Organizzazione dei conti negli Enti del Terzo Settore e negli Enti Non Commerciali
La piattaforma GB implementa per gli Enti del Terzo Settore (ETS) gli schemi di Stato Patrimoniale e di Rendiconto di Gestione di cui al D.M. 5 marzo 2020.
Per gli Enti Non Commerciali (ENC), anche quelli in regime ai sensi della Legge 398/1991, diversamente dagli ETS, non vi sono regole predeterminate né legislative, né norme universalmente accettate per la formazione e il contenuto dei bilanci. Solo un obbligo di tenere la contabilità per la parte commerciale e di approvare un generico “rendiconto”. Conseguentemente, è possibile l’adozione di contabilità e schemi “strutturati”. Lo schema del Rendiconto di Gestione consigliato dalla prassi e adottato dalla piattaforma GB per gli ENC, quindi, ricalca notevolmente quello previsto per gli ETS incluso nel D.M. di cui sopra. Idem per lo Stato Patrimoniale.
Lo schema di Stato Patrimoniale è sostanzialmente conforme, con lievi scostamenti (si veda OIC 35), a quello previsto dal Codice civile nell’articolo 2424 per le società.
Lo schema del Rendiconto di Gestione prevede una destinazione delle voci in primis per Area Gestionale (criterio della provenienza per i ricavi, della destinazione per i costi) e in seconda battuta per natura. Conseguentemente, tutti i ricavi e i costi afferenti ad attività nobili dovranno essere imputati nell’area A, tutti i ricavi e costi afferenti alle attività diverse nell’area B, ecc. indipendentemente dal fatto che siano state svolte con modalità non commerciali o commerciali.
Il tutto va considerato con una sola eccezione. Infatti, l’Area D) (Attività finanziarie e patrimoniali) raccoglie voci in primis per natura. Ciò costituisce una deroga alle normali regole di attrazione e attira a sé voci finanziarie e patrimoniali che con i criteri generali di classificazione finirebbero altrove.
La corretta collocazione della voce avrà riflesso fiscale.
Nella piattaforma GB i conti delle immobilizzazioni immateriali e materiali sono stati suddivisi in tre categorie (fatta eccezione per i fondi) a seconda che il cespite sia riferibile ad:
- attività nobili;
- attività accessorie;
- attività promiscue.
I conti di natura economica, invece, sono stati oggetto di una suddivisione più articolata al fine di rispettare la struttura richiesta dalla legge per il Rendiconto di Gestione:
Area
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Ricavi
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Costi
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Operazioni Attività Nobili
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70xxx
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60xxx
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Operazioni Attività Diverse
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71xxx
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61xxx
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Operazioni Raccolta Fondi
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72xxx
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62xxx
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Operazioni Attività Finanziarie e Patrimoniali
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73xxx
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63xxx
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Operazioni Supporto Generale
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74xxx
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64xxx
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Imposte
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-
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67xxx
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Nomenclatura dei sottoconti
I primi due caratteri del sottoconto di 2° livello identificano la sua collocazione all’interno del Rendiconto di Gestione. L’utilizzo di un conto invece che un altro determinerà la collocazione della scrittura contabile all’interno di una determinata area invece che in un’altra. All'interno di più aree potranno trovarsi conti analoghi (per esempio, "Merci" presente sia in Attività Nobili che in Attività Accessorie che in Supporto Generale), la scelta di uno invece che un altro dovrà essere ponderata sulla base delle caratteristiche dell'operazione che si intende registrare. All'interno di alcune aree sono presenti conti aventi differenti caratteristiche atte ad implementare correttamente le norme civilistiche e fiscali previste.
Per una trattazione più approfondita, si rimanda a Proprietà dei conti negli Enti del Terzo Settore e negli Enti Non Commerciali.
Le Imprese sociali (e le SSD in 398) hanno dei conti sostanzialmente analoghi (per denominazione e per disposizione) a quelli per le imprese in regime ordinario.