1. Introduzione normativa
2. Pagina principale
2.1. Situazione ditta
2.2. Gestione valutazioni
3. Procedura guidata
3.1. Caricamento Saldi
3.1.1 Caricamento da contabilità
3.1.2 Caricamento manuale
3.1.3 Importazione XBRL
3.2. Pagina principale della valutazione
3.3. Integrazioni dati di bilancio
3.3.1. Integrazioni per il calcolo degli indici
3.3.2. Stima variazione delle rimanenze
3.3.3. Stima variazione degli ammortamenti
3.3.4. Stima variazione imposte correnti
3.4. Calcolo degli indici
3.4.1. Patrimonio netto
3.4.2. DSCR
3.4.2.1. Inserimento manuale
3.4.2.2. Con budget di tesoreria
3.4.2.3. Riepilogo calcolo DSCR
3.4.3. Indici di settore
3.4.4. Indici alternativi
3.4.5. Indici sul ritardo dei pagamenti
3.4.5.1. Controllo interno
3.4.5.2. Controllo esterno
3.5. Questionari
3.5.1. Continuità aziendale
3.5.2. Adeguati assetti
3.5.3. Equilibrio economico finanziario
3.5.4. Prevedibile andamento della gestione
4. Procedura Libera
4.1. Differenze con la procedura guidata
4.2. Pro e contro della procedura libera
5. Report finale
1. INTRODUZIONE NORMATIVA
Il nuovo Codice della Crisi d'impresa e dell'insolvenza di cui al decreto legislativo del 12 gennaio 2019, n. 14 (di seguito CCII) ha introdotto una serie di novità tra cui l’obbligo da parte dell’imprenditore di effettuare un monitoraggio costante di alcuni indicatori, tramite un adeguato assetto organizzativo, utili ad individuare in modo tempestivo eventuali situazioni di crisi per porre in essere gli opportuni interventi sanatori.
ATTENZIONE! La presente guida all'applicazione si riferisce alla normativa vigente fino al 15/07/2022: per valutazioni che interessino periodi successivi (quindi post 15/07/2022) si deve utilizzare l'applicazione "Nuova Crisi d'impresa" alla cui specifica guida si rimanda.
Il CNDCEC è stato delegato dal CCII a predisporre una serie di indici (Art.13 c.2) che, unitamente ad altri indicatori ed aspetti valutativi (art. 13, art. 14 e art.24), permettono di identificare lo stato di crisi.
Si riporta si seguito il quadro degli indicatori come proposto nel documento del CNDCEC del 20 ottobre 2019:
Il modulo “Crisi D’impresa” di GB Software è in grado di guidare l’utente nel calcolo di questi indici e degli altri indicatori utili a determinare lo stato di crisi.
Questo grazie ad una struttura logica basata su quanto previsto dal CNDCEC nel documento sopra citato unitamente alla valutazione di ulteriori aspetti desumibili dalla normativa di riferimento.
Partendo dallo schema sopra proposto dal CNDCEC si riporta di seguito il quadro normativo di riferimento sul quale si basa la crisi d’impresa formulata da GB Software:
Oltre a quanto previsto dal CNDCEC nel suo documento il codice della crisi ha individuato ulteriori verifiche in capo all’organo amministrativo individuate nell’art. 24 del CCI:
Questo insieme di Indici e verifiche andranno a comporre l’iter di valutazione che l’utente effettuerà con il software per determinare l’esito finale.
2. PAGINA PRINCIPALE
Per avviare la procedura selezionare “Controllo di gestione” e poi cliccare sulla tab “Crisi d’impresa”:
La schermata principale è composta da tre sezioni:
1. Crisi d’impresa: Cliccando su “Nuova valutazione” si avvia una nuova valutazione
2. Gestione report: Opzioni sulla gestione dei report relativi alle valutazioni effettuate
3. Situazione ditta: Riepilogo delle valutazioni effettuate e di quelle in corso
2.1 Situazione ditta
In questa sezione sono riepilogati le valutazioni in corso e quelle concluse
Per ogni valutazione sarà riportato:
· Periodo: Periodo di valutazione selezionato in fase di caricamento saldi (Vedere paragrafo 3.1 “Caricamento saldi” )
· Stato: Queste sono le tipologie di “Stato” possibili:
· In corso: La valutazione è iniziata ma ancora in fase di completamento ( l’icona di esito non sarà visualizzabile)
· Completato: La valutazione è conclusa e l’esito è visualizzabile con una icona nella colonna “Esito”
· Inviato: La valutazione è stata completata ed inviata al cliente con l’apposito tasto “Invia Report”. Nella colonna “Data Invio” sarà possibile visualizzare la data di invio del report.
· Procedura: Sarà indicato “G” per valutazioni con procedura “Guidata” e “L” per quelle con procedura “Libera”
· Data invio: Indica la data di invio del report al destinatario
· Esito: Come anticipato, in seguito al completamento della valutazione, sarà determinato l’esito della procedura che potrà essere:
· Esito positivo (): La valutazione è completata con risultato positivo, il soggetto valutato non presenta aspetti che presumono uno stato di crisi. Non è necessaria una azione di segnalazione all’OCRI.
· Esito positivo con riserva (): La valutazione è completata con esito positivo ma ci sono alcuni fattori di rischio che il valutatore deve monitorare. Non è necessaria una azione di segnalazione all’OCRI.
· Esito negativo (): La valutazione ha avuto esito negativo, sono emersi aspetti che fanno presumere lo stato di crisi. E’ necessaria un’azione di segnalazione all’OCRI con apposito tasto funzione nella sezione “Gestione report”.
A seguire saranno visualizzate due icone:
· L’icona “Storicizzapermette di storicizzare la valutazione. Uno volta storicizzata per procedere alla modifica sarà necessario cliccare nuovamente sull’icona per destoricizzare la valutazione.
· L’icona “Cancella” che permette di cancellare la valutazione
2.2 Gestione valutazioni
Selezionando un report dalla situazione ditta si attivano, in base allo stato e all’esito, le azioni possibili per i report selezionati:
Le opzioni disponibili sono:
-
Stampa report: funzione di stampa ed esportazione in PDF del report per la valutazione selezionata.
-
Invia report: Opzione disponibile solo per i report con status “Completato”, permette di condividere tramite area Web il report con il cliente
-
Invia Segnalazione: Opzione disponibile solo per i report con status “Completato” e con “Esito negativo” permette di inviare la segnalazione. Le modalità sono ancora in attesa di definizione normativa, attualmente la funzione è disabilitata.
3. NUOVA PROCEDURA GUIDATA
Al primo accesso l’unico tasto selezionabile (evidenziato in blu) sarà “Nuova Valutazione”, selezionandolo inizieremo il processo di valutazione:
Come primo step il programma chiederà quale tipologia di procedura utilizzare:
Queste sono le caratteristiche delle due tipologie di procedura:
-
Procedura Guidata: Consigliata sia per utenti esperti sia per chi si approccia alle prime valutazioni. L’utente verrà guidato dal software nel calcolo degli indici e compilazione dei questionari determinando l’esito finale in modo automatico. Non ci si potrà muovere liberamente tra le fasi della procedura ma si avrà l’obbligo di seguire lo schema logico normativo
-
Procedura Libera: Consigliato per utente esperti o che hanno già effettuato alcune valutazioni con la procedura guidata. Ad esclusione delle integrazioni di bilancio che dovranno essere effettuate per prime, l’utente potrà calcolare gli indici e compilare i questionari liberamente senza vincoli. L’esito finale sarà su scelta dell’utente e non proposto in automatico dalla procedura.
ATTENZIONE! In questa sezione della guida si descriverà la valutazione con procedura guidata. Per la procedura Libera fare riferimento al paragrafo specifico N.4 “Procedura Libera” .
Si procede quindi con la selezione “Procedura guidata”
3.1 Caricamento saldi
Premessa: la procedura di caricamento dei saldi sarà specifica per la crisi d’impresa, i saldi caricati in questa procedura non saranno disponibili per le altre applicazioni.
Il passaggio successivo è quello del caricamento del bilancio o bozza di bilancio oggetto di valutazione attraverso lo strumento di caricamento saldi:
Si procederà alla selezione del periodo di valutazione dal menu a tendina
Selezionando il periodo si determina l’arco temporale del bilancio che si sta caricando nonché l’arco temporale di validità della valutazione che coinciderà con l’ultimo giorno del mese selezionato.
La data di partenza invece sarà fissa e coincide con la data di inizio dell’esercizio contabile che sarà il 1 gennaio nel caso di bilanci con esercizio coincidente con l’anno solare oppure, in caso di esercizi non solari o infrannuali, sarà la data di inizio esercizio indicata in anagrafica ditta.
Per aiutare l'utente nella selezione corretta del periodo, una volta selezionato il periodo nella combo, sara riportato a fianco il periodo oggetto di valutazione
L'arco temporale sarà visibile anche nella "Situazione ditta" posizionando il mouse sopra il mese nella colonna periodo.Apparirà un pop-up con indicato il periodo di riferimento in formato data
ESEMPIO 1:
Selezionando Giugno (Anno 2020) per una ditta con Anno contabile = Anno solare
Data inizio per caricamento saldi: 01/01/2020
Data finale per caricamento saldi: 30/06/2020
Validità della procedura della crisi d’impresa al: 30/06/2020
ESEMPIO 2:
Selezionando Aprile (Anno 2020) per una ditta con Anno contabile infrannuale dal 01/07/2019 al 01/07/2020
Data inizio per caricamento saldi: 01/07/2019
Data finale per caricamento saldi: 30/04/2020
Validità della procedura della crisi d’impresa al: 30/04/2020
Completata la selezione del periodo si procede alla selezione della tipologia di caricamento
Qualsiasi sia l’opzione che verrà selezionata o la tipologia di schema di bilancio importato, la procedura convertirà il bilancio ad uno schema abbreviato ritenuto il più idoneo per l’attività di valutazione della crisi d’impresa.
Nel dettaglio queste sono le tipologie di caricamento.
3.1.1 Caricamento da contabilità
L'Importazione da contabilità GB è disponibile solo per i clienti che hanno attivo il modulo contabilità di GB per l’anno e la ditta selezionati, con questa funzione sarà possibile importare i dati direttamente dalla contabilità. Il Bilancio finale proposto caricato sarà proposto per la procedura con uno schema Abbreviato.
3.1.2 Caricamento manuale
Selezionando Bilancio Europeo a macrovoci si procede al caricamento manuale dei saldi utilizzando lo schema selezionato (Microimprese, Abbreviato, Ordinario).
I campi in giallo sono quelli editabili, l’utente dovrà compilare i dati di bilancio e controllare la corretta quadratura nell’apposita sezione
Esempio di caricamento su schema di bilancio abbreviato
Cliccando su “Conferma” si procederà all’importazione
Completata l’importazione, indipendentemente dallo schema selezionato per il caricamento, il software lo converte in un Bilancio Abbreviato utile alla procedura di valutazione della crisi.
3.1.3 Importazione XBRL
Selezionando Importazione da file XBRL si procede al caricamento tramite File xbrl.
Prima di tutto cliccare sul pulsante per il caricamento del file
Selezionare l’xbrl e poi “apri”
A questo punto viene effettuata la verifica sul file, segnalando:
1. Se il file è corretto e quindi può essere importato
2. Se la partita iva del file xbrl coincide con quella della ditta selezionata
3. Indica la tipologia di schema di bilancio che si sta per importare
Cliccando su “importa” il file verrà importato e convertito, se necessario, in ad uno schema di bilancio abbreviato.
N.B. si raccomanda di prestare attenzione sulla coerenza tra il periodo selezionato e quello del bilancio importato.
3.2 Pagina principale
Come anticipato nella procedura guidata l’utente sarà obbligato a seguire una serie di step che lo guideranno nel processo di valutazione. Ad inizio valutazione l’unico tasto selezionabile (colorato in blu) sarà quello relativo alle “integrazioni di bilancio”
N.B. Saranno colorate in “Blu” le fasi a cui possiamo accedere, in grigio quelle non selezionabili, ed i pulsanti si coloreranno di Verde, Giallo o rosso in base all’esito della valutazione effettuata.
Nello specifico:
Colore verde: Esito positivo della valutazione, l’indice o questionario non lascia presumere uno stato di crisi
Colore rosso: Esito negativo della valutazione, l’indice o questionario lascia presumere uno stato di crisi
Colore Giallo: Esito di allerta, l’indice o questionario deve essere monitorato per evitare che l’indice diventi negativo
In basso al centro sarà sempre visualizzato lo stato della valutazione in tempo reale
Mentre in basso a sinistra la tipologia di procedura che si sta utilizzando
N.B. A procedura già avviata, cliccando sulla scritta, sarà possibile attivare la funzione di cambio procedura per passare da procedura guidata a libera e viceversa con l’opzione di mantenere o meno i dati già compilati
Il cambio di procedura azzererà il processo di valutazione, l’utente quindi dovrà ripartire dalla fase di integrazione dei dati di bilancio. Scegliendo l’opzione di mantenimento dei dati già inseriti non sarà necessario inserire nuovamente i dati già compilati.
Inoltre in qualsiasi momento sarà possibile resettare la procedura cancellando i dati inseriti e ripristinando lo stato iniziale della valutazione cliccando sul tasto “Reset valutazione” sempre attivo:
3.3 Integrazioni dati di bilancio
Cliccando su si apre questa schermata, composta da 4 sezioni
1. Albero per la navigazione agevolata nello schema di bilancio
2. Bilancio importato in fase di caricamento saldi
3. Controllo di quadratura in tempo reale
4. Integrazioni necessarie per la procedura di valutazione:
a. Integrazioni per il calcolo degli indici OBBLIGATORIE per il calcolo corretto degli indici. Se il campo viene lasciato vuoto la procedura segnala che verrà conteggiato a zero (gli indici calcolati potrebbero non essere attendibili).
b. Tool per la stima delle principali voci di bilancio utili ad essere integrate qualora si stia valutando una bozza di bilancio (Rimanenze di magazzino, ammortamenti e imposte correnti).
3.3.1 Integrazioni per il calcolo degli indici
Come anticipato sono dati obbligatori per la corretta valutazione, l’utente dovrà inserirli manualmente nei campi gialli
Vediamoli nel dettaglio:
- Dividendi deliberati non ancora contabilizzati: In questa voce scrivere l’importo di eventuali dividendi che sono stati già approvati con delibera ma non sono stati ancora contabilizzati nel bilancio che è stato importato per la valutazione
- Limite del capitale sociale: indicare, per le società di capitali, il limite del capitale sociale secondo quanto previsto dal codice civile per la tipologia di società oggetto di valutazione. Se la società che si sta valutando è una società di persone il campo sarà valorizzato a 0 e non modificabile.
- Debiti tributari: voce d.12 dello stato patrimoniale passivo. Se in fase di caricamento saldi l’importazione è stata effettuata con un bilancio ordinario (con importazione XBRL o caricamento manuale) oppure con caricamento da contabilità questa voce, se movimentata, sarà riportata in automatico dal sistema con possibilità di poterla variare manualmente. Se il caricamento saldi è stato fatto con un Bilancio Abbreviato è necessario scrivere l’importo manualmente.
- Debiti previdenziali e sociali: voce d.13 dello stato patrimoniale passivo. Se in fase di caricamento saldi l’importazione è stata effettuata con un bilancio ordinario (con importazione XBRL o caricamento manuale) oppure con caricamento da contabilità questa voce, se movimentata, sarà riportata in automatico dal sistema con possibilità di poterla variare manualmente. Se il caricamento saldi è stato fatto con un Bilancio Abbreviato è necessario scrivere l’importo manualmente.
3.3.2. Stima variazione delle rimanenze
Il software mette a disposizione un tool che permette di stimare alcuni valori di bilancio utili se si sta lavorando su una bozza di bilancio.
La prima voce di bilancio che è possibile stimare sono le variazioni delle rimanenze.
Si attiva selezionando “SI” alla voce “variazioni delle rimanenze”
Compilare le esistenze iniziali e finali per le singole voci di rimanenze (campi in giallo della tabella) per il periodo oggetto di valutazione, il software calcolerà il valore della relativa posta di bilancio del conto economico
L’utente potrà sostituire manualmente gli importi calcolati forzando manualmente l’importo nel prospetto di bilancio sulla parte sinistra della schermata.
ATTENZIONE: Si ricorda che sarà a cura dell’utente scrivere la relativa variazione della contropartita nello Stato Patrimoniale (Ad Es. variando l’importo della Voce C.I “Rimanenze” dello Stato Patrimoniale Attivo.
3.3.3. Stima variazione degli ammortamenti
Si attiva selezionando “SI” alla voce “ammortamenti”
Il valore della stima degli ammortamenti è dato da:
Ammortamenti anno precedente (ragguagliati al periodo) + Incremento Imm. Anno in corso
Il primo parametro Ammortamenti anno precedente (ragguagliati al periodo) viene calcolato ragguagliando l’importo degli ammortamenti che l’utente indica nelle apposite caselle ad input per i giorni determinati in automatico dal programma
Alla stima degli ammortamenti su l’anno precedente saranno sommati gli incrementi degli ammortamenti immateriali e materiali previsti per l’anno in corso che l’utente deve indicare negli appositi campi (attenzione nell’indicare l’importo relativo al periodo di riferimento del prospetto contabile, in questo caso ad esempio dal 01/01/20 al 30/06/20)
Il Totale della variazione da iscrivere nel conto economico sarà data dalla somma tra gli ammortamenti ragguagliati a periodo e gli incrementi degli ammortamenti per l’anno in corso
L’utente potrà sostituire manualmente gli importi calcolati forzando manualmente l’importo nel prospetto di bilancio sulla parte sinistra della schermata.
ATTENZIONE: Si ricorda che sarà a cura dell’utente scrivere la relativa variazione della contropartita nello Stato Patrimoniale (Ad Es. variando l’importo della Voce B.I e B.II “Immobilizzazioni immateriali e materiali” dello Stato Patrimoniale Attivo.
3.3.4. Stima variazione delle imposte correnti
Si attiva selezionando “SI” alla voce “IMPOSTE CORRENTI”
Sarà sufficiente scrivere nel campo apposito la stima delle imposte correnti per l’intero anno, il software ragguaglierà l’importo al periodo di valutazione:
L’utente potrà sostituire manualmente gli importi calcolati forzando manualmente l’importo nel prospetto di bilancio sulla parte sinistra della schermata.
ATTENZIONE: Si ricorda che sarà a cura dell’utente scrivere la relativa variazione della contropartita nello Stato Patrimoniale (Ad Es. variando l’importo della Voce D) “Debiti” dello Stato Patrimoniale Passivo.
Una volta completata la fase di integrazione dei dati bilancio cliccare sul pulsante “Conferma” per rendere i dati definitivi e procedere con la fase successiva di calcolo degli indici
Se sono stati lasciati vuoti dei campi Obbligatori relativi alle integrazioni per il calcolo degli indici il programma li conteggerà con importo a zero per le fasi successive di calcolo degli indici
Per procedere cliccare su “SI” oppure integrare i dati mancanti.
3.4. CALCOLO DEGLI INDICI
Completata la fase preliminare di integrazione dei dati si procedere con il calcolo degli indici.
L’iter di calcolo proposto dal software si basa su quanto previsto nel documento degli CNDCEC (vedere introduzione normativa) prevedendo una sequenzialità predeterminata.
3.4.1. Patrimonio netto
Il primo indice che verrà calcolato è quello relativo a “Patrimonio netto” cliccando sull’apposito pulsante
L’indice di patrimonio netto negativo o, per le società di capitali, al di sotto del limite legale permette di identificare un potenziale stato crisi. Come spiegato nel testo del CNDCEC del 20/10/19:
“Il patrimonio netto diviene negativo o scende sotto il limite legale per effetto di perdite di esercizio, anche cumulate e rappresenta causa di scioglimento della società di capitali (art. 2484, co. 4 cod. civ.). Indipendentemente dalla situazione finanziaria, detta circostanza costituisce quindi un pregiudizio alla continuità aziendale, fintantoché le perdite non siano state ripianate e il capitale sociale riportato almeno al limite legale.” “Ai fini segnaletici è ammessa la prova contraria dell’assunzione di provvedimenti di ricostituzione del patrimonio al minimo legale.”
Modalità calcolo
Tale indice è rilevabile direttamente dal dato del “patrimonio netto” (totale voce A, sezione “passivo” dello stato patrimoniale, art. 2424 cod. civ.), cui sottrarre i “crediti verso soci per versamenti ancora dovuti” (voce A, stato patrimoniale attivo), eventuali dividendi deliberati non ancora contabilizzati. Nel “patrimonio netto” non si tiene conto dell’eventuale “Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi”, indipendentemente dal suo saldo, in linea con quanto disposto dall’art. 2426 c.c., co. 1, n. 11-bis.
Il software calcola in automatico l’indice e propone la seguente schermata di riepilogo
1. Importo dell’indice calcolato
2. Soglia che è pari a 0 oppure al limite del capitale sociale indicato nella fase di integrazione dati per le società di capitali
3. Esito dell’indice
a. Positivo: Se l’importo calcolato è superiore della soglia
b. Negativo: Se l’importo calcolato è inferiore alla soglia
Per confermare il calcolo l’utente dovrà cliccare sul pulsante in alto a sinistra
In caso di ESITO POSITIVO il pulsante del Patrimonio netto nella pagina principale si colora di verde e si sbloccherà il pulsante per il calcolo dell’indice successivo il DSCR (debt service coverage ratio)
In caso di ESITO NEGATIVO il pulsante del Patrimonio netto nella pagina principale si colora di rosso.
La procedura termina qui con ESITO NEGATIVO come indicato dallo status nella parte inferiore della pagina principale
Ogni volta che la valutazione è terminata, cliccando in basso a destra su l tasto “Termina”, sarà possibile chiudere la procedura e visualizzare il riepilogo degli indici calcolati
3.4.2. DSCR (debt service coverage ratio)
L’indice DSCR (debt service coverage ratio) trova anch’esso applicazione a qualsiasi realtà imprenditoriale ed individua un presunto stato di crisi con un valore inferiore ad 1.
Il calcolo si basa sull’utilizzo dei dati prognostici tra cui il “budget di tesoreria” elaborato dall’organo amministrativo delegato, attraverso il ricorso agli adeguati assetti imprenditoriali richiamati dalla normativa.
Il DSCR è calcolabile solo in presenza di dati prognostici ritenuti affidabili dagli organi di controllo secondo il loro giudizio professionale.
Cliccando sul tasto DSCR si inizia la procedura di calcolo
Compare un avviso che richiedere la modalità di calcolo da utilizzare
· Dati disponibili, procedi al calcolo con inserimento manuale: Selezionando questa opzione l’utente ha a disposizione i dati di tesoreria necessari per il calcolo del DSCR. Non verrà compilato un Budget di tesoreria ma sarà sufficiente inserire direttamente l’importo delle singole voci nel calcolo de DSCR
· Dati disponibili, procedi al calcolo con budget di tesoreria: Selezionando questa opzione l’utente ha a disposizione i dati di tesoreria necessari per il calcolo del DSCR. Verrà compilato un Budget di tesoreria a 12 mesi che verrà poi utilizzato dal software per il calcolo del DSCR
· Dati non disponibili o non attendibili, procedi al calcolo indici di settore: Selezionando questa opzione l’utente che non è in possesso dei dati di tesoreria per il budget o che li ritiene non attendibili, poi passare il calcolo del DSCR e sostituirlo con il calcolo degli indici di settore (che vengono calcolati senza dati di tesoreria ma direttamente con gli importi del Bilancio caricato)
3.4.2.1. Calcolo con inserimento manuale
L’utente dovrà inserire direttamente gli importi riferite alle singole voci che compongono il calcolo del DSCR
Per ogni voce è possibile visualizzare la relativa nota con una spiegazione che supporta l’utente nell’inserimento dei dati.
Sarà possibile calcolare il DSCR con due diversi approcci secondo quanto previsto dal documento del CNDCEC, è sufficiente scorrere la pagina di calcolo per visualizzare entrambi i metodi.
1° Approccio (Consigliato)
- al numeratore si sommano tutte le risorse disponibili per il suddetto servizio al debito, dati dal totale delle entrate di liquidità previste nei prossimi sei mesi, incluse le giacenze iniziali di cassa, dal quale sottrarre tutte le uscite di liquidità previste riferite allo stesso periodo, ad eccezione dei rimborsi dei debiti posti al denominatore.
- al denominatore si sommano le uscite previste contrattualmente per rimborso di debiti finanziari (verso banche o altri finanziatori). Il rimborso è inteso come pagamento della quota capitale contrattualmente previsto per i successivi sei mesi.
Approccio 2
Al numeratore, costituito dai flussi al servizio del debito, vanno inseriti:
a) i flussi operativi al servizio del debito. Essi corrispondono al free cash flow from operations (FCFO) dei sei mesi successivi, determinato sulla base dei flussi finanziari derivanti dall’attività operativa applicando il principio OIC 10 (§§ da 26 a 31), deducendo da essi i flussi derivanti dal ciclo degli investimenti (§§ da 32 a 37 dell’OIC 10). A tal fine non concorrono al calcolo dei flussi operativi gli arretrati di cui alle lett. e) e f);
b) le disponibilità liquide iniziali;
c) le linee di credito disponibili che possono essere usate nell’orizzonte temporale di riferimento. Con riferimento alle linee autoliquidanti esse dovrebbero essere considerate fruibili per la sola parte relativa ai crediti commerciali che, sulla base delle disposizioni convenute, sono ‘anticipabili’.
Il denominatore corrisponde al debito non operativo che deve essere rimborsato nei sei mesi successivi. Esso è costituito da:
d) pagamenti previsti, per capitale ed interessi, del debito finanziario;
e) debito fiscale o contributivo, comprensivo di sanzioni ed interessi, non corrente e cioè debito il cui versamento non è stato effettuato alle scadenze di legge (e pertanto è o scaduto ovvero oggetto di rateazioni), il cui pagamento, anche in virtù di rateazioni e dilazioni accordate, scade nei successivi sei mesi;
f) debito nei confronti dei fornitori e degli altri creditori il cui ritardo di pagamento supera i limiti della fisiologia7. Nel caso di debito derivante da piani di rientro accordati dai fornitori/creditori, rileva la parte di essi, comprensiva dei relativi interessi, che scade nei sei mesi.
Le linee di credito in scadenza nei sei mesi successivi, sono collocate al denominatore salvo che se ne ritenga ragionevole il rinnovo o il mantenimento.
Una volta inseriti i dati di calcolo sarà possibile vedere un’anteprima del DSCR calcolato
Per procedere è necessario confermare i dati inseriti cliccando su “Conferma”
3.4.2.2. Calcolo con Budget di tesoreria
Scegliendo questa modalità sarà necessario compilare un Budget di Tesoreria per poter poi calcolare automaticamente il DSCR.
La prima schermata che si aprirà è la seguente
L’utente dovrà compilare un Budget di tesoreria semplificato, inserendo negli appositi campi ad input gli importi relativi alle voci che si trovano nella prima colonna di descrizione.
Come primo step devono essere inseriti la data iniziale del Budget (della quale decorreranno i 12 mesi successivi in tabella), il fido di cassa alla partenza e la liquidità iniziale.
Poi si procede all’inserimento degli importi per le singole voci, ad esempio:
Un volta completato l’inserimento dei dati si procede al calcolo de DSCR cliccando su “Calcola DSCR”
Si aprirà a seguire la pagina di calcolo de DSCR
Ogni voce che è stata inserita nel Budget di tesoreria viene riclassificata nello schema di calcolo del DSCR per ottenere il risultato finale.
Sara possibile visualizzare l’evoluzione del DSCR per ogni singolo mese
Nel campo variazione sarà possibile variare manualmente le singole voci.
Ipotizziamo ad esempio di voler aumentare gli incassi da clienti di 2.000 € e i pagamenti a fornitori di 1.000 € rispetto a quanto previsto nel budget caricato, dovremmo procedere come segue
L’ultima colonna “TOT. VAR.” sarà l’importo definitivo del DSCR che la procedura considera come valore finale per la valutazione, in questo caso 3,02
Come per il calcolo del DSCR in manuale, anche in questo caso la procedura, a fronte dell’inserimento di un unico Budget di tesoreria, calcola in automatico il DSCR con entrambi gli approcci proposti dal CNDCEC.
3.4.2.3. Riepilogo calcolo DSCR
Cliccando su “Conferma” la procedura riporterà il riepilogo del risultato dei due approcci e l’utente dovrà selezionare quale utilizzare e poi cliccare su conferma
Successivamente la procedura chiederà conferma all’utente se il DSCR calcolato è ritenuto attendibile
Rispondendo “Si” non sarà necessario calcolare agli indici di settore procedendo al calcolo dell’ultimo indice sui ritardi dei pagamenti dopo il riepilogo degli indici calcolato (Vedi sezione “RIEPILOGO CALCOLO INDICI), rispondendo “No” si scarterà il calcolo de DSCR sostituendolo con il calcolo degli indi di settore.
3.4.3. Calcolo indici di settore
Si calcolano in alternativa al DSCR qualora non si hanno i dati disponibili per calcolarlo oppure quando il suo calcolo non è attendibile.
Dalla Pagina principale dobbiamo cliccare sul pulsante “Calcolo indici settoriali”
Si aprirà successivamente la schermata con il calcolo degli indici
Gli indici settoriali sono 5 tipologie di indici che vengono calcolati qualora il patrimonio netto sia positivo o maggiore del limite legale per le società di capitali e il DSCR non è calcolabile o non attendibile per inadeguatezza dei dati prognostici utilizzati.
Il risultato ottenuto dal calcolo sarà confrontato con delle soglie variabili a seconda del settore di attività dell’impresa (sulla base del codice ATECO).
Nello specifico queste sono le modalità di calcolo:
• Indice di sostenibilità degli oneri finanziari. È costituito dal rapporto tra oneri finanziari e fatturato ed include:
- al numeratore, gli interessi e altri oneri finanziari di cui alla voce C.17 art. 2425 c.c.;
- al denominatore, i ricavi netti, ovvero la voce A.1) Ricavi delle vendite e prestazioni dell'art. 2425 c.c.
L’esito sarà positivo qualora l’indice calcolato sia inferiore alla soglia
• Indice di adeguatezza patrimoniale. È costituito dal rapporto tra il patrimonio netto ed i debiti totali ed include:
- al numeratore, il patrimonio netto costituito dalla voce A stato patrimoniale passivo dell’art. 2424 c.c., detratti i crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (voce A stato patrimoniale attivo) e i dividendi deliberati;
- al denominatore, i debiti totali costituiti da tutti i debiti (voce D passivo dell’art. 2424 c.c.), indipendentemente dalla loro natura e dai ratei e risconti passivi (voce E passivo dell’art. 2424 c.c.).
L’esito sarà positivo qualora l’indice calcolato sia maggiore alla soglia
• Indice di ritorno liquido dell’attivo. È costituito dal rapporto tra il cash flow e il totale attivo ed include:
- al numeratore, il cash flow ottenuto come somma del risultato dell’esercizio e dei costi non monetari (ad.es, ammortamenti, svalutazioni crediti, accantonamenti per rischi), dal quale dedurre i ricavi non monetari (ad.es, rivalutazioni partecipazioni, imposte anticipate);
- al denominatore il totale dell'attivo dello stato patrimoniale art. 2424 c.c.
L’esito sarà positivo qualora l’indice calcolato sia maggiore alla soglia
• Indice di liquidità. È costituito dal rapporto tra il totale delle attività ed il totale delle passività a breve termine ed include:
- al numeratore, l'attivo a breve termine quale risultante dalla somma delle voci dell'attivo circolante (voce C attivo dell’art. 2424 c.c.) esigibili entro l’esercizio successivo e i ratei e risconti attivi (voce D attivo dell’art. 2424 c.c.);
- al denominatore, Il passivo a breve termine costituito da tutti i debiti (voce D passivo) esigibili entro l’esercizio successivo e dai ratei e risconti passivi (voce E).
L’esito sarà positivo qualora l’indice calcolato sia maggiore alla soglia
• Indice di indebitamento previdenziale o tributario. È costituito dal rapporto tra il totale dell’indebitamento previdenziale e tributario ed il totale dell’attivo. Esso include:
- al numeratore, l'Indebitamento tributario rappresentato dai debiti tributari (voce D.12 passivo dell’art. 2424 c.c.) esigibili entro e oltre l'esercizio successivo, l'Indebitamento previdenziale costituito dai debiti verso istituti di previdenza e assistenza sociale (voce D.13 passivo dell’art. 2424 c.c.) esigibili entro e oltre l'esercizio successivo;
- al denominatore, l'attivo netto corrispondente al totale dell'attivo dello stato patrimoniale art. 2424 c.c.
L’esito sarà positivo qualora l’indice calcolato sia maggiore alla soglia
La schermata sarà la seguente
1. Importo dell’indice calcolato
2. Valore soglia determinato in base al codice ATECO
3. Esito del singolo indice
4. Esito degli indici settoriali
L’esito finale degli indici settoriali sarà positivo almeno uno degli indici calcolati è positivo.
Quindi l’esito finale sarà negativo solo nel caso in cui tutti e 5 gli indici calcolati hanno esito negativo.
Una volta completato il calcolo degli indici procedere con la conferma cliccando sul tasto “Conferma” in alto a sinistra
sarà possibile annullare il calcolo degli indici già confermati cliccando sul tasto “Annulla conferma”
RIEPILOGO CALCOLO INDICI CNDCEC
Completata la fase di calcolo degli indici di Patrimonio netto, DSCR o indici settoriali la procedura propone il riepilogo degli indici calcolati
In basso si dovrà rispondere “Si” o “No” sull’attendibilità degli indici calcolati.
Se sono ritenuti attendibili (spunta sulla voce “Si”) e cliccando su conferma
si procederà al calcolo dell’ultimo indice sul ritardo dei pagamenti
Viceversa, non ritenendo attendibile il calcolo è necessario spuntare “No” e confermare i dati
In questo caso la Normativa prevede che, in alternativa al Patrimonio netto, DSCR e indici settoriali il valutare può utilizzare altri indici da lui ritenuti più idonei a rappresentare lo stato di salute dell’impresa.
(non ci sono vincoli su quale indici utilizzare purché la scelta sia debitamente inserita in nota integrativa)
3.4.4. Indici alternativi
Qualora l’utente intenda calcolare gli indici alternativi in sostituzione del Patrimonio netto, DSCR e indici settoriali, la procedura attiverà l’apposito tasto nella pagina principale disattivando tutti gli altri indici
Cliccando sul tasto “Calcolo indici alternativi” si aprirà la seguente schermata
Nela campo “Descrizione” sarà possibile inserire un testo libero ad integrazione degli indici che l’utente calcolerà in modo autonomo e che potrà allegare con l’apposito tasto .
Sarà possibile allegare qualsiasi tipo di file senza limiti di numero.
Come vedremo nell’apposita sezione della guida, sarà visualizzato nel report finale sia la descrizione che gli allegati caricati dall’utente.
Una volta completato il caricamento dei dati sarà obbligatorio selezionare l’esito finale dal menu a tendina posto in basso sulla schermata
3.4.5. Indici sul ritardo dei pagamenti
Una volta completato il calcolo degli indici proposti dal CNDCEC si prosegue con il calcolo degli indici sul ritardo dei pagamenti cosi come indicato nel testo del CCII.
Cliccando sul pulsante “Indici ritardo sui pagamenti” si apre questa schermata
Come indicato in figura è composta da due sezioni:
1. Sezione relativa al calcolo degli indici con l’onere del controllo interno da parte dell’impresa, qualora si manifesti una situazione di presunta crisi scatta l’obbligo di segnalazione da parte degli organi interni come previsto dall’art. 24 lett. A) e B) del CCII.
2. Sezione relativa al calcolo degli indici posti a carico di soggetti esterni quali Agenzia delle entrate, Inps e Agente della riscossione ai sensi dell’art. 15 c.2 lett. a) b) c) . In questo caso l’obbligo di segnalazione è a carico di questi soggetti ma sarà necessario monitorarli internamente per prevedere un eventuale segnalazione da parte di questi soggetti.
Per questa differenza nelle modalità di segnalazione il programma prevede un ulteriore esito rispetto ai due già visti in precedenza per gli altri indici (Esito positivo e negativo), nello specifico avremmo:
· Esito positivo: Nel caso in cui gli indici sul “controllo interno” e quelli sul “controllo esterno” hanno entrambi esito positivo
· Esito negativo: Quando l’esito dei “controlli interni” ha esito negativo e quindi scatta la procedura di segnalazione interna indipendentemente dall’esito dei “controlli esterni”
· Esito positivo: Qualora l’esito dei “controlli interni” restituisce esito positivo ma è negativo l’esito dei “controlli esterni”. In questo caso non c’è un obbligo di segnalazione interna però viene segnalata una situazione di potenziale crisi derivante dalla possibile segnalazione da parte dei soggetti esterni (A.d.e., Inps e agenzia della riscossione).
Ai fini della procedura l’unico esito bloccante rimane quindi l’esito negativo che arresterà la procedura di verifica restituendo un esito negativo alla valutazione.
Di seguito si riportano le modalità di calcolo degli indici:
3.4.5.1 Controlli interni
· Verifica debiti scaduti verso dipendenti: l’esito sarà negativo qualora l’ammontare dei debiti verso dipendenti scaduti da almeno 60 gg dalla data di valutazione sia superiore al 50% dell’ammontare complessivo delle retribuzioni alla data di valutazione
· Verifica dei debiti scaduti verso fornitori: l’esito sarà negativo qualora l’ammontare dei debiti verso fornitori scaduti da almeno 120 gg dalla data di valutazione sia superiore al 50% dell’ammontare di quelli non scaduti alla data di valutazione
· Altri ritardi nei pagamenti: l’esito sarà negativo qualora l’utente indica che siano presente altre tipologie di ritardo di pagamento significative tali da pregiudicare la continuità aziendale
3.4.5.2 Controlli esterni
· Agenzia delle entrate: si avrà esito negativo quando l'ammontare totale del debito scaduto e non versato per l'imposta sul valore aggiunto, risultante dalla comunicazione della liquidazione periodica sia pari ad almeno il 30 per cento del volume d'affari del medesimo periodo e non inferiore a:
o euro 25.000 per volume d'affari risultante dalla dichiarazione modello IVA relativa all'anno precedente fino a 2.000.000 di euro
o euro 50.000 per volume d'affari risultante dalla dichiarazione modello IVA relativa all'anno precedente fino a 10.000.000 di euro
o euro 100.000, per volume d'affari risultante dalla dichiarazione modello IVA relativa all'anno precedente oltre 10.000.000 di euro
· Istituto nazionale della previdenza sociale: esito negativo quando il debitore è in ritardo di oltre sei mesi nel versamento di contributi previdenziali di ammontare superiore alla metà di quelli dovuti nell'anno precedente e superiore alla soglia di euro 50.000
· Agente della riscossione: esito negativo quando la sommatoria dei crediti affidati per la riscossione dopo la data di entrata in vigore del presente codice, autodichiarati o definitivamente accertati e scaduti da oltre novanta giorni superi:
o per le imprese individuali la soglia di euro 500.000
o per le imprese collettive la soglia di euro 1.000.000
3.5. QUESTIONARI
Una volta completata il calcolo degli indici si procede con l’ultima fase di valutazione attraverso dei questionari.
A differenza del calcolo degli indici in questo caso i pulsanti relativi ai questionari saranno tutti selezionabili e l’utente potrà procedere nella compilazione con l’ordine che ritiene più opportuno.
Non appena l’esito di un questionario sarà negativo, la procedura si arresterà con esito negativo
Altrimenti, nel caso in cui tutti i questionari siano compilati con esito positivo la procedura terminerà con esito positivo
3.5.1. Valutazione continuità aziendale
Come da indicazioni del documento del CNDCEC del 20/10/19 l'imprenditore ha l'obbligo di monitorare, anche attraverso gli indici, le minacce che potrebbero pregiudicare la continuità aziendale.
Oltre agli indici però ci possono essere altri fattori tali da determinare il venir meno di questa condizione.
Il CNDCEC rimanda al principio di revisione internazionale ISA 570 che regolamenta la responsabilità del revisore sull’utilizzo da parte della direzione del presupposto della continuita` aziendale.
La schermata di compilazione del questionario è la seguente
Nella sezione 1 l’utente dovrà selezionare la risposta (si, no o NA che sta per “Non applicabile) alle domande formulate che sono tratte dagli indicatori esemplificativi indicati nell’Isa 570 .
Sono elementi che possono aiutare a determinare la continuità aziendale, ma non sono esaustivi di tutti i scenari possibili.
Come specificato nell'ISA 570 Questi elementi "considerati individualmente o nel loro complesso, possono far sorgere dubbi significativi sul presupposto della continuità aziendale. Tale elenco non e` esaustivo e la presenza di uno o alcuni degli elementi riportati di seguito non implica necessariamente l’esistenza di un’incertezza significativa.
Quindi il compilatore potrà rispondere alle domande e, con l’ausilio del riepilogo della sezione 2, potrà scegliere liberamente ed in base al proprio giudizio personale se si è in presenza o meno di continuità rispondendo alla domanda finale ( questa è quella che determina il giudizio finale ) nella sezione 3
Viene data la possibilità di motivare la decisione con un campo note nella sezione 4 che verrà riportata nel Report finale di valutazione unitamente al responso positivo/negativo sulla continuità.
3.5.2. Valutazione adeguati assetti
Il CCII richiama più volte il concetto di “adeguati assetti” che l’imprenditore deve mettere in atto per lo svolgimento dell’attività d’impresa.
A tal proposito L'art 2086 cosi come modificato dal Dlgs 14/2019
"L'imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell'impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l'adozione e l'attuazione di uno degli strumenti previsti dall'ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale".
Non viene specificato come gli assetti devono essere organizzati ma la l'obbiettivo che devono raggiungere, quindi ogni assetto è valido purchè garantisca il raggiungimento di questi obbiettivi.
Un aiuto per individuare delle linee guida per determinare l'adeguatezza degli assetti può essere fornito dal documento "Norme di comportamento del collegio sindacale" emanato dal CNDCEC che regolamenta le attività di vigilanza tra cui quella sull'assetto organizzativo, amministrativo e contabile.
In tale ambito il documento afferma che in via generale, un assetto organizzativo puo` definirsi adeguato quando presenta i requisiti richiesti nel questionario proposto.
Nella sezione 1 l’utente dovrà selezionare la risposta (si, no o NA che sta per “Non applicabile) alle domande formulate che sono tratte "Norme di comportamento del collegio sindacale" emanato dal CNDCEC.
Sono elementi che possono aiutare a determinare la continuità aziendale, ma non sono esaustivi di tutti i scenari possibili.
Quindi il compilatore potrà rispondere alle domande e, con l’ausilio del riepilogo della sezione 2, potrà scegliere liberamente ed in base al proprio giudizio personale se si è in presenza o meno di adeguatezza degli assetti rispondendo alla domanda finale ( questa è quella che determina il giudizio finale ) nella sezione 3
Viene data la possibilità di motivare la decisione con un campo note nella sezione 4 che verrà riportata nel Report finale di valutazione unitamente al responso positivo/negativo sulla continuità.
3.5.3. Equilibrio economico finanziario
Il CCII pone rilievo sulla valutazione dell’equilibrio economico finanziario nell'art 14 dlgs 14/2019 che pone a capo degli organi di controllo societari di valutare:
"… se sussiste l’equilibrio economico finanziario e quale e` il prevedibile andamento della gestione, nonche´ di segnalare immediatamente allo stesso organo amministrativo l’esistenza di fondati indizi della crisi.”
L'equilibrio economico finanziario si può desumere dalla stesura di un adeguato budget finanziario idoneo a controllo dell'andamento finanziario dell'impresa con un controllo dei dati a consuntivo con quanto preventivato.
Nella sezione 1 l’utente dovrà selezionare la risposta (si, no o NA che sta per “Non applicabile) alle domande formulate.
Sono elementi che possono aiutare a determinare la continuità aziendale, ma non sono esaustivi di tutti i scenari possibili.
Quindi il compilatore potrà rispondere alle domande e, con l’ausilio del riepilogo della sezione 2, potrà scegliere liberamente ed in base al proprio giudizio personale se si è in presenza o meno di equilibrio economico finanziario rispondendo alla domanda finale ( questa è quella che determina il giudizio finale ) nella sezione 3
Viene data la possibilità di motivare la decisione con un campo note nella sezione 4 che verrà riportata nel Report finale di valutazione unitamente al responso positivo/negativo sulla continuità.
3.5.4. Prevedibile andamento della gestione
Il CCII pone rilievo sulla valutazione dell’equilibrio economico finanziario nell'art 14 dlgs 14/2019 che pone a capo degli organi di controllo societari di valutare:
"… se sussiste l’equilibrio economico finanziario e quale e` il prevedibile andamento della gestione, nonche´ di segnalare immediatamente allo stesso organo amministrativo l’esistenza di fondati indizi della crisi.”
Il prevedibile andamento della gestione si può desumere dalla stesura di un adeguato budget economico idoneo a controllo dell'andamento finanziario dell'impresa con un controllo dei dati a consuntivo con quanto preventivato
Nella sezione 1 l’utente dovrà selezionare la risposta (si, no o NA che sta per “Non applicabile) alle domande formulate.
Sono elementi che possono aiutare a determinare la continuità aziendale, ma non sono esaustivi di tutti i scenari possibili.
Quindi il compilatore potrà rispondere alle domande e, con l’ausilio del riepilogo della sezione 2, potrà scegliere liberamente ed in base al proprio giudizio personale se si è in presenza o meno di un prevedibile andamento della gestione rispondendo alla domanda finale ( questa è quella che determina il giudizio finale ) nella sezione 3
Viene data la possibilità di motivare la decisione con un campo note nella sezione 4 che verrà riportata nel Report finale di valutazione unitamente al responso positivo/negativo sulla continuità.
4. PROCEDURA LIBERA
In alternativa alla procedura guidata illustrata nella parte precedente della guida, sarà possibile effettuare una valutazione con la modalità “Procedura libera” che permetterà all’utente di valutare lo stato di crisi senza i vincoli e automazioni della procedura guidata.
Per avviare una valutazione in “Procedura libera” sarà sufficiente, dopo aver cliccato “Nuova valutazione” dalla pagina principale, effettuare la selezione dalla seguente schermata
4.1. Differenze con la procedura guidata
Per la fase di caricamento saldi si rimanda al paragrafo 3.1. “Caricamento saldi” che prevede le stesse modalità caricamento.
A seguire si aprirà la pagina principale che resta invariata nella struttura rispetto a quanto visto nel paragrafo 3.2. ma con le seguenti differenze di funzionamento:
1. Una volta completate le integrazioni di bilancio come indicato nel paragrafo 3.3. “Integrazioni dati di bilancio” si attiveranno TUTTI i pulsanti per il calcolo degli indici e dei questionari (colorati di blu).
L’utente potrà completare nell’ordine che preferisce e senza vincoli gli indici e questionari
2. Dopo il calcolo del primo indice o questionario sarà possibile selezionare l’esito della procedura con un flag nella sezione apposita posta nella parte inferiore della pagina.
ATTENZIONE! In procedura libera il programma NON CONTROLLA la coerenza tra quanto svolto in procedura e l’esito finale selezionato. La scelta è a carico dell’utente in base alle proprie valutazioni personali.
3. L’esito negativo di uno degli indici o questionari non blocca la procedura, l’utente potrà calcolare anche i restanti indici o questionari
4. L’utente potrà calcolare TUTTI gli indici senza vincoli. Ad esempio potrà calcolare sia il DSCR che indici settoriali oppure sia gli indici del CNDCEC ( Patrimonio netto, dscr e settoriali) e allo stesso tempo anche gli alternativi.
5. L’utente, anche se non ha completato il calcolo di tutti indici o questionari, potrà indicare l’esito della procedura e terminarla
4.2. Pro e contro della procedura libera
La procedura libera è consigliata per utenti che hanno dimestichezza con la materia o che comunque hanno effettuato già delle valutazioni tali da padroneggiare la procedura in autonomia.
· PRO
o Possibilità di calcolare gli indici e questionari nell’ordine che preferisce adeguandosi alle esigenze pratiche dell’utente.
o L’utente può calcolare tutti gli indici senza vincoli (Es. vedere il risultato degli indici settoriali anche se si è già stato calcolato il DSCR oppure calcolare gli indici anche se è stato rilevato un esito negativo per un indice precedente)
o Indicare liberamente l’esito della procedura che non è dettato in automatico ma su scelta dell’utente.
· CONTRO
o Rischio di incongruenze tra il calcolo degli indici e questionari e la valutazione finale
o Possibilità di errore su quali indici calcolare in base alla normativa
o In generale mancanza delle automazioni a supporto della valutazione finale
5. REPORT FINALE
Completata la valutazione con la procedura Guidata o Libera sarà possibile stampare il report della valutazione dalla pagina principale selezionando dall’elenco “Situazione ditta” la valutazione interessata con una spunta nell’apposita check box e poi cliccando su “Stampa Report”
N.B. Sarà possibile visualizzare il report solo di valutazioni che hanno come status “Completato”
A seguirà si aprirà questa maschera che permetterà di gestire le informazioni visualizzate nelle intestazioni e piè di pagina del report:
Si potrà inserire il nome e cognome del compilatore e la data di compilazione che verranno inserire nell’intestazione di ogni pagina del report.
Se non si vuole visualizzare questi dati è sufficiente non compilarli.
Si potrà inoltre decidere se inserire o meno il Logo GB SOFTWARE nell’intestazione oppure la data di stampa del report a piè di pagina selezionando o meno con un flag delle relative caselle “Logo” e “Data di stampa”.
La copertina del report riporterà una serie di informazioni generiche sulla ditta, la valutazione e la compilazione. Nello specifico:
1. Nome e cognome del compilatore, data di compilazione e periodo di riferimento della valutazione
2. Dati anagrafici del soggetto valutato
3. Periodo di riferimento della valutazione ed esito finale
4. Riepilogo dati del compilatore, data compilazione e periodo di riferimento
5. Data della stampa
A seguire saranno visualizzate, a seconda delle sezioni valutate nella procedura, il riepilogo dei dati contabili, gli indici ed i questionari e il riepilogo conclusivo della valutazione
Per ogni sezione (indici o questionari), oltre allo schema di calcolo e l’esito ricavati dalla procedura, sarà visualizzata un breve introduzione normativa e, nel caso degli indici, le modalità di calcolo previste dalla normativa.