per salvare la registrazione ed accedere subito alla gestione del margine:
In ogni caso la gestione del margine è consultabile dai moduli aggiuntivi della prima nota:
Lo stesso funzionamento è previsto in Imp.FE:
e corrispettivi telematici:
Dal pulsante presente nella sezione iva si può accedere quindi alle anagrafiche provvisorie oppure direttamente alle schede se l’operazione in oggetto è stata resa definitiva.
3.1 Anagrafica registro carico/scarico
Nel regime del margine devono essere tenuti appositi registri in cui indicare le operazioni di cessione e di acquisto effettuate.
Di conseguenza l’utente ha a disposizione un’utility per abilitare i registri del margine e stabilire in quale registro iva registrare il margine calcolato.
Nella gestione del margine sarà poi presente una gestione per abbinare i registri iva ai registri del margine abilitati al fine di riportare le operazioni registrate in pima nota in quest’ultimi; in alternativa l’abbinamento può essere fatto per ogni singola scheda.
Accedendo quindi alla prima nota, nelle opzioni di utilizzo è possibile abilitare i registri: il primo registro verrà abilitato in automatico.
L’utente può inserire la denominazione anche dei registri del margine, accedendo al pulsante “Denominazione registri” per riportarli nelle stampe:
Regime analitico
Nel regime analitico occorre tenere un unico registro di carico/scarico.
Per abilitare ulteriori registri, oltre a quello proposto è sufficiente cliccare la casella in corrispondenza del numero di registro:
Il margine può essere registrato solo nei registri vendite e corrispettivi quindi l’utente deve inserire il check in corrispondenza del registro iva in cui farlo confluire che sarà esclusivo, accedendo dal pulsante
Regime globale
Nel regime in questione occorre tenere un registro di carico separato dal registro di scarico.
Ai fini dell’abbinamento occorre far riferimento alla tipologia di opzione scelta dall’utente per il regime, all’interno della gestione del margine (vedi paragrafo 4.2.2 Globale):
- Abbinamento dello scarico al relativo carico con conseguente evidenza della “storia” del bene (funzionamento simile al regime analitico)
- Creazione di singole schede in base alla tipologia operazione
Nel 1° caso verrà abilitato il solo registro di carico in quanto lo scarico abbinato segue lo stesso numero di registro del carico.
Nel 2° caso, invece, verrà abilitato sia il registro di carico che quello di scarico in quanto ogni operazione è definita singolarmente.
Come per il regime analitico sarà quindi possibile definire in quale registro iva annotare il margine.
Regime forfetario
Per il regime forfetario non è previsto nessun registro ma l’utente deve poter definire su quale registro riportare il calcolo del margine.
Quindi, avendo impostato il regime del margine forfetario in anagrafica o avendone registrato qualche operazione,
dal pulsante è possibile accedere all’abbinamento al registro iva in cui registrare il margine:
4. Dashboard
La Dashboard o gestione del regime del margine è accessibile dai moduli aggiuntivi di prima nota.
Il menù è quindi suddiviso nei vari adempimenti da compiere ai fini di una corretta gestione del regime speciale del margine.
I vari pulsanti sono accesi solo se per quel determinato metodo deve essere gestito quel passaggio
Importazioni:
- Excel: attraverso un tracciato con estensione .xls messo a disposizione dal software GB è possibile importare da altro gestionale i beni non completamente venduti per caricarli nella nostra procedura
- Importazione gestione precedente: per gli utenti che nel 2021 gestivano il regime del margine con GBsoftware, è possibile importare le operazioni
Registrazioni provvisorie:
- Analitico: prime note rientranti nel regime del margine il cui metodo è stato valorizzato con “Analitico”
- Globale: prime note rientranti nel regime del margine il cui metodo è stato valorizzato con “Globale”
- Forfetario: prime note rientranti nel regime del margine il cui metodo è stato valorizzato con “Forfetario”
Scheda beni:
- Analitico: elenco delle schede dei beni, quindi delle operazioni completate e/o collegate nelle anagrafiche provvisorie, rientranti nel regime analitico
- Globale: elenco delle schede dei beni, quindi delle operazioni completate e/o collegate nelle anagrafiche provvisorie, rientranti nel regime globale
- Forfetario: elenco delle schede dei beni, quindi delle operazioni completate nelle anagrafiche provvisorie, rientranti nel regime forfetario
Riepilogo calcolo:
- Analitico: prospetto di riepilogo del calcolo nel regime analitico per la registrazione del margine
- Globale: prospetto di riepilogo del calcolo nel regime globale per la registrazione del margine
- Forfetario: prospetto di riepilogo del calcolo nel regime forfetario per la registrazione del margine
-
Registri:
- Carico/scarico Analitico: registro di carico/scarico per il regime analitico ai fini della consultazione e stampa definitiva
- Carico/scarico globale: registro di carico e registro di scarico per il regime globale ai fini della consultazione e stampa definitiva
Dichiarazione Iva:
- Prospetto B: prospetto per la determinazione dei dati da indicare nei quadri di cui si compone la dichiarazione Iva da parte dei contribuenti che hanno effettuato operazioni rientranti nel regime del margine
Nella sezione sottostante viene rappresentata la situazione della ditta in termini di salvataggio del margine e registrazione in prima nota per periodo:
Quindi per ogni periodo viene riportato, in corrispondenza del metodo del margine utilizzato:
- Margine: valorizzazione dell’importo del margine solo se l’utente ha effettuato il salvataggio all’interno della procedura di calcolo; nel regime globale viene riportato anche l’eventuale credito di costo in quanto deve essere riportato al periodo successivo
- Registrazione prima nota: rilevazione della registrazione in prima nota del margine quindi
registrazione effettuata
registrazione non effettuata
4.1 Importazioni
Tramite il tracciato di GBsoftware è possibile importare da altro gestionale i beni non completamente venduti.
4.1.1 Excel
Al click sul pulsante si accede alla maschera d’importazione in cui è possibile scaricare il tracciato da completare facendo click sul link:
Il file excel deve quindi essere completato dai soli utenti che utilizzano il metodo analitico e globale con opzione CON abbinamento in quanto solo con l’utilizzo dei citati metodi rilevano i beni non ancora completamente venduti.
Il software GB ha gestito per il metodo globale la possibilità di ricostruire la storia del bene e quindi gestire come per il metodo analitico la possibilità di abbinare costi/storni/scarichi alla scheda del bene oppure per ogni tipologia di operazione di creare una scheda senza procedere agli abbinamenti. Di conseguenza l’importazione, nel metodo globale, deve essere effettuata solo nella prima ipotesi in quanto nella seconda le schede, dopo essere confluite nel calcolo del margine, si esauriscono.
Per ulteriori informazioni sulla gestione del metodo globale si rimanda al paragrafo 4.2.2 Globale.
I campi da completare sono:
- Regime*: indicare “Analitico” o “Globale”
- Data registrazione*
- Numero documento*
- Data documento
- Data operazione*
- Fornitore
- Importo scheda*
- Descrizione: descrizione del bene/registrazione in oggetto
I campi contrassegnati da * sono obbligatori per poter poi eseguire l’importazione.
Nel tracciato GB viene dato esempio di compilazione; le righe devono essere quindi sostituite dall’utente con i dati reali.
L’importazione è possibile solo all’inizio dell’anno quindi viene bloccata dal software se nell’anno sono già presenti delle registrazioni del margine in prima nota per il metodo del margine che si vuole importare
Dopo aver selezionato il file da importare, se questo risulta corretto, la procedura ci porta in una maschera intermedia d’importazione con la sintesi dei dati inseriti in cui è possibile eventualmente completare le informazioni mancanti:
Cliccare quindi su per riportare le operazioni nelle registrazioni provvisorie.
4.1.2 Importazione gestione precedente
Per gli utenti che nel 2021 gestivano il regime del margine con GBsoftware è possibile importare le operazioni, solamente se la liquidazione annuale dell’anno precedente è stata salvata:
L’importazione deve essere fatta solo se la ditta adotta il regime analitico o il regime globale CON abbinamenti in quanto deve essere gestito lo storico delle registrazioni.
: salvataggio delle modifiche effettuate
: importazione delle operazioni nelle registrazioni provvisorie
: modifica dell’opzione se la ditta adotta il regime globale tra globale CON abbinamento e globale SENZA abbinamento. Si ricorda che l’opzione è modificabile solo se non è stata creata nessuna scheda
Se nella gestione precedente non erano stati inseriti dati fondamentali per l’importazione è necessario completare le operazioni, con la possibilità di filtrarli attraverso l’inserimento del check ‘Registrazioni incomplete’:
4.2 Registrazioni provvisorie
Nelle registrazioni provvisorie sono presenti le prime note che l’utente ha definito come rientranti nel regime del margine per i vari metodi.
4.2.1 Analitico
Al click sul pulsante sono riportate le registrazioni rientranti nel regime del margine analitico per il completamento delle informazioni mancanti al fine di renderle definitive.
: selezione del metodo per il completamento dei dati, se per lo stesso codice attività sono stati gestiti più metodi
: abbinamento tra i registri iva e i registri del margine
: accesso allo step 2 per l’abbinamento dei costi e storni alla scheda o bene di riferimento
: eliminazione dei dati inseriti manualmente
: salvataggio dei dati inseriti
: nel carico, per abbinare massivamente la tipologia dell’operazione
: nello scarico, per attribuire l’aliquota di scorporo o la non imponibilità alla vendita
: conferma dei collegamenti effettuati
: aggiornamento dell’ordinazione del protocollo
Le operazioni registrate in prima nota con il metodo analitico sono riportate in due differenti Tab, a seconda della causale contabile utilizzata:
- Carico: acquisti, costi accessori/riparazione e storni su acquisti
- Scarico: vendite
Carico
Nel 1° step della sezione del carico è necessario definire la tipologia di operazione tra acquisto e costo in quanto il software non è in grado a priori di definirlo.
In corrispondenza della tipologia “Acquisto” è necessario indicare anche la quantità di bene acquistato:
Per procedere all’attribuzione multipla è sufficiente cliccare il pulsante e selezionare le registrazioni a cui attribuire la tipologia di operazione scelta dall’utente tramite il menù a tendina, per poi cliccare il pulsante :
È possibile modificare la tipologia anche di quelle operazioni che già la possiedono, inserendo il check in .
La tipologia “Storno” è invece identificata in automatico dal software ed in merito alla quantità, l’utente:
- Deve inserirla se la nota di variazione in oggetto riguarda una certa quantità restituita, ad esempio l’emissione di una nota di credito per la restituzione di tre tavoli danneggiati
- Non deve inserirla e quindi lasciarla a 0 se la nota di variazione non riguarda un ammontare quantificabile ma ad esempio uno sconto emesso dal venditore
Nel campo “descrizione” è possibile inserire la descrizione dell’acquisto/costo in oggetto che verrà quindi riportato nelle schede ai fini della corretta valorizzazione dei registri.
Con il pulsante è consultabile l’anteprima del documento in prima nota.
L’utente può in ogni caso suddividere l’importo proposto nella colonna “Importo scheda” se la registrazione si riferisce a più costi/acquisti e quindi definire l’apposita tipologia:
Se la ripartizione deve essere eliminata è sufficiente cliccare il pulsante laterale .
Non è possibile eliminare una ripartizione se almeno una parte dell’operazione è stata già resa definitiva quindi è confluita nelle schede
Per inserire registrazioni manuali è sufficiente completare la riga da input e procedendo al 2° step verranno segnalati gli eventuali campi mancanti ai fini della completezza del calcolo e dei registri.
Nel campo “mese” viene indicato il mese in cui rileva l’operazione:
Il check ‘rettifica’ deve essere inserito per rilevare una nota di variazione in aumento o in diminuzione, relativamente ad un bene che è stato già venduto quindi che ha già partecipato al calcolo del periodo.
La rettifica non viene gestita nel calcolo: di conseguenza, l’utente deve rilevare manualmente la variazione del margine
Con il pulsante si passa allo step 2 per l’abbinamento di costi/storni al bene e nello stesso momento vengono create le schede dei beni con le registrazioni identificate come “Acquisto”:
Nello step 2 vengono quindi riportate le operazioni identificate come “Costo” e “Storno” dallo step 1 ed al click su ognuna vengono proposte nella sezione sottostante le schede con cui è possibile fare l’abbinamento, sulla base della data operazione:
Per agevolare l’utente che si trova a dover registrare il costo costo/storno con data precedente a quella della relativa scheda di acquisto, è stato aggiunto il check ‘Carica tutte le schede’ in modo da non filtrare gli abbinamenti per data operazione:
Se l’abbinamento riguarda costi e storni senza indicazione della quantità, alla selezione della scheda viene riportato l’importo nella colonna “Ripartizione costi/storni”.
L’abbinamento può essere anche multiplo ed in questo caso la ripartizione sarà proporzionale in base al valore delle schede, fermo restando la possibilità per l’utente di inserire una ripartizione diversa:
Ad avvenuto abbinamento la tipologia viene quindi sottolineata: .
Se l’abbinamento riguarda invece la tipologia storno con indicazione della quantità, alla selezione della scheda/schede è necessario indicare l’intera quantità di scarico dello storno ed in automatico viene effettuata la ripartizione costi/storni:
Come per lo step 1 è possibile scindere l’importo prima nota e visualizzare l’anteprima con .
Se non è stata già inserita nello step 1, è possibile aggiungere la descrizione del costo e del bene stesso per farle confluire nelle schede al fine della stampa dei registri.
Scarico
Nella sezione dello scarico, invece, non c’è la distinzione tra step 1 e step 2 in quanto è definibile la tipologia “vendita” direttamente dalla registrazione di prima nota.
Di conseguenza è sufficiente cliccare la registrazione di vendita per abbinarla alla scheda/schede disponibili caricate sulla base della data registrazione, dopo aver indicato l’aliquota di scorporo o il check di non imponibilità.
Di default il caricamento delle schede per l’abbinamento avviene per data registrazione ma l’utente ha la possibilità di caricarle per data operazione, inserendo il check in ‘Carica schede per data operazione’:
Per attribuire in modo multiplo l’aliquota di scorporo o il check di non imponibilità è sufficiente cliccare su .
È necessario quindi definire l’aliquota o la non imponibilità tramite menù a tendina, selezionare le registrazioni a cui attribuirla e cliccare su .
È possibile modificare l’attribuzione anche ad operazioni che già possiedono un’aliquota di scorporo/check di non imponibilità, inserendo il check in .
In corrispondenza della vendita non imponibile è possibile indicare come destinazione del prospetto B la “Parte 2”: questo succede in presenza di una cessione ExtraUE il cui margine non può essere calcolato con il metodo globale (metodo adottato dalla ditta) ma solo con il metodo analitico. Nonostante ciò, la vendita e il relativo margine devono essere esposti nella parte 2 del prospetto B quindi nel regime globale. Differentemente, se la ditta adotta il regime analitico, in presenza di una vendita non imponibile, non deve essere indicato nulla nella colonna “Destinazione prospetto B”.
Di conseguenza l’utente che adotta il regime globale deve effettuare una prima nota di rettifica all’acquisto togliendo il bene dal regime globale per immetterlo nel regime analitico prima di effettuare la cessione:
All’abbinamento della vendita, quindi, è necessario indicare la quantità di scarico rispetto alla quantità disponibile per la scheda:
In caso di selezione di più schede il software riporta l’intero importo della vendita sulla prima selezionata e sarà quindi cura dell’utente riportare anche la ripartizione delle vendite:
Il campo “Valore scheda” della sezione sottostante viene influenzato dagli abbinamenti già effettuati quindi ad esempio, in caso di collegamento di un costo al bene, il valore scheda verrà rappresentato come valore del bene, quindi valore della scheda creata o del residuo, comprensivo del costo/storno abbinato.
Come per i carichi è possibile suddividere l’importo della scheda proveniente dalla prima nota di vendita, visualizzare l’anteprima dei documenti ed inserire l’eventuale descrizione del bene se non è stata inserita precedentemente:
Anche in questo caso, l’abbinamento della vendita con la scheda/schede si considera avvenuto quando la tipologia è sottolineata: .
Per inserire registrazioni manuali è sufficiente completare la riga da input ed il software provvederà a segnalare gli eventuali campi mancanti ai fini del calcolo e dei registri.
Nel campo “mese” viene indicato il mese in cui rileva l’operazione:
Il check ‘rettifica’ deve essere inserito per rilevare le note di variazione in aumento relativamente a beni che sono stati venduti quindi che hanno già partecipato al calcolo.
La rettifica non viene gestita nel calcolo: di conseguenza, l’utente deve rilevare manualmente la variazione del margine
Al click sul pulsante vengono confermati gli abbinamenti al bene effettuati con conseguente riporto nella scheda di riferimento.
Ad ogni successivo accesso alle anagrafiche provvisorie vengono riportate le operazioni in cui non è stata definita la tipologia e le operazioni in cui è stata definita la tipologia ma non sono state abbinate.
Abbinamento registri
Attraverso il pulsante è possibile abbinare i registri iva ai registri del margine, in modo da averli valorizzati nelle schede e quindi procedere alla stampa definitiva dei registri del margine.
Vengono quindi riportati i registri iva acquisti e i registri di carico/scarico, abilitati entrambi dalle opzioni di utilizzo.
Per maggiori informazioni sull’abilitazione dei registri del margine si rimanda al paragrafo 3.1 Anagrafica registro di carico/scarico.
Per procedere all’abbinamento è quindi sufficiente indicare la numerazione del registro del margine tramite menù a tendina con il quale abbinare il registro iva in corrispondenza.
Alla conferma la procedura ci chiede se la modifica debba essere fatta per tutte le operazioni già presenti all’interno della gestione del margine o meno:
Cliccando “SI” la modifica va ad interessare tutte le operazioni presenti, quindi sia quelle nelle registrazioni provvisorie che quelle nelle schede.
In caso contrario, la modifica avverrà solo per quelle registrazioni che verranno fatte confluire nel regime del margine successivamente.
Stampa
È possibile effettuare la stampa delle varie maschere con il pulsante selezionando le sezioni da stampare .
4.2.2 Globale
Al click sul pulsante sono riportate le registrazioni rientranti nel regime del margine globale per il completamento delle informazioni mancanti al fine di renderle definitive.
Al primo accesso nelle registrazioni provvisorie del regime globale l’utente deve definire l’opzione di gestione:
- Gestione regime globale senza abbinamento di costi, storni e vendite al bene principale: è sufficiente la definizione della tipologia di operazione in quanto ognuna costituisce una scheda
- Gestione regime globale con abbinamento di costi, storni e vendite al bene principale: è necessario il collegamento delle operazioni al bene principale, come per il metodo analitico in quanto solo l’acquisto costituisce una scheda
Il calcolo del metodo globale, o calcolo per masse, considera tutte le operazioni del periodo, quindi, non è necessario effettuare abbinamenti in quanto ogni operazione confluisce nel calcolo in base alla propria data operazione.
Nonostante ciò, l’utente ha la facoltà di abbinare i costi/storni/vendite al bene di riferimento per avere in un’unica scheda tutti i movimenti del bene.
La modifica dell’opzione non è più possibile dal momento che almeno una scheda è stata creata. In alternativa è necessario eliminare tutte le schede.
4.2.2.1 Gestione regime globale SENZA abbinamento
: selezione del metodo per il completamento dei dati, se per lo stesso codice attività sono stati gestiti più metodi
: abbinamento tra i registri iva e i registri del margine
: opzione per la gestione del regime globale CON o SENZA abbinamento al bene di riferimento.
: eliminazione dei dati inseriti manualmente
: nel carico, per abbinare massivamente la tipologia dell’operazione
: nello scarico, per attribuire l’aliquota di scorporo alla vendita
: conferma dei collegamenti effettuati
: aggiornamento dell’ordinazione del protocollo
Le operazioni registrate in prima nota con il metodo globale sono riportate in due differenti Tab, a seconda della causale contabile utilizzata:
- Carico: acquisti, costi accessori/riparazione e storni su acquisti
- Scarico: vendite
Carico
Per il metodo globale senza abbinamento di costi accessori e vendite al bene principale è sufficiente lo step 1 nel carico ovvero la sola definizione della tipologia delle registrazioni tra acquisto e costo e l’indicazione delle eventuali quantità:
Per procedere all’attribuzione multipla è sufficiente cliccare il pulsante e selezionare le registrazioni a cui attribuire la tipologia di operazione scelta dall’utente tramite il menù a tendina, per poi cliccare il pulsante :
È possibile modificare la tipologia anche di quelle operazioni che già la possiedono, inserendo il check in .
La tipologia “Storno” è invece identificata in automatico dal software ed in merito alla quantità, l’utente:
- Deve inserirla se la nota di variazione in oggetto riguarda una certa quantità restituita, ad esempio l’emissione di una nota di credito per la restituzione di tre tavoli danneggiati
- Non deve inserirla e quindi lasciarla a 0 se la nota di variazione non riguarda un ammontare quantificabile ma ad esempio uno sconto emesso dal venditore
Nel campo “descrizione” è possibile inserire la descrizione dell’acquisto/costo in oggetto che verrà quindi riportato nelle schede ai fini della corretta valorizzazione dei registri.
Con il pulsante è consultabile l’anteprima del documento in prima nota.
