Funzioni del Quadro RF
Il quadro RF “Reddito di impresa in regime di contabilità ordinaria”.
Informazioni preliminari
Il quadro può essere compilato:
- in automatico dal software, nel caso di utilizzo del modulo contabilità GB. I dati provengono direttamente dalle scritture contabili ed è possibile visualizzare il dettaglio degli importi, che determinano il risultato riportato nel rigo, facendo doppio click nei campi di colore giallo intenso/celeste;
- manualmente dall’utente, inserendo direttamente i dati nel quadro (campi gialli) o all’interno delle gestioni di dettaglio (campi celesti).
Con un doppio click nei riquadri celesti si apre il dettaglio dei valori importati direttamente dalla prima nota in cui è possibile, eventualmente, effettuare anche delle variazioni manuali; con un altro doppio click nei riquadri celesti all'interno del dettaglio si apre un ulteriore dettaglio da cui poi discendere alla singola scrittura di prima nota . Con un doppio click nei riquadri giallo intenso si apre direttamente il dettaglio da cui poi discendere alla scrittura di prima nota.
Laddove consentito, con un click sul pulsante è possibile raccordare la gestione a conti selezionati dall’utente.
Si ricorda che la rilevanza (o la non rilevanza) fiscale dipende dalla corretta apposizione degli attributi al momento della registrazione in prima nota. Si consiglia pertanto di effettuare la verifica della correttezza prima di intraprendere la compilazione del modello redditi. Per dettagli, si veda Peculiarità della registrazione in prima nota per Enti del Terzo Settore, Enti Non Commerciali, Enti Non Commerciali in regime ai sensi della Legge 398/1991, Imprese sociali e SSD.
Verifiche singole voci
Il software effettua un riporto delle voci contabili nei rispettivi righi dotati di integrazione contabile, tuttavia è consigliabile una verifica della composizione dei valori aggregati soprattutto alla luce della differente rilevanza fiscale che può avere una voce “non commerciale” rispetto alla stessa, ma con attributo “commerciale”.
Propedeutica alla compilazione del modello fiscale è la verifica (molto importante), tramite "Prospetto fiscale", della corrispondenza, per singolo conto, dei valori civilistici e di quelli fiscali, la rilevanza della parte non commerciale del saldo del singolo conto, ecc... Il prospetto è richiamabile tramite questo menù:
Per dettagli, si rimanda alla guida Prospetto fiscale - enti in contabilità ordinaria.
Riporto dati dagli anni precedenti
Per gli utenti che hanno utilizzato, nelle precedenti annualità, il software Dichiarazioni GB, la procedura permette di riportare gli importi dalla dichiarazione del periodo precedente nelle parti del modello che lo richiedono.
Per ottenere il riporto dei dati è necessario accedere alla gestione “Controllo stato applicazione” tramite il pulsante .
Per maggiori informazioni sul funzionamento della gestione si rimanda alla guida on-line della maschera.
Gestioni del quadro RF
Situazione fiscale
Il prospetto fiscale degli enti in contabilità ordinaria permette di visualizzare, nel corso dell’anno, la situazione dell’ente dal punto di vista degli importi fiscali ai fini IRES, riepilogando la situazione dei conti e visualizzando i valori rilevanti ai fini delle imposte per la determinazione della base di calcolo delle stesse.
RF7 – Plusvalenze patrimoniali e sopravvenienze attive
Tale gestione permette di determinare le quote costanti delle plusvalenze e delle sopravvenienze (articolo 88 comma 2 TUIR) imputabili all’esercizio. Alcune voci sono sdoppiate a seconda che il soggetto sia un Ente del Terzo Settore o un Ente Non Commerciale
RF8 – Sopravvenienze attive (articolo 88, comma 3, lettera b) TUIR)
Tale gestione permette di determinare le quote costanti delle sopravvenienze (articolo 88, comma 3, lettera b) TUIR) e contributi (articolo 85, comma 1, lettere g) e h) TUIR) imputabili all’esercizio. Alcune voci sono sdoppiate a seconda che il soggetto sia un Ente del Terzo Settore o un Ente Non Commerciale.