L’utente può in ogni caso suddividere l’importo proposto nella colonna “Importo scheda” se la registrazione di prima nota si riferisce a più costi/acquisti e quindi definire l’apposita tipologia:
Se la ripartizione deve essere eliminata è sufficiente cliccare il pulsante laterale .
Non è possibile eliminare una ripartizione se almeno una parte dell’operazione è stata già resa definitiva quindi è confluita nelle schede
Per inserire registrazioni manuali è sufficiente completare la riga da input e alla conferma verranno segnalati gli eventuali campi mancanti ai fini della completezza del calcolo e dei registri.
Nel campo “mese” viene indicato il mese in cui rileva l’operazione:
Per confermare e quindi rendere definitive le operazioni nelle schede cliccare il pulsante
Il check ‘rettifica’ deve essere inserito per rilevare le note di variazione in diminuzione sulle vendite relativamente a beni che sono stati venduti (ad esempio sconto concesso al cliente e non quantità restituita)
L’importo così definito verrà aggiunto nella sezione dei carichi nel riepilogo del calcolo periodico.
Scarico
Negli scarichi è sufficiente inserire l’aliquota di scorporo, la quantità che deve essere scaricata e la descrizione del bene ai fini dei registri:
Alla conferma verranno rese definitive le sole operazioni che hanno valorizzata l’aliquota di scorporo e la quantità
Per attribuire in modo multiplo l’aliquota di scorporo è sufficiente cliccare su .
È necessario quindi definire l’aliquota tramite menù a tendina, selezionare le registrazioni a cui attribuirla e cliccare su .
È possibile modificare l’attribuzione anche ad operazioni che già possiedono un’aliquota di scorporo, inserendo il check in .
Con il pulsante è consultabile l’anteprima del documento in prima nota.
L’utente può in ogni caso suddividere l’importo proposto nella colonna “Importo scheda” se la registrazione di prima nota si riferisce a più vendite:
Se la ripartizione deve essere eliminata è sufficiente cliccare il pulsante laterale .
Non è possibile eliminare una ripartizione se almeno una parte dell’operazione è stata già resa definitiva quindi è confluita nelle schede
Per inserire registrazioni manuali è sufficiente completare la riga da input ed il software provvederà a segnalare gli eventuali campi mancanti ai fini del calcolo e dei registri.
Nel campo “mese” viene indicato il mese in cui rileva l’operazione:
Il check ‘rettifica’ deve essere inserito per rilevare le note di variazione in aumento relativamente a beni che sono stati venduti.
L’importo così definito verrà aggiunto nella sezione degli scarichi nel riepilogo del calcolo periodico.
Abbinamento registri
Attraverso il pulsante è possibile abbinare i registri iva ai registri del margine, in modo da averli valorizzati nelle schede e quindi procedere alla stampa definitiva dei registri del margine.
Vengono quindi riportati i registri iva acquisti, vendite e corrispettivi ed i registri di carico e scarico, abilitati entrambi dalle opzioni di utilizzo.
Per maggiori informazioni sull’abilitazione dei registri del margine si rimanda al paragrafo 3.1 Anagrafica registro di carico/scarico.
Per procedere all’abbinamento è quindi sufficiente indicare la numerazione del registro del margine tramite menù a tendina con il quale abbinare il registro iva in corrispondenza.
Alla conferma la procedura ci chiede se la modifica debba essere fatta per tutte le operazioni già presenti all’interno della gestione del margine o meno:
Cliccando “SI” la modifica va ad interessare tutte le operazioni presenti, quindi sia quelle nelle registrazioni provvisorie che quelle nelle schede.
In caso contrario, la modifica avverrà solo per quelle registrazioni che verranno fatte confluire nel regime del margine successivamente.
Stampa
È possibile effettuare la stampa delle varie maschere con il pulsante selezionando le sezioni da stampare .
4.2.2.2 Gestione regime globale CON abbinamento
: selezione del metodo per il completamento dei dati, se per lo stesso codice attività sono stati gestiti più metodi
: abbinamento tra i registri iva e i registri del margine
: opzione per la gestione del regime globale CON o SENZA abbinamento al bene di riferimento
: accesso allo step 2 per l’abbinamento dei costi e storni alla scheda o bene di riferimento
: eliminazione dei dati inseriti manualmente
: salvataggio dei dati inseriti
: nel carico, per abbinare massivamente la tipologia dell’operazione
: nello scarico, per attribuire l’aliquota di scorporo alla vendita
: conferma dei collegamenti effettuati
: aggiornamento dell’ordinazione del protocollo
Le operazioni registrate in prima nota con il metodo globale sono riportate in due differenti Tab, a seconda della causale contabile utilizzata:
- Carico: acquisti, costi accessori/riparazione e storni su acquisti
- Scarico: vendite
Carico
Nel 1° step della sezione del carico è necessario definire la tipologia di operazione tra acquisto e costo in quanto il software non è in grado a priori di definirlo.
In corrispondenza della tipologia “Acquisto” è necessario indicare anche la quantità di bene acquistato:
Per procedere all’attribuzione multipla è sufficiente cliccare il pulsante e selezionare le registrazioni a cui attribuire la tipologia di operazione scelta dall’utente tramite il menù a tendina, per poi cliccare il pulsante :
È possibile modificare la tipologia anche di quelle operazioni che già la possiedono, inserendo il check in .
La tipologia “Storno” è invece identificata in automatico dal software ed in merito alla quantità, l’utente:
- Deve inserirla se la nota di variazione in oggetto riguarda una certa quantità restituita, ad esempio l’emissione di una nota di credito per la restituzione di tre tavoli danneggiati
- Non deve inserirla e quindi lasciarla a 0 se la nota di variazione non riguarda un ammontare quantificabile ma ad esempio uno sconto emesso dal venditore
Nel campo “descrizione” è possibile inserire la descrizione dell’acquisto/costo in oggetto che verrà quindi riportato nelle schede ai fini della corretta valorizzazione dei registri.
Con il pulsante è consultabile l’anteprima del documento in prima nota.
L’utente può in ogni caso suddividere l’importo proposto nella colonna “Importo scheda” se la registrazione di prima nota si riferisce a più costi/acquisti e quindi definire l’apposita tipologia:
Se la ripartizione deve essere eliminata è sufficiente cliccare il pulsante laterale .
Non è possibile eliminare una ripartizione se almeno una parte dell’operazione è stata già resa definitiva quindi è confluita nelle schede
Per inserire registrazioni manuali è sufficiente completare la riga da input e procedendo al 2° step verranno segnalati gli eventuali campi mancanti ai fini della completezza del calcolo e dei registri.
Nel campo “mese” viene indicato il mese in cui rileva l’operazione:
Il check ‘rettifica’ deve essere inserito per rilevare le note di variazione in diminuzione sulle vendite relativamente a beni che sono stati venduti (ad esempio sconto concesso al cliente e non quantità restituita)
L’importo così definito verrà aggiunto nella sezione dei carichi nel riepilogo del calcolo periodico.
Con il pulsante si passa allo step 2 per l’abbinamento di costi/storni al bene e nello stesso momento vengono create le schede dei beni con le registrazioni identificate come “Acquisto”:
Nello step 2 vengono quindi riportate le operazioni identificate come “Costo” e “Storno” dallo step 1 ed al click su ognuna vengono proposte nella sezione sottostante le schede con cui è possibile fare l’abbinamento, sulla base della data operazione:
Se l’abbinamento riguarda costi e storni senza indicazione della quantità, alla selezione della scheda viene riportato l’importo nella colonna “Ripartizione costi/storni”.
L’abbinamento può essere anche multiplo ed in questo caso la ripartizione sarà proporzionale in base al valore delle schede, fermo restando la possibilità per l’utente di inserire una ripartizione:
Ad avvenuto abbinamento la tipologia viene quindi sottolineata: .
Se l’abbinamento riguarda invece la tipologia storno con indicazione della quantità, alla selezione della scheda/schede è necessario indicare l’intera quantità di scarico dello storno ed in automatico viene effettuata la ripartizione costi/storni:
Come per lo step 1 è possibile scindere l’importo prima nota e visualizzare l’anteprima con .
Se non è stata già inserita nello step 1, è possibile aggiungere la descrizione del costo e del bene stesso per farle confluire nelle schede al fine della stampa dei registri:
Scarico
Nella sezione dello scarico, invece, non c’è la distinzione tra step 1 e step 2 in quanto è definibile la tipologia “vendita” direttamente dalla registrazione di prima nota.
Di conseguenza è sufficiente cliccare la registrazione di vendita per abbinarla alla scheda/schede disponibili caricate sulla base della data registrazione, dopo aver indicato l’aliquota di scorporo.
Per attribuire in modo multiplo l’aliquota di scorporo è sufficiente cliccare su .
È necessario quindi definire l’aliquota tramite menù a tendina, selezionare le registrazioni a cui attribuirla e cliccare su .
È possibile modificare l’attribuzione anche ad operazioni che già possiedono un’aliquota di scorporo, inserendo il check in .
All’abbinamento della vendita, quindi, è necessario indicare la quantità di scarico rispetto alla quantità disponibile per la scheda:
In caso di selezione di più schede il software riporta l’intero importo della vendita sulla prima selezionata e sarà quindi cura dell’utente riportare anche la ripartizione delle vendite:
Il campo “Valore scheda” della sezione sottostante viene influenzato dagli abbinamenti già effettuati quindi ad esempio, in caso di collegamento di un costo al bene, il valore scheda verrà rappresentato come valore del bene, quindi valore della scheda creata o del residuo, comprensivo del costo/storno abbinato.
Come per i carichi è possibile suddividere l’importo della scheda proveniente dalla prima nota di vendita, visualizzare l’anteprima dei documenti ed inserire l’eventuale descrizione del bene se non è stata inserita precedentemente:
Anche in questo caso, l’abbinamento della vendita con la scheda/schede si considera avvenuto quando la tipologia è sottolineata: .
Per inserire registrazioni manuali è sufficiente completare la riga da input ed il software provvederà a segnalare gli eventuali campi mancanti ai fini del calcolo e dei registri.
Nel campo “mese” viene indicato il mese in cui rileva l’operazione:
Il check ‘rettifica’ deve essere inserito per rilevare le note di variazione in aumento relativamente a beni che sono stati venduti.
L’importo così definito verrà aggiunto nella sezione degli scarichi nel riepilogo del calcolo periodico.
Al click sul pulsante vengono confermati gli abbinamenti al bene effettuati con conseguente riporto nella scheda di riferimento.
Ad ogni successivo accesso alle anagrafiche provvisorie vengono riportate le operazioni in cui non è stata definita la tipologia e le operazioni in cui è stata definita la tipologia ma non sono state abbinate.
Abbinamento registri
Attraverso il pulsante è possibile abbinare i registri iva ai registri del margine, in modo da averli valorizzati nelle schede e quindi procedere alla stampa definitiva dei registri del margine.
Vengono quindi riportati i registri iva acquisti e i registri di carico, abilitati entrambi dalle opzioni di utilizzo.
Per maggiori informazioni sull’abilitazione dei registri del margine si rimanda al paragrafo 3.1 Anagrafica registro di carico/scarico.
Per procedere all’abbinamento è quindi sufficiente indicare la numerazione del registro del margine tramite menù a tendina con il quale abbinare il registro iva in corrispondenza.
Alla conferma la procedura ci chiede se la modifica debba essere fatta per tutte le operazioni già presenti all’interno della gestione del margine o meno:
Cliccando “SI” la modifica va ad interessare tutte le operazioni presenti, quindi sia quelle nelle registrazioni provvisorie che quelle nelle schede.
In caso contrario, la modifica avverrà solo per quelle registrazioni che verranno fatte confluire nel regime del margine successivamente.
Nel regime globale deve essere tenuto il registro di carico separato dal registro di scarico. Nel caso di opzione CON abbinamento al bene principale deve essere definito l’abbinamento dei soli registri iva acquisti al registro di carico in quanto lo scarico abbinato al bene all’interno della gestione del margine seguirà lo stesso numero di registro, riportato però nel registro di scarico
Stampa
È possibile effettuare la stampa delle varie maschere con il pulsante selezionando le sezioni da stampare .
4.2.3 Forfetario
Al click sul pulsante sono riportate le registrazioni rientranti nel regime del margine forfetario per il completamento delle informazioni mancanti al fine di renderle definitive.
: selezione del metodo per il completamento dei dati, se per lo stesso codice attività sono stati gestiti più metodi
: conferma dei collegamenti effettuati
: eliminazione dei dati inseriti manualmente
: salvataggio dei dati inseriti
: nello scarico, per attribuire l’aliquota di scorporo o la non imponibilità alla vendita
: aggiornamento dell’ordinazione del protocollo
Le SOLE vendite registrate in prima nota con il metodo forfetario vengono riportate nella sezione dello scarico: gli acquisti non sono rilevanti ai fini del calcolo del metodo in oggetto.
Scarico
Negli scarichi è sufficiente inserire l’aliquota di scorporo o check di non imponibilità e la descrizione del bene ai fini dei registri:
Alla conferma verranno rese definitive le sole operazioni che hanno valorizzata l’aliquota di scorporo o check di non imponibilità
Per attribuire in modo multiplo l’aliquota di scorporo/ non imponibilità è sufficiente cliccare su .
È necessario quindi definire l’aliquota/non imponibilità tramite menù a tendina, selezionare le registrazioni a cui attribuirla e cliccare su .
È possibile modificare l’attribuzione anche ad operazioni che già possiedono un’aliquota di scorporo/non imponibilità, inserendo il check in .
Con il pulsante è consultabile l’anteprima del documento in prima nota.
L’utente può in ogni caso suddividere l’importo proposto nella colonna “Importo scheda” se la registrazione di prima nota si riferisce a più vendite:
Se la ripartizione deve essere eliminata è sufficiente cliccare il pulsante laterale .
Non è possibile eliminare una ripartizione se almeno una parte dell’operazione è stata già resa definitiva quindi è confluita nelle schede
Per inserire registrazioni manuali è sufficiente completare la riga da input ed il software provvederà a segnalare gli eventuali campi mancanti ai fini del calcolo e dei registri.
Nel campo “mese” viene indicato il mese in cui rileva l’operazione:
Stampa
È possibile effettuare la stampa delle varie maschere con il pulsante .
4.3 Scheda beni
Le schede dei beni sono suddivise in base ai vari metodi: analitico, globale e forfetario.
Il pulsante è attivo solo se è presente almeno una scheda per il metodo.
: passaggio alle schede di un altro regime
: abbinamento tra i registri iva e i registri del margine
: opzione definita dall’utente per la gestione del regime globale
: salvataggio dei dati inseriti
: eliminazione della scheda
: accesso alle registrazioni provvisorie non ancora definite
: accesso alla gestione per il calcolo e la registrazione del margine
Stato dettaglio: stato dettaglio della scheda con tooltip rappresentante i dati mancanti
: tutti i dati presenti
: alcuni dati mancanti ai fini della stampa del registro
: alcuni dati mancanti ai fini del calcolo del margine
: scorrimento delle schede; con i pulsanti è possibile passare da un metodo all’altro
: progressivo del bene
: registro del margine in cui confluiscono le operazioni della scheda, per il metodo analitico
: registri di carico e di scarico in cui confluiscono le operazioni della scheda, per il metodo globale
4.3.1 Analitico
Dal pulsante si accede alle schede del regime analitico per la consultazione e il completamento dei dati mancanti ai fini de calcolo del margine e della stampa definitiva delle schede.
Le schede del regime analitico si articolano in 3 sezioni:
- Carico
- Scarico
- Calcolo del margine
Carico
Nella sezione del carico vengono riportate le operazioni definite in anagrafica provvisoria come acquisti insieme agli eventuali costi e storni sugli acquisti abbinati.
Si ricorda che nel metodo analitico ogni acquisto costituisce una scheda, alla quale vengono poi abbinati eventuali costi, storni sugli acquisti e vendite.
Per gli acquisti, ai fini della stampa dei registri, occorre compilare:
- Unità di misura: con doppio click è possibile scaricare le unità di misura già inserite. Per inserirle è sufficiente, alternativamente:
- digitare la descrizione dell’unità di misura e premere invio, ad esempio kg
- digitare la sigla dell’unità di misura e la descrizione separate dal simbolo “–“, ad esempio kg-chilogrammi
Per eliminare in maniera definitiva l’unità di misura inserita in tutte le schede in cui è stata utilizzata occorre posizionarsi sulla cella “Unità di misura” e premere il tasto Canc
- Descrizione: descrizione del bene
Relativamente, invece, ai costi accessori e agli storni sugli acquisti è necessario compilare:
- Descrizione: descrizione del costo o dello storno
In corrispondenza delle tipologie costo/storno è presente il pulsante laterale per eliminare il collegamento al bene principale e far ritornare l’operazione nelle anagrafiche provvisorie: se il costo/storno è stato abbinato a più schede verrà eliminato da tutte.
Non è possibile scollegare un costo o storno sugli acquisti se è stata già abbinata anche una vendita
È possibile eliminare la scheda e gli eventuali costi/storni abbinati con
Con il pulsante è possibile visualizzare l’anteprima dei documenti e l’anteprima della prima nota.
Scarico
Nella sezione dello scarico viene riportato l’abbinamento della vendita al bene effettuato nelle anagrafiche provvisorie.
Per le vendite, ai fini della stampa dei registri occorre compilare:
- Unità di misura: con doppio click è possibile scaricare le unità di misura già inserite. Per inserirle è sufficiente, alternativamente:
- digitare la descrizione dell’unità di misura e premere invio, ad esempio kg
- digitare la sigla dell’unità di misura e la descrizione separate dal simbolo “–“, ad esempio kg-chilogrammi
Per eliminare in maniera definitiva l’unità di misura inserita in tutte le schede in cui è stata utilizzata occorre posizionarsi sulla cella “Unità di misura” e premere il tasto Canc
Si ricorda che, se l’operazione di vendita è non imponibile e l’utente ha indicato come destinazione del prospetto B ‘parte 2’ , la cessione e il relativo margine confluiranno nella sezione del prospetto B relativa al regime globale: così come determinato dall’art 36, comma 6, DL n.41/1995, per le cessioni all’esportazione ed operazioni assimilate per i soggetti che adottano il regime globale, il costo dei beni esportati non concorre alla determinazione del margine quindi, a tal fine, occorre rettificare in diminuzione gli acquisti nel regime globale per immetterli in regime analitico e calcolare quindi con questo metodo il margine.
Con il pulsante è possibile visualizzare l’anteprima dei documenti e l’anteprima della prima nota.
In corrispondenza degli scarichi è presente il pulsante laterale per eliminare il collegamento al bene principale e far ritornare l’operazione nelle anagrafiche provvisorie: se la vendita è stata abbinata a più schede verrà eliminata da tutte.
Calcolo del margine
Nel momento in cui viene abbinata una vendita al bene, viene riportato e quindi calcolato il margine per l’operazione.
In corrispondenza del campo “Registrazione margine” viene riportato il simbolo quando il margine è stato registrato in prima nota dall’apposita gestione, accessibile anche all’interno delle schede, .
Nell’elenco dei conti di ricavo vengono proposti i conti presenti nella prima nota di vendita riproporzionando il margine lordo tra imponibile e imposta sulla base del peso che il ricavo ha sull’ammontare totale della registrazione.
In questo modo, alla registrazione del margine, è possibile stornare l’imposta dai conti di ricavo.
Naturalmente, se il margine risulta negativo, oppure se la cessione è stata definita come non imponibile, il margine non viene scorporato quindi non verranno nemmeno riportati i relativi conti di ricavo.
Nel caso in cui la registrazione di vendita fosse stata inserita manualmente dall’utente e la stessa è imponibile, quest’ultimo dovrà inserire, oltre alla causale originaria della vendita, anche i conti di ricavo a cui girocontare l’imposta, per un corretto calcolo del margine:
Infine, nelle note scheda l’utente ha a disposizione un campo testuale per inserire eventuali appunti:
Nel software GB, per il metodo analitico, è possibile gestire anche le vendite parziali, di conseguenza, se non è stata venduta l’intera quantità di beni, di default viene riportata una nuova Tab “Residuo carico al xx_xx_20xx”:
A questo punto, dalle anagrafiche provvisorie sarà possibile gestire eventuali collegamenti al residuo che saranno riportati in coda a quest’ultimo nelle schede.
Abbinamento registri
Attraverso il pulsante è possibile abbinare i registri iva ai registri del margine, in modo da averli valorizzati nelle schede e quindi procedere alla stampa definitiva dei registri del margine.
Vengono quindi riportati i registri iva acquisti e i registri di carico/scarico, abilitati entrambi dalle opzioni di utilizzo.
Per maggiori informazioni sull’abilitazione dei registri del margine si rimanda al paragrafo 3.1 Anagrafica registro di carico/scarico.
Per procedere all’abbinamento è quindi sufficiente indicare la numerazione del registro del margine tramite menù a tendina con il quale abbinare il registro iva in corrispondenza.
Alla conferma la procedura ci chiede se la modifica debba essere fatta per tutte le operazioni già presenti all’interno della gestione del margine o meno:
Cliccando “SI” la modifica va ad interessare tutte le operazioni presenti, quindi sia quelle nelle registrazioni provvisorie che quelle nelle schede.
In caso contrario, la modifica avverrà solo per quelle registrazioni che verranno fatte confluire nel regime del margine successivamente.
Filtri
Nel regime analitico è possibile filtrare le schede proposte in base ai seguenti filtri:
- schede incomplete ai fini del calcolo
- schede incomplete ai fini dei registri
- schede vendute parzialmente
- schede vendute completamente
- schede anno corrente
- schede anno precedente
- rimanenze 20xx
Inoltre, è possibile filtrare per descrizione e numero documento riportati nelle schede.
Opzioni
Dalle opzioni, tramite pulsante è possibile associare la stessa unità di misura a tutte le schede, sia nella sezione del carico che dello scarico.
Stampa
È possibile effettuare la stampa con il pulsante selezionando tra le varie opzioni .
4.3.2 Globale
Dal pulsante si accede alle schede del regime globale per la consultazione e il completamento dei dati mancanti ai fini de calcolo del margine e della stampa definitiva delle schede.
In base all’opzione di gestione definita dall’utente per il metodo in questione, le schede si propongono in maniera diversa.
4.3.2.1 Globale SENZA abbinamento
Con il regime globale senza abbinamento, le operazioni relative a costi accessorie di riparazione, storni o vendite NON vengono abbinate al bene principale e di conseguenza vengono riportate singolarmente quindi ognuna costituisce una scheda.
In ogni caso le operazioni, in base alla tipologia, confluiscono nel carico o nello scarico.
Carico
Nella sezione del carico vengono riportate le operazioni di acquisto, costo e storno.
Per gli acquisti, ai fini della stampa dei registri, occorre compilare:
- Unità di misura: con doppio click è possibile scaricare le unità di misura già inserite. Per inserirle è sufficiente, alternativamente:
- digitare la descrizione dell’unità di misura e premere invio, ad esempio kg
- digitare la sigla dell’unità di misura e la descrizione separate dal simbolo “–“, ad esempio kg-chilogrammi
Per eliminare in maniera definitiva l’unità di misura inserita in tutte le schede in cui è stata utilizzata occorre posizionarsi sulla cella “Unità di misura” e premere il tasto Canc
- Descrizione: descrizione del bene
Relativamente, invece, ai costi accessori e agli storni sugli acquisti è necessario compilare:
- Descrizione: descrizione del costo o dello storno
Per eliminare la scheda è sufficiente cliccare per far tornare l’operazione tra le provvisorie.
Con il pulsante è possibile visualizzare l’anteprima dei documenti e l’anteprima della prima nota.
Scarico
Per le vendite, ai fini della stampa dei registri occorre compilare:
- Unità di misura: con doppio click è possibile scaricare le unità di misura già inserite. Per inserirle è sufficiente, alternativamente:
- digitare la descrizione dell’unità di misura e premere invio, ad esempio kg
- digitare la sigla dell’unità di misura e la descrizione separate dal simbolo “–“, ad esempio kg-chilogrammi
Per eliminare in maniera definitiva l’unità di misura inserita in tutte le schede in cui è stata utilizzata occorre posizionarsi sulla cella “Unità di misura” e premere il tasto Canc
- Descrizione: descrizione del bene oggetto di vendita
Con il pulsante è possibile visualizzare l’anteprima dei documenti e l’anteprima della prima nota.
Dal momento che viene creata la scheda contenente lo scarico, viene riportato anche l’elenco dei conti di ricavo presente nella prima nota di vendita:
Nel metodo globale non viene riportato il calcolo del margine in quanto viene calcolato per masse nel periodo quindi dall’apposita gestione “Riepilogo e registrazione margine” accessibile sia all’interno delle schede che nella dashboard iniziale.
Per eliminare la scheda è sufficiente cliccare per far tornare l’operazione tra le provvisorie.
Nel caso in cui la registrazione di vendita fosse stata inserita manualmente dall’utente, quest’ultimo dovrà inserire, oltre alla causale originaria della vendita, anche i conti di ricavo a cui girocontare l’imposta, per un corretto calcolo del margine:
Infine, nelle note scheda l’utente ha a disposizione un campo testuale per inserire eventuali appunti:
Abbinamento registri
Attraverso il pulsante è possibile abbinare i registri iva ai registri del margine, in modo da averli valorizzati nelle schede e quindi procedere alla stampa definitiva dei registri del margine.
Vengono quindi riportati i registri iva acquisti, vendite e corrispettivi ed i registri di carico e scarico, abilitati entrambi dalle opzioni di utilizzo.
Per maggiori informazioni sull’abilitazione dei registri del margine si rimanda al paragrafo 3.1 Anagrafica registro di carico/scarico.
Per procedere all’abbinamento è quindi sufficiente indicare la numerazione del registro del margine tramite menù a tendina con il quale abbinare il registro iva in corrispondenza.
Alla conferma la procedura ci chiede se la modifica debba essere fatta per tutte le operazioni già presenti all’interno della gestione del margine o meno:
Cliccando “SI” la modifica va ad interessare tutte le operazioni presenti, quindi sia quelle nelle registrazioni provvisorie che quelle nelle schede.
In caso contrario, la modifica avverrà solo per quelle registrazioni che verranno fatte confluire nel regime del margine successivamente.
Stampa
È possibile effettuare la stampa con il pulsante selezionando tra le varie opzioni .
4.3.2.2 Globale CON abbinamento
Con il regime globale con abbinamento, le operazioni relative a costi accessorie di riparazione, storni o vendite vengono abbinate al bene principale in modo da vere in un’unica scheda tutti i movimenti del bene.
Di conseguenza, la gestione in oggetto ricalca quella sopra evidenziata per il metodo analitico.
Le schede si articolano quindi nelle sezioni di carico e scarico.
Carico
Nella sezione del carico vengono riportate le operazioni definite in anagrafica provvisoria come acquisti insieme agli eventuali costi e storni sugli acquisti abbinati.
Si ricorda che nel metodo globale CON abbinamento ogni acquisto costituisce una scheda, alla quale vengono poi abbinati eventuali costi, storni sugli acquisti e vendite.
Per gli acquisti, ai fini della stampa dei registri, occorre compilare:
- Unità di misura: con doppio click è possibile scaricare le unità di misura già inserite. Per inserirle è sufficiente, alternativamente:
- digitare la descrizione dell’unità di misura e premere invio, ad esempio kg
- digitare la sigla dell’unità di misura e la descrizione separate dal simbolo “–“, ad esempio kg-chilogrammi
Per eliminare in maniera definitiva l’unità di misura inserita in tutte le schede in cui è stata utilizzata occorre posizionarsi sulla cella “Unità di misura” e premere il tasto Canc
- Descrizione: descrizione del bene
Relativamente, invece, ai costi accessori e agli storni sugli acquisti è necessario compilare:
- Descrizione: descrizione del costo o dello storno
Inserendo il check “Bene venduto” in corrispondenza dell’acquisto, il bene verrà considerato come venduto e quindi non abbinabile a nessuna cessione: l’acquisto e gli eventuali costi accessori confluiranno comunque nel calcolo del margine per periodo:
In corrispondenza delle tipologie costo/storno è presente il pulsante laterale per eliminare il collegamento al bene principale e far ritornare l’operazione nelle anagrafiche provvisorie: se il costo/storno è stato abbinato a più schede verrà eliminato da tutte.
Non è possibile scollegare un costo o storno sugli acquisti se è stata già abbinata anche una vendita
È possibile eliminare la scheda e gli eventuali costi/storni abbinati con
Con il pulsante è possibile visualizzare l’anteprima dei documenti e l’anteprima della prima nota.
Scarico
Nella sezione dello scarico viene riportato l’abbinamento della vendita al bene effettuato nelle anagrafiche provvisorie.
Per le vendite, ai fini della stampa dei registri occorre compilare:
- Unità di misura: con doppio click è possibile scaricare le unità di misura già inserite. Per inserirle è sufficiente, alternativamente:
- digitare la descrizione dell’unità di misura e premere invio, ad esempio kg
- digitare la sigla dell’unità di misura e la descrizione separate dal simbolo “–“, ad esempio kg-chilogrammi
Per eliminare in maniera definitiva l’unità di misura inserita in tutte le schede in cui è stata utilizzata occorre posizionarsi sulla cella “Unità di misura” e premere il tasto Canc
Dal momento che viene abbinato lo scarico al bene, viene riportato anche l’elenco dei conti di ricavo presente nella prima nota di vendita.
Nel metodo globale non viene riportato il calcolo del margine in quanto viene calcolato per masse nel periodo quindi dall’apposita gestione “Riepilogo e registrazione margine” accessibile sia all’interno delle schede che nella dashboard iniziale.
In corrispondenza degli scarichi è presente il pulsante laterale per eliminare il collegamento al bene principale e far ritornare l’operazione nelle anagrafiche provvisorie: se la vendita è stata abbinata a più schede verrà eliminata da tutte.
Con il pulsante è possibile visualizzare l’anteprima dei documenti e l’anteprima della prima nota.
Nel caso in cui la registrazione di vendita fosse stata inserita manualmente dall’utente, quest’ultimo dovrà inserire, oltre alla causale originaria della vendita, anche i conti di ricavo a cui girocontare l’imposta, per un corretto calcolo del margine:
Infine, nelle note scheda l’utente ha a disposizione un campo testuale per inserire eventuali appunti:
Nel software GB, per il metodo globale CON abbinamento quindi simile al metodo analitico, è possibile gestire anche le vendite parziali, di conseguenza, se non è stato venduta l’intera quantità di beni, di default viene riportata una nuova Tab “Residuo carico al xx_xx_20xx”:
A questo punto, dalle anagrafiche provvisorie sarà possibile gestire eventuali collegamenti al residuo che saranno riportati in coda a quest’ultimo nelle schede.
Abbinamento registri
Attraverso il pulsante è possibile abbinare i registri iva ai registri del margine, in modo da averli valorizzati nelle schede e quindi procedere alla stampa definitiva dei registri del margine.
Vengono quindi riportati i registri iva acquisti e i registri di carico, abilitati entrambi dalle opzioni di utilizzo.
Per maggiori informazioni sull’abilitazione dei registri del margine si rimanda al paragrafo 3.1 Anagrafica registro di carico/scarico.
Per procedere all’abbinamento è quindi sufficiente indicare la numerazione del registro del margine tramite menù a tendina con il quale abbinare il registro iva in corrispondenza.
Alla conferma la procedura ci chiede se la modifica debba essere fatta per tutte le operazioni già presenti all’interno della gestione del margine o meno:
Cliccando “SI” la modifica va ad interessare tutte le operazioni presenti, quindi sia quelle nelle registrazioni provvisorie che quelle nelle schede.
In caso contrario, la modifica avverrà solo per quelle registrazioni che verranno fatte confluire nel regime del margine successivamente.
Nel regime globale deve essere tenuto il registro di carico separato dal registro di scarico. Nel caso di opzione CON abbinamento al bene principale deve essere definito l’abbinamento dei soli registri iva acquisti al registro di carico in quanto lo scarico abbinato al bene all’interno della gestione del margine seguirà lo stesso numero di registro, riportato però nel registro di scarico
Filtri
Nel regime globale è possibile filtrare le schede proposte considerando anche l’opzione scelta.
In particole, se il metodo scelto è CON abbinamento al bene principale, i filtri sono:
- schede incomplete ai fini del calcolo
- schede incomplete ai fini dei registri
- schede vendute parzialmente
- schede vendute completamente
- schede anno corrente
- schede anno precedente
- rimanenze 20xx
Inoltre, è possibile filtrare per descrizione e numero documento riportati nelle schede.
Inoltre, è possibile filtrare per descrizione e numero documento riportati nelle schede.
Differentemente, se il metodo scelto è SENZA abbinamento al bene principale i filtri proposti sono:
- schede incomplete ai fini del calcolo
- schede incomplete ai fini dei registri
- schede di carico
- schede di scarico
Opzioni
Dalle opzioni, tramite pulsante è possibile associare la stessa unità di misura a tutte le schede, sia nella sezione del carico che dello scarico.
Stampa
È possibile effettuare la stampa con il pulsante selezionando tra le varie opzioni .
4.2.3 Forfetario
Nel regime forfetario sono gestite le sole vendite quindi ogni cessione definita dalle anagrafiche provvisorie andrà a costituire una scheda.
Quest’ultima è strutturata in due sezioni: scarico e calcolo del margine.
Scarico
Per le vendite occorre compilare:
- Descrizione: descrizione del bene oggetto di vendita
Con il pulsante è possibile visualizzare l’anteprima dei documenti e l’anteprima della prima nota.
Per eliminare la scheda è sufficiente cliccare per far tornare l’operazione tra le provvisorie.
Calcolo del margine
Nel momento in cui viene creata la scheda con la vendita, viene riportato e quindi calcolato il margine per l’operazione.
In corrispondenza del campo “Registrazione margine” viene riportato il simbolo quando il margine è stato registrato in prima nota dall’apposita gestione, accessibile anche all’interno delle schede, .
Nell’elenco dei conti di ricavo vengono proposti i conti presenti nella prima nota di vendita riproporzionando il margine lordo tra imponibile e imposta sulla base del peso che il ricavo ha sull’ammontare totale della registrazione.
In questo modo, alla registrazione del margine, è possibile stornare l’imposta dai conti di ricavo.
Se la cessione è stata definita come non imponibile, il margine non viene scorporato quindi non verranno nemmeno riportati i relativi conti di ricavo.
Nel caso in cui la registrazione di vendita fosse stata inserita manualmente dall’utente, quest’ultimo dovrà inserire, oltre alla causale originaria della vendita, anche i conti di ricavo a cui girocontare l’imposta, per un corretto calcolo del margine:
Infine, nelle note scheda l’utente ha a disposizione un campo testuale per inserire eventuali appunti:
Filtri
Nel metodo forfetario, per le particolari caratteristiche, è possibile filtrare solo per schede incomplete ai fini del calcolo.
Inoltre, è possibile filtrare per descrizione e numero documento riportati nelle schede.
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4.4 Riepilogo calcolo
Il riepilogo del calcolo del margine, accessibile anche all’interno delle schede dal pulsante viene determinato a seconda del metodo utilizzato:
- analitico: singolarmente per ogni bene
- globale: in modo cumulativo per periodo
- forfetario: applicando una determinata % di forfetizzazione all’importo della cessione
: scelta del metodo se per lo stesso codice attività coesistono più metodi
: periodo di visualizzazione del calcolo in base alla periodicità iva della ditta
: salvataggio del calcolo del margine
: registrazione in prima nota del calcolo. In presenza di più metodi la registrazione viene effettuata per la sola tipologia selezionata
: accesso diretto alle schede o ai registri
4.4.1 Analitico
Con il metodo analitico o ordinario la base imponibile su cui calcolare l’imposta viene determinata per ogni singolo bene.
Con questo metodo si prendono in considerazione le sole operazioni che hanno dato risultato positivo quindi le operazioni con margine negativo vengono ignorate e non possono essere utilizzate per successive compensazioni.
Il calcolo del margine si articola in più sezioni:
- Dati riepilogo
- Dati registrazione
- Dettaglio iva
- Dettaglio conti di ricavo
Dati riepilogo
Nella prima sezione riepilogativa vengono riportate:
- scarichi: cessioni effettuate nel periodo selezionato per data operazione; selezionando il simbolo è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni
- carichi: acquisti/costi/storni che si riferiscono alle cessioni del periodo; selezionando il simbolo è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni
- di cui con margine positivo: scarichi e carichi che hanno formato un margine lordo positivo
- margine lordo: margine lordo del periodo calcolato come differenza tra scarichi e carichi con margine positivo
- imponibile: parte imponibile del margine lordo, sulla base delle aliquote iva di scorporo
- imposta: parte d’imposta del margine lordo, sulla base delle aliquote iva di scorporo
- operazioni attive: scarichi del periodo al netto dell’imposta ovvero le operazioni attive che confluiscono nel campo VP2 della Comunicazione Liquidazioni Periodiche Iva
Dati registrazione
Ai fini della registrazione del margine in prima nota viene riportato:
- registro iva: definito in sede di gestione dell’Anagrafica registro carico scarico e abbinamento ai registri iva” nelle opzioni di utilizzo della prima nota, oppure definibile direttamente in questa sede dall’utente scegliendolo tra quelli a disposizione abilitati
- causale registrazione: riportata in automatico a seconda del registro vendite o corrispettivi, quindi rispettivamente FVM o CORM
- data registrazione: ultimo giorno del periodo selezionato
Nel momento in cui è stato registrato il margine in prima nota viene evidenziato il progressivo di prima nota e cliccandoci viene visualizzata l’anteprima:
Se nelle provvisorie sono presenti delle operazioni per il periodo selezionato non è possibile salvare il calcolo e l’utente dovrà quindi renderle definitive effettuando i vari collegamenti:
Allo stesso modo, se non sono stati inseriti nelle schede tutti i dati necessari ai fini del calcolo del margine, quest’ultimo non è possibile:
Inoltre, il calcolo del margine è possibile solo se il calcolo del periodo precedente è stato salvato:
Dettaglio iva
Nel dettaglio iva vengono riportate, sulla base delle cessioni del periodo in oggetto, le causali iva di scorporo/non imponibilità con evidenza della formazione del margine lordo ovvero come differenza tra cessioni e costi (acquisti comprensivi di costi accessori) e quindi dell’imponibile e dell’imposta.
Inserendo il check è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni che confluiscono nella formazione del margine lordo per causale Iva:
Inoltre, viene riportata la causale /causali originarie utilizzate in fase di registrazione delle cessioni che stornano l’imponibile e l’imposta:
Dettagli conti di ricavo
Nel dettaglio dei conti di ricavo vengono riportati tutti quei conti utilizzati in fase di registrazione della cessione al fine di stornare l’imposta dall’importo iniziale, sulla base di quanto definito nelle schede dei beni.
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4.4.2 Globale
Con il metodo globale la base imponibile viene determinata periodicamente e globalmente, in relazione all’ammontare complessivo degli acquisti e delle vendite effettuate nel periodo (mese o trimestre).
Con questo metodo le operazioni negative compensano quelle positive quindi il margine negativo di un periodo viene riportato al periodo successivo.
Il calcolo del margine si articola in più sezioni:
- Dati riepilogo
- Dati registrazione
- Dettaglio iva
- Dettaglio conti di ricavo
Dati riepilogo
Nella prima sezione riepilogativa vengono riportati:
- scarichi: cessioni effettuate nel periodo selezionato per data operazione; selezionando il simbolo è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni
- carichi: acquisti effettuati nel periodo selezionato per data operazione; selezionando il simbolo è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni
- margine periodo precedente: eventuale margine negativo del periodo precedente. Nel 1° periodo l’importo del margine negativo dell’ultimo periodo dell’anno precedente viene riportato in automatico se la contabilità dell’anno x-1 è stata gestita con GB altrimenti il campo sarà editabile
- margine globale lordo: margine lordo del periodo calcolato come differenza positiva tra cessioni e acquisti, al netto del margine del periodo precedente
- eccedenza di costo: differenza negativa tra cessioni e acquisti, al netto del margine del periodo precedente
- imponibile: parte imponibile del margine lordo, sulla base delle aliquote iva di scorporo
- imposta: parte d’imposta del margine lordo, sulla base delle aliquote iva di scorporo
- operazioni attive: cessioni del periodo al netto dell’imposta ovvero le operazioni attive che confluiscono nel campo VP2 della Comunicazione Liquidazioni Periodiche Iva
Dati registrazione
Ai fini della registrazione del margine in prima nota viene riportato:
- registro iva: definito in sede di gestione “Anagrafica registro carico scarico e abbinamento ai registri iva” nelle opzioni di utilizzo della prima nota, oppure definibile direttamente in questa sede dall’utente scegliendolo tra quelli a disposizione abilitati
- causale registrazione: riportata in automatico a seconda del registro vendite o corrispettivi, quindi rispettivamente FVM o CORM
- data registrazione: ultimo giorno del periodo selezionato
Nel momento in cui è stato registrato il margine in prima nota viene evidenziato il progressivo di prima nota e cliccandoci viene visualizzata l’anteprima:
Se nelle provvisorie sono presenti delle operazioni per il periodo selezionato non è possibile salvare il calcolo e l’utente dovrà quindi renderle definitive effettuando i vari collegamenti:
Allo stesso modo, se non sono stati inseriti nelle schede tutti i dati necessari ai fini del calcolo del margine, quest’ultimo non è possibile:
Inoltre, il calcolo del margine è possibile solo se il calcolo del periodo precedente è stato salvato:
Dettaglio iva
Nel dettaglio iva vengono riportate, sulla base delle cessioni e degli acquisti del periodo in oggetto, le causali iva di scorporo con evidenza del margine lordo e quindi dell’imponibile e dell’imposta.
Se i beni sono soggetti ad aliquote diverse, gli imponibili da assoggettare alle corrispondenti aliquote sono determinati in base al rapporto tra i corrispettivi soggetti alla stessa aliquota e l’ammontare complessivo dei corrispettivi annotati per il periodo di riferimento.
Inoltre, viene riportata la causale /causali originarie utilizzate in fase di registrazione delle cessioni che stornano l’imponibile e l’imposta:
Anche in questo caso la ripartizione avviene sulla base del peso che i corrispettivi registrati con quella determinata causale iva hanno sull’importo complessivo dei corrispettivi per periodo.
Dettagli conti di ricavo
Nel dettaglio dei conti di ricavo vengono riportati tutti quei conti utilizzati in fase di registrazione della cessione al fine di stornare l’imposta dall’importo iniziale, sulla base del peso che i corrispettivi registrati con quel conto di ricavo hanno sul totale dei corrispettivi per periodo.
Selezionando come periodicità “Annuale”, il calcolo viene effettuato prendendo in considerazione tutte le operazioni all’interno dell’anno solare: di conseguenza potrebbe essere necessario registrare anche l’eventuale conguaglio, dato dalla differenza tra il calcolo annuale e i calcoli periodici:
La procedura di registrazione del calcolo del margine resta la stessa sia in caso di periodicità mensile/trimestrale che annuale.
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4.4.3 Forfetario
Con il metodo forfetario la base imponibile viene determinata in una percentuale del prezzo di vendita.
I margini forfetari vengono utilizzati nelle situazioni in cui non sia disponibile una documentazione di acquisto e nel commercio ambulante.
Il calcolo del margine si articola in più sezioni:
- Dati riepilogo
- Dati registrazione
- Dettaglio iva
- Dettaglio conti di ricavo
Dati riepilogo
Nella prima sezione riepilogativa vengono riportati:
- scarichi: cessioni effettuate nel periodo selezionato per data operazione; selezionando il simbolo è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni
- margine lordo: margine lordo del periodo calcolato come misura percentuale dei corrispettivi
- imponibile: parte imponibile del margine lordo, sulla base delle aliquote iva di scorporo
- imposta: parte d’imposta del margine lordo, sulla base delle aliquote iva di scorporo
- operazioni attive: cessioni del periodo al netto dell’imposta ovvero le operazioni attive che confluiscono nel campo VP2 della Comunicazione Liquidazioni Periodiche Iva
Dati registrazione
Ai fini della registrazione del margine in prima nota viene riportato:
- registro iva: definito in sede di gestione “Anagrafica registro carico scarico e abbinamento ai registri iva” nelle opzioni di utilizzo della prima nota, oppure definibile direttamente in questa sede dall’utente scegliendolo tra quelli a disposizione abilitati
- causale registrazione: riportata in automatico a seconda del registro vendite o corrispettivi, quindi rispettivamente FVM o CORM
- data registrazione: ultimo giorno del periodo selezionato
Nel momento in cui è stato registrato il margine in prima nota viene evidenziato il progressivo di prima nota e cliccandoci viene visualizzata l’anteprima:
Se nelle provvisorie sono presenti delle operazioni per il periodo selezionato non è possibile salvare il calcolo e l’utente dovrà quindi renderle definitive effettuando i vari collegamenti:
Allo stesso modo, se non sono stati inseriti nelle schede tutti i dati necessari ai fini del calcolo del margine, quest’ultimo non è possibile:
Inoltre, il calcolo del margine è possibile solo se il calcolo del periodo precedente è stato salvato:
Dettaglio iva
Nel dettaglio iva vengono riportate, sulla base delle cessioni del periodo in oggetto, le causali iva di scorporo suddivise per % di forfetizzazione, con evidenza del margine lordo e quindi dell’imponibile e dell’imposta.
Inserendo il check è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni che confluiscono nella formazione del margine lordo per causale Iva e % di forfetizzazione:
Inoltre, viene riportata la causale /causali originarie utilizzate in fase di registrazione delle cessioni che stornano l’imponibile e l’imposta:
Dettagli conti di ricavo
Nel dettaglio dei conti di ricavo vengono riportati tutti quei conti utilizzati in fase di registrazione della cessione al fine di stornare l’imposta dall’importo iniziale.
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4.4 Registri
I contribuenti che adottano il regime speciale del margine devono annotare in appositi registri le operazioni di acquisto e di vendita.
In particolare, sono previsti diversi registri in base al regime utilizzato:
- regime analitico: registro unico di carico/scarico in cui vengono evidenziati sia gli acquisti che le vendite con il relativo margine
- regime globale: registro di carico e registro di scarico in cui vengono evidenziati rispettivamente gli acquisti e le vendite
Nessun registro è previsto per il regime forfetario.
4.4.1 Carico/scarico Analitico
Nel regime analitico, le operazioni devono confluire nel registro di carico/scarico in cui vengono riportati acquisti e cessioni con evidenza di:
- data operazione
- natura, qualità e quantità dei beni acquistati o ceduti
- prezzo di acquisto al lordo dell’eventuale imposta
- corrispettivo comprensivo dell’imposta
- margine, dato dalla differenza tra corrispettivi e acquisti
: periodo di visualizzazione in base alla periodicità Iva della ditta
: numero di registro
: visualizzazione di tutti i registri, anche quelli senza operazioni
: per ogni operazione viene visualizzato anche il progressivo scheda di riferimento
: accesso diretto al riepilogo del calcolo per il regime e al prospetto B
Il registro si articola in due divere sezioni:
- elenco operazioni
- cessioni e margini
Elenco operazioni
Nell’elenco delle operazioni vengono riportate tutte le registrazioni di prima nota con data operazione rientrante nel periodo selezionato quindi:
- acquisti
- costi
- storni
- vendite
- rettifica su acquisti
- rettifica su vendite
Dati riportati:
Tipo: tipologia dell’operazione
data operazione: data in cui è stata effettuata l’operazione
documento: tipologia del documento sulla base della causale contabile utilizzata
numero: numero del documento dell’operazione
data: data registrazione indicata nella registrazione di prima nota
natura/qualità: descrizione dell’operazione in oggetto indicata nelle schede dei beni
quantità: quantità indicata in fase di predisposizione delle anagrafiche provvisorie
importo: importo dell’operazione
Con il pulsante è possibile visualizzare per ogni operazione riportata il relativo progressivo cui fare riferimento nelle schede, utile in caso di controllo.
La colonna aggiuntiva sarà riportata solo nella stampa di controllo e mai nella stampa definitiva, così come evidenziato dal messaggio:
Ai fini di un corretto riporto dei dati richiesti nella stampa definitiva dei registri è opportuno compilare tutti i campi delle schede dei beni, così come evidenziato nel paragrafo 4.3.1 Analitico, altrimenti viene evidenziata la seguente segnalazione:
Di conseguenza, per poter effettuare la stampa definitiva sarà necessario accedere alle schede e completare i dati fondamentali ai fini dei registri (ad esempio descrizione, unità di misura e registro del margine) mentre sarà sempre possibile effettuare la stampa di controllo.
Per ogni periodo è inoltre presente un prospetto riepilogativo per tipologia di operazione:
Cessioni e margini
Nella sezione delle cessioni e margini vengono riportate le cessioni di beni con data operazione compresa nel periodo selezionato, con evidenza della causale iva di scorporo o di non imponibilità, quindi delle cessioni e degli acquisti che rilevano il margine per la singola operazione:
Dati riportati:
natura/qualità: descrizione indicata nelle schede dei beni
% Iva/non imponibilità: aliquota Iva di scorporo/causale di non imponibilità della vendita che determinano il margine
importo cessione: importo della cessione riportato in prima nota
importo acquisti: importo degli acquisti/costi/storni quindi sezione del carico nelle schede
margine: margine dell’operazione quindi differenza tra cessione e costi abbinati
Anche in questo caso per ogni periodo è presente un prospetto finale riepilogativo in cui viene data evidenza dei margini lordi suddivisi per aliquota di scorporo o non imponibilità:
Stampa
È possibile effettuare la stampa con il pulsante oppure esportare in excel , con facoltà dell’utente di riportare o meno sia l’elenco delle operazioni che le cessioni e i margini:
La stampa può essere:
- di controllo: utility a favore dell’utente per controllare le operazioni riportate, senza alcun tipo di vincolo
- definitiva: le operazioni che rientrano nel periodo oggetto di stampa definitiva non sono più modificabili ed alcuna operazione può essere inserita in prima nota per il periodo considerato
Una volta effettuata la stampa definitiva del registro il software indica la data e l’utente che l’ha eseguita.
Se è stata eseguita la stampa definitiva è visualizzato il bottone che permette di cancellare la stampa eseguita.
Dal pulsante è possibile avere evidenza di quali registri sono stati stampati:
4.4.2 Carico e scarico globale
Nel regime globale, le operazioni di acquisto devono confluire nel registro di carico con evidenza di:
- natura, qualità e quantità
- corrispettivo dell’acquisto
Le operazioni di vendita, invece, devono confluire nel registro di scarico con evidenza di:
- natura, qualità e quantità
- corrispettivi di vendita comprensivi dell’imposta
- distinzione delle vendite per aliquota
: periodo di visualizzazione in base alla periodicità Iva della ditta
: tipologia e numero di registro
: visualizzazione di tutti i registri, anche quelli senza operazioni
: per ogni operazione viene visualizzato anche il progressivo scheda di riferimento
Registro di carico
Nel registro di carico vengono riportate tutte le registrazioni di carico con data operazione rientrante nel periodo selezionato quindi:
- acquisti
- costi
- storni
- rettifica su acquisti
Dati riportati:
Tipo: tipologia dell’operazione
data operazione: data in cui è stata effettuata l’operazione
documento: tipologia del documento sulla base della causale contabile utilizzata
numero: numero del documento dell’operazione
data: data registrazione indicata nella registrazione di prima nota
natura/qualità: descrizione dell’operazione in oggetto indicata nelle schede dei beni
quantità: quantità indicata in fase di predisposizione delle anagrafiche provvisorie
importo: importo dell’operazione
Con il pulsante è possibile visualizzare per ogni operazione riportata il relativo progressivo cui fare riferimento nelle schede, utile in caso di controllo.
La colonna aggiuntiva sarà riportata solo nella stampa di controllo e mai nella stampa definitiva, così come evidenziato dal messaggio:
Ai fini di un corretto riporto dei dati richiesti nella stampa definitiva dei registri è opportuno compilare tutti i campi delle schede dei beni, così come evidenziato nel paragrafo 4.3.2 Globale, altrimenti viene evidenziata la seguente segnalazione:
Di conseguenza, per poter effettuare la stampa definitiva sarà necessario accedere alle schede e completare i dati fondamentali ai fini dei registri (ad esempio descrizione, unità di misura e registro del margine) mentre sarà sempre possibile effettuare la stampa di controllo.
Per ogni periodo è inoltre presente un prospetto riepilogativo per tipologia di operazione:
Registro di scarico
Nel registro di scarico vengono riportate tutte le registrazioni di vendita con data operazione rientrante nel periodo selezionato.
Dati riportati:
data operazione: data in cui è stata effettuata l’operazione
documento: tipologia del documento sulla base della causale contabile utilizzata
numero: numero del documento dell’operazione
data: data registrazione indicata nella registrazione di prima nota
natura/qualità: descrizione indicata nelle schede dei beni
quantità: quantità indicata in fase di predisposizione delle anagrafiche provvisorie
aliquota: aliquota indicata nella sezione dello scarico nelle schede dei beni
importo: importo dell’operazione
Con il pulsante è possibile visualizzare per ogni operazione riportata il relativo progressivo cui fare riferimento nelle schede, utile in caso di controllo.
La colonna aggiuntiva sarà riportata solo nella stampa di controllo e mai nella stampa definitiva, così come evidenziato dal messaggio:
Ai fini di un corretto riporto dei dati richiesti nella stampa definitiva dei registri è opportuno compilare tutti i campi delle schede dei beni, così come evidenziato nel paragrafo 4.3.2 Globale, altrimenti viene evidenziata la seguente segnalazione:
Di conseguenza, per poter effettuare la stampa definitiva sarà necessario accedere alle schede e completare i dati fondamentali ai fini dei registri (ad esempio descrizione, unità di misura e registro del margine) mentre sarà sempre possibile effettuare la stampa di controllo.
Per ogni periodo è inoltre presente un prospetto riepilogativo per tipologia di operazione:
Stampa
È possibile effettuare la stampa con il pulsante .
La stampa può essere:
- di controllo: utility a favore dell’utente per controllare le operazioni riportate, senza alcun tipo di vincolo
- definitiva: le operazioni che rientrano nel periodo oggetto di stampa definitiva non sono più modificabili ed alcuna operazione può essere inserita in prima nota per il periodo considerato
Una volta effettuata la stampa definitiva del registro il software indica la data e l’utente che l’ha eseguita.
Se è stata eseguita la stampa definitiva è visualizzato il bottone che permette di cancellare la stampa eseguita.
Dal pulsante è possibile avere evidenza di quali registri sono stati stampati:
: registro stampato
: registro da stampare
: registro senza operazioni
4.5 Dichiarazione Iva – prospetto B
Dal pulsante si accede al prospetto utilizzato in dichiarazione Iva per le ditte che adottano il regime del margine.
In particolare, tale prospetto viene utilizzato per la determinazione dei dati da indicare nei quadri di cui si compone la dichiarazione Iva da parte di quei contribuenti che hanno effettuato cessioni rientranti nel regime speciale dei beni usati.
Il prospetto è accessibile sia dalla dashboard che dalla Dichiarazione Iva, quadro VE, Prospetto B – Regime speciale dei beni usati (D.L. 41/1995).
: salvataggio delle forzature inserite
: rimozione delle forzature inserite
: navigazione tra i vari step quindi i registri per regime analitico e globale e riepilogo del calcolo per il regime forfetario
Il prospetto si suddivide in 3 parti:
- Parte 1: regime analitico del margine
- Parte 2: regime globale del margine
- Parte 3: regime forfetario del margine
Il software sblocca solo le sezioni il cui metodo del margine è stato utilizzato in prima nota.
Parte 1
La parte 1 deve essere compilata dai contribuenti che hanno applicato il metodo ordinario (o analitico) del margine previsto dall’art.36, comma 1, DL n. 41/95.
Rigo 1: ammontare complessivo dei corrispettivi, al lordo dell’imposta, comprendendo sia le operazioni assoggettate ad Iva che quelle non assoggettate ad Iva. Con doppio click nel campo è possibile visualizzare le operazioni che ci confluiscono:
Rigo 2: margini lordi positivi relativi alle operazioni imponibili. Con pulsante laterale è possibile visualizzare la suddivisione tra imponibile e imposta in base all’aliquota Iva, che saranno quindi scaricati nei campi VE20, VE22 e VE23:
Rigo 3: margini relativi alle operazioni non imponibili di cui agli art.8, 8bis, 71 e 72, che concorrono alla formazione del plafond. Con pulsante laterale è possibile visualizzare la suddivisione in base alla tipologia di operazione quindi ai campi di scarico ovvero VE30_2, VE30_4, VE30_5.
Rigo 4: corrispettivi relativi alle altre operazioni non imponibili (art.38 quater) il cui margine non concorre alla formazione del plafond e la restante parte dei corrispettivi, relativi sia alle operazioni imponibili che a quelle non imponibili. L’importo si ottiene come differenza tra il rigo 1 e la sommatoria tra il rigo 2 e 3 e viene scaricato nel campo VE32.
Parte 2
La parte 2 deve essere compilata dai contribuenti che hanno applicato il metodo globale del margine previsto dall’art.36, comma 6, DL n. 41/95.
Per i soggetti che hanno applicato il margine globale, il margine relativo alle esportazioni ed operazioni equiparate deve essere determinato in via analitica.
Rigo 10: corrispettivi relativi alle operazioni imponibili, comprensivi dell’imposta, suddivisi tra le varie aliquote applicate. Con doppio click nel campo è possibile visualizzare le operazioni che ci confluiscono:
Rigo 11: corrispettivi relativi alle operazioni non imponibili, che concorrano o meno alla formazione del plafond, ovvero quelle operazioni il cui margine viene calcolato in modo analitico. Con doppio click nel campo è possibile visualizzare le operazioni che ci confluiscono:
Rigo 12: acquisti e spese di riparazione e accessorie relativi alle operazioni imponibili di cui al rigo 10, non comprendendo quindi i costi relativi alle esportazioni ed alle altre operazioni non imponibili in quanto tali costi non concorrono alla formazione del margine globale. Con doppio click nel campo è possibile visualizzare le operazioni che ci confluiscono:
Rigo 13: eventuale margine negativo dalla dichiarazione Iva dell’esercizio precedente. In sede di primo utilizzo è l’utente a dover inserire manualmente l’importo:
Rigo 14: margine complessivo lordo relativo alle operazioni imponibili di cui al rigo 10, come differenza positiva tra il rigo 10 e la sommatoria tra il rigo 12 e 13; alternativo rispetto al successivo rigo 15.
Rigo 15: importo del margine negativo, come differenza negativa tra il rigo 10 e la sommatoria tra il rigo 12 e 13; alternativo rispetto al precedente rigo 14.
Rigo 16: margine lordo indicato nel rigo 14 suddiviso per aliquota. Con pulsante laterale è possibile visualizzare il dettaglio dell’imponibile e dell’imposta in base all’aliquota applicata.
I dati saranno visibili solamente con il salvataggio del riepilogo del calcolo globale annuale così come evidenziato dallo stato del dettaglio
Rigo 17: margine relativo alle operazioni non imponibili di cui agli art.8, 8bis, 71 e 72 che costituiscono plafond; tali margini sono da determinare in modo analitico, non concorrendo alla formazione del margine globale. Con pulsante laterale è possibile visualizzare il dettaglio in base alla tipologia di operazione:
Rigo 18: corrispettivi relativi alle altre operazioni non imponibili (art.38quater), il cui margine non concorre alla formazione del plafond e restante parte dei corrispettivi, relativi sia ad operazioni imponibili che alle operazioni non imponibili. L’importo è dato dalla differenza tra la sommatoria dei righi 10 e 11 e la sommatoria dei righi 14 e 17. L’importo viene poi scaricato nel campo VE32.
Parte 3
La parte 3 deve essere compilata dai contribuenti che hanno applicato il metodo forfetario del margine previsto dall’art.36, comma 5, DL n. 41/95.
Rigo 20: corrispettivi relativi alle operazioni imponibili, al lordo dell’iva, suddivisi tra le varie aliquote. Con doppio click nel campo è possibile visualizzare le operazioni che ci confluiscono:
Rigo 21: corrispettivi relativi alle operazioni non imponibili, che concorrono o meno alla formazione del plafond. Con doppio click nel campo è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni che ci confluiscono:
Rigo 22: margini lordi relativi alle operazioni imponibili. Con pulsante laterale è possibile visualizzare il dettaglio tra imponibili e imposta sulla base delle aliquote applicate e i campi di scarico nella Dichiarazione Iva ovvero VE20, VE22, VE23:
Rigo 23: margini relativi alle operazioni non imponibili, di cui agli art.8. 8bis, 71 e 72, che concorrono alla formazione del plafond. Con pulsante laterale è possibile visualizzare il dettaglio in base alla tipologia di operazione quindi ai campi di scarico ovvero VE30_2, VE30_4, VE30_5:
Rigo 24: differenza dei corrispettivi calcolati come di seguito [(rigo 20 + rigo 21) – (rigo 22 – rigo 23)]
Per la determinazione dei margini da indicare nei righi 22 e 23 può essere utilizzata l’apposita tabella:
X1: corrispettivi relativi ad operazioni non imponibili che costituiscono plafond, in base alla percentuale di forfetizzazione. Con doppio click nel campo è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni che ci confluiscono:
X2: corrispettivi al 4%, in base alla percentuale di forfetizzazione. Con doppio click nel campo è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni che ci confluiscono:
X3: corrispettivi al 10%, in base alla percentuale di forfetizzazione. Con doppio click nel campo è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni che ci confluiscono:
X4: corrispettivi al 22%, in base alla percentuale di forfetizzazione. Con doppio click nel campo è possibile visualizzare il dettaglio delle operazioni che ci confluiscono:
X5: margine dei corrispettivi non imponibili, che costituiscono plafond, calcolato come di seguito
[25% (X1 col. 1) + 50% (X1 col. 2) + 60% (X1 col. 3)].
X6: margine lordo corrispettivi 4%, calcolato come di seguito
[25% (X2 col. 1) + 50% (X2 col. 2) + 60% (X2 col. 3)]
X7: margine lordo dei corrispettivi al 10%, calcolato come di seguito
[25% (X3 col. 1) + 50% (X3 col. 2) + 60% (X3 col. 3)]
X8: margine lordo dei corrispettivi al 22%, calcolato come di seguito
[25% (X4 col. 1) + 50% (X4 col. 2) + 60% (X4 col. 3)]
In tutti i campi i color giallo intenso è possibile forzare l’importo inserendolo direttamente nel campo stesso
Stampa
È possibile effettuare la stampa del prospetto B cliccando l’apposito pulsante
5. Liquidazione Iva
Nelle liquidazioni Iva, gli acquisti, le vendite e i margini vengono riportati nelle sezioni di dettaglio acquisti e dettaglio vendite.
Al fine di evidenziare la formazione del margine lordo, nella sezione del dettaglio vendite viene riportato un ‘di cui’ che evidenzia il dettaglio delle causali iva di scorporo che portano alla rilevazione dell’imposta come differenza tra prezzo di vendita e di acquisto o come percentuale del prezzo di vendita.
Quindi:
- nel regime globale
- nel regime forfetario