RF10 – Redditi di immobili non costituenti beni strumentali
Nel rigo RF10 è stata inserita una gestione che permette all’utente di inserire il valore dei redditi dei terreni e dei fabbricati che non costituiscono beni strumentali per l’esercizio dell’impresa né beni alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa.
Nel rigo RF10 va indicato il reddito determinato in base alle risultanze catastali; si fa presente che nel caso in cui il terreno sia posseduto a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale, nel rigo va indicato anche il reddito dominicale.
La gestione permette anche il riporto nel rigo RF11 e RF35 dei costi e i proventi contabilizzati, inoltre per gli imprenditori agricoli che esercitano attività eccedente i limiti di cui all’art. 32, comma 2, lett. b), devono indicare:
- nel rigo RF10, il reddito agrario, per l’attività compresa nei limiti dell’art 32
- nel rigo RF11, la parte dei costi imputabili all’attività compresa nei limiti dell’art 32
- nel rigo RF39, i ricavi riferibili all’attività compresa nei limiti dell’art 32.
RF12 – Ricavi non annotati
Nel rigo RF12 è presente il pulsante che permette di accedere alla “Gestione adeguamento”, che sarà resa disponibile con gli studi di settore.
RF14 – Compensi spettanti agli amministratori ma non corrisposti
Nel rigo RF14 è presente la gestione della deducibilità dei compensi agli amministratori. Il programma determina dalla contabilità il totale dei compensi versati, agendo sul campo di variazione è possibile definire i compensi non corrisposti che genereranno una variazione in aumento.
RF15 – Interessi passivi indeducibili
Nel rigo RF15 è presente la gestione della deducibilità degli interessi passivi ai sensi dell’articolo 61 del TUIR. Il programma determina dalla contabilità gli interessi parzialmente deducibili e in base al rapporto tra ricavi e altri proventi che concorrono a formare il reddito d'impresa o che non vi concorrono in quanto esclusi e l'ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi ne determina la quota da riprendere a tassazione. Vengono determinati anche gli interessi totalmente deducibili. Gli interessi passivi indeducibili ai sensi dell’articolo 96 riguardano stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di enti non commerciali non residenti.
Anche in questo caso, alcune voci sono sdoppiate a seconda che il soggetto sia un Ente del Terzo Settore o un Ente Non Commerciale.
RF16 – Imposte indeducibili o non pagate
Nel rigo RF16 è presente la sia la gestione relativa alla deducibilità IMU (che per immobili strumentali è al 100% del versato) ed Irap.
Deduzione IMU
Deve essere indicato il totale dell’IMU indeducibile (perché non versato e/o perché non riferibile ad immobili strumentali all’attività di carattere economico).
Deduzione Irap
In questa gestione sono riportati i calcoli delle deduzioni Irap.
Nella prima parte sono riportati: “Saldo 2022” e “Acconti 2023” dell’Irap, il cui pagamento è stato gestito con l’applicazione F24 di GB, e l’Irap effettivamente dovuta per il 2023, indicata nel rigo IR21 della Dichiarazione Irap 2024, anno imposta 2023.
Si ricorda che per il riporto dei dati dal modello F24 è necessario avere inserito la “Data di versamento” nell’”Applicazione F24”. L’operazione è verificata in automatico dalla procedura tramite la funzione . Il pulsante lampeggerà di colore rosso qualora l’operazione non sia stata effettuata/completata.
A seguire sono strutturate due sezioni:
- “Irap 10%”, in cui si riporta il calcolo della deduzione forfettaria del 10% sul totale dell’imposta a condizione che concorrano alla determinazione della base imponibile interessi passivi e oneri assimilati indeducibili.
- “Irap spese del personale dipendente e assimilato”, in cui si calcola la deduzione analitica dell’imposta, tenendo conto della percentuale di costo del lavoro sostenuto nel periodo rispetto al valore della produzione.
È necessario sottolineare che l’ammontare delle deduzioni calcolate nel periodo, sia analitica che forfettaria, non deve comunque essere superiore al valore dell’imposta complessivamente versata/dovuta.
NOTA
Secondo quanto stabilito nell’art 6 comma 1, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2008, è ammesso in deduzione un importo pari al 10 per cento dell’imposta regionale sulle attività produttive, forfetariamente riferita all’imposta dovuta sulla quota imponibile degli interessi passivi e oneri assimilati al netto degli interessi attivi e proventi assimilati ovvero delle spese per il personale dipendente e assimilato al netto delle deduzioni spettanti.
I soggetti che possono accedere a tale possibilità di deduzione sono, coloro che determinano la base imponibile IRAP secondo gli art. 5, 5-bis, 6, 7 e 8 decreto legislativo n. 446 del 15/12/1997, tra cui, appunto, gli enti non commerciali per la parte commerciale.
Per approfondimenti è possibile consultare la “Circolare 16/E dell’agenzia delle entrate del 14/04/2009” e la “Circolare 8/E dell’agenzia delle entrate del 3/04/2013”.
Integrazione contabile
Alcune voci quali “Interessi passivi e oneri similari (al netto degli attivi)” e “Costo del personale dipendente e assimilato” sono integrati con la contabilità e presentano uno sdoppiamento a seconda che il soggetto sia un Ente del Terzo Settore o un Ente Non Commerciale.
RF17 – Oneri di utilità sociale
Alcune voci sono sdoppiate a seconda che il soggetto sia un Ente del Terzo Settore o un Ente Non Commerciale.
RF23 - Spese di cui agli artt. 108, 109 comma 4 e comma 5 ultimo periodo
Nel rigo RF23 devono essere indicate le spese di rappresentanza in base alle disposizioni del TUIR. La gestione presente permette di effettuare i calcoli.
RF24 – Spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione eccedenti la quota deducibile (art.102, comma 6)
Delle Spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione, non portate ad incremento del costo dei beni strumentali nel registro dei beni ammortizzabili ai quali si riferiscono, deducibili a norma dell’art. 102, comma 6, del TUIR. Il software rileva la quota deducibile nell’anno e la quota deducibile nei 5 anni successivi
Cliccando sul pulsante “Apri manutenzioni” è possibile accedere al prospetto che illustra la ripartizione dei costi di manutenzione sulla base della normativa fiscale.
Nel caso in cui venga inserito un nuovo conto nelle “Manutenzioni e riparazioni”
sarà necessario allineare i conti in “Spese di manutenzione non promiscue” e “Spese di manutenzione promiscue”:
RF25 – Svalutazioni e accantonamenti non deducibili in tutto o in parte (art.105 Tuir)
In questa sezione viene determinata l’ammontare deducibile della quota T.F.R. destinata ai fondi pensione integrativi sulla base della percentuale prevista e i maggiori accantonamenti indennità, rateizzati secondo quanto previsto.
RF27 – Spese ed altri componenti negativi eccedenti la quota deducibile ai sensi dell’art.109, comma 5
Questo punto è strettamente connesso con l’enunciato dell’art. 144 comma 4 del Tuir e con il funzionamento della gestione “Deducibilità delle spese e dei componenti negativi promiscui”.
Per beni e servizi adibiti promiscuamente all'esercizio di attività commerciali e non commerciali, ai sensi dell'articolo 144 del Tuir, la percentuale di deducibilità dei costi è determinata sulla base del rapporto tra l'ammontare dei ricavi e degli altri proventi aventi natura commerciale (per la quota fiscalmente rilevante) e l'ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi; gli importi di questa suddivisione tra i ricavi dell’ente sono determinati automaticamente dal software, tuttavia è possibile variare i valori inserendo manualmente le variazioni nei campi di colore giallo:
La percentuale così determinata viene impiegata nel calcolo della quota dei costi promiscui aventi rilevanza commerciale o non commerciale.
La logica di questa sezione è quella di calcolare la parte non commerciale dell’ammontare deducibile dei costi aventi natura promiscua, importo che verrà poi ripreso tramite una variazione in aumento in RF27. Per ogni voce verrà prima determinata la parte deducibile su cui poi verrà calcolata la quota non commerciale.
Per ognuna delle voci elencate in questa gestione documenti e necessario preventivamente entrare nel rigo di riferimento nel modello Redditi per verificare e aggiornare i dati.
Di seguito il dettaglio delle voci:
In questa voce vengono riportati automaticamente i costi promiscui esclusi compensi ad amministratori, interessi passivi, IMU deducibile, oneri di utilità sociale, spese di rappresentanza, costi di manutenzione, quote annuali T.F.R. (destinata a fondi pensione complementari e integrativi) e maggiori accantonamenti per indennità.
In questa voce vengono riportati i compensi agli amministratori registrati in conti promiscui e di cui dovrà essere indicata la parte corrisposta. Il risultato sarà l’ammontare da ripartire tra attività commerciali e non commerciali.
In questa voce vengono riportati gli interessi passivi e la percentuale di deducibilità determinata dalla gestione in RF15. Il risultato sarà l’ammontare da ripartire tra attività commerciali e non commerciali.
In questa voce deve essere riportata la quota deducibile (perché effettivamente versata e perché riferibile ad immobili aventi funzione strumentale all’attività commerciale) dell’IMU registrata nei conti aventi natura promiscua. Il risultato sarà l’ammontare da ripartire tra attività commerciali e non commerciali.
In questa voce viene calcolata la quota deducibile degli oneri sociali, pari al minore tra il plafond calcolato in RF17 (rapportato all’ammontare degli oneri sociali di natura promiscua) e l’importo di questi ultimi. Il calcolo viene effettuato per entrambe le tipologie di oneri sociali, ex comma 1 ed ex comma 2 lettera i). Il risultato sarà l’ammontare da ripartire tra attività commerciali e non commerciali.
In questa voce vengono riportate le spese di rappresentanza a deducibilità parziale e la quantità deducibile pari al minore tra il plafond calcolato in RF23 e rapportato all’ammontare delle spese di rappresentanza di natura promiscua e l’importo di queste ultime. Il risultato sarà l’ammontare da ripartire tra attività commerciali e non commerciali.
In questa voce vengono riportate le spese di manutenzione e riparazione e la quantità deducibile, pari al minore tra il plafond calcolato in RF24 (rapportato all’ammontare delle spese di manutenzione di natura promiscua tramite “% promiscue su totale”) e l’importo di queste ultime.
In fondo alla gestione viene riportato il dettaglio delle manutenzioni e “% promiscue su totale”:
Nella prima metà della sezione di dettaglio vengono determinate le quote eccedenti e la quota deducibile nell’esercizio rapportate all’ammontare delle spese di manutenzione promiscue. Nella seconda metà viene determinata la quota promiscua deducibile nell’esercizio e che verrà ripartita, con la medesima logica delle altre voci di costo presenti in questa gestione, tra attività commerciali e non commerciali. Vengono anche determinate le quote da riportare negli anni successivi. Questi valori hanno la peculiarità di essere già in questa sezione ripartiti tra commerciali e non commerciali e solo questi ultimi riportati agli anni successivi, in base al fatto che i valori appartengono all’esercizio 2023, sebbene deducibili solo negli anni a venire, e che quindi la proporzione tra parte commerciale e parte non commerciale deve avvenire sulla base dei pesi attribuiti nel 2023. I valori così determinati andranno a confluire direttamente per la quota non commerciale determinata nel 2023, nel rigo RF27 dei modelli degli anni a venire.
In questa sezione viene determinato l’ammontare deducibile della quota T.F.R. registrata in conti promiscui, destinata ai fondi pensione integrativi sulla base della percentuale impostata nell’apposita gestione in RF25 e i maggiori accantonamenti indennità registrati in costi promiscui, così come rateizzati nella gestione in RF25.
In fondo alla gestione vengono riportati i dettagli dei maggiori accantonamenti indennità e di come le quote verranno riportate:
L’importo totale così determinato (costi promiscui “generici” + le altre voci sopra dettagliate) viene moltiplicato per "% costi promiscui attività commerciale" determinando la quota di costi promiscui da attribuire alla parte “commerciale” dell’attività dell’ente e che, in base all’articolo 144 del Tuir e al principio dell’inerenza, rappresenta un costo deducibile fiscalmente che verrà automaticamente inserito nel rigo RF27.
L’ammontare dei ricavi commerciali va ad alimentare anche il campo RS24, i ricavi complessivi il campo RS25 mentre il totale dei costi relativi a beni e servizi adibiti promiscuamente all’esercizio di attività commerciali va ad alimentare il campo RS26